III Elementare De Amicis - 1955 |
Ma Feissbuc serve a qualche cosa oltre che a farsi i c...i gli affari degli altri? Pensate un po', l'altro giorno un nominativo a me sconosciuto mi ha contattato, dichiarandosi lettore e, bontà sua, estimatore di questo blog, cosa che ovviamente, nonostante un diniego formale appena accennato, mi ha fatto gonfiare come un pavone. Ma lo sconosciuto, tale in quanto utilizzatore di un nickname fantasioso e di copertura, si è successivamente rivelato,manifestando la sua reale identità, nientemeno che un mio compagnuccio di scuola, addirittura delle elementari e delle medie, di cui non avevo più notizie dal '60! Beh, anche se fosse solo per questo languido piacere, uno di quei sospiri che fanno inumidire il ciglio, mando un grazie di cuore a Zuckerberg, ma sì, hai fatto un bel lavoro ragazzo, ti sono grato davvero. Non so se questo basta per farti meritare tutto quel grano, ma questo è il capitalismo bellezza, goditelo e fai le cose giuste almeno, poi renderai conto alla fine. Intanto all'amico ritrovato voglio regalare queste due immagini che sono andato a pescare in fondo al cassetto. Nella prima, quella della terza elementare con il mitico maestro Allegri, tu, caro amico ritrovato, se non sbaglio sei il sesto da sinistra della fila in alto, mentre in quella sotto, la prima media, anno 1958, sei il terzo da destra della fila in alto.
Ma allora c'era una percentuale così elevata di orecchie a sventola? Ragazzi, fa davvero impressione, se ci mettevamo in autostrada, andavamo a vela! Beh, apro il concorso, chi si riconosce metta un commento indicando la sua posizione. In mezzo a noi c'era una persona davvero straordinaria, una delle più brave professoresse di lettere sulla piazza alessandrina, la Prof. Grossi. Io ero particolarmente debole in italiano, come si nota ancora adesso, soprattutto ero carente di idee, i miei temini erano scarni e privi di sostanza. La mia mamma, richiamata all'ordine, lei che aveva fatto solo la terza elementare, era molto preoccupata e mi mise sotto seguendo le indicazioni della Prof. Lei, da parte sua, mi seguì costantemente con affetto e consigli assidui. Era una vedova di guerra, un po' triste e con un figlio da tirare su da sola, ma aveva una energia incredibile e una dedizione straordinaria per l'insegnamento. Morì di un tumore al seno alla fine della nostra seconda media, allora non c'era niente da fare, era una condanna sicura e lei in ospedale, alla fine, si crucciava di non poterci portare all'esame di terza media e per il suo ragazzo che lasciava orfano ancora giovane. Questo paese è stato rimesso in piedi da persone straordinarie. Non c'è niente di impossibile se molti lavorano per costruire. Per chi sa solo distruggere, non c'è nessun futuro, finiscono, cariche del loro livore, nel cestino di immondizie della storia.
I Media Vochieri - 1958 |
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6 commenti:
Ciao,ci passo poco,di recente, da tutti.Oggi è speciale aver trovato questo post,bello,ricco,senza la retorica che spesso accompagna i ricordi.
E' anche costruttivo:rivaluta le nuove tecnologie per quello che possono rappresentare di buono ed utile,non sono gli strumenti ad essere buoni o dannosi,ma l'uso che ne facciamo.Ero qualche anno più avanti con la scuola ,d ahimè,con gli anni,ma davvero sono stati anni eroici,quelli del dopo guerra e si ricostruiva,si ricominciava,ognuno con i propri mezzi e le proprie capacità,ma si era insieme..
I consigli della tua prof. e della tua mamma sono stati utili,visti gli ottimi risultati.Ciao
@Chicchi - Grazie. Gli strumenti sono strumenti e quindi il buono ed il cattivo dipende da come li si usa. Se lo si fa come il M5S ad esempio , secondo me sono pessimi. Ma ognuno ha il suo punto di vista rispettabilissimo.
Scusa Enrico, sei partrito e ti connetti da lontano o sei ancora qui?
Ciao.
Cristiana
@Cri - No parto domenica
Ti ho risposto su FB e spero di averlo fatto per bene. A proposito del tuo scritto sulla Proff. Grosso , mi ricordo molto bene il dolore che ci fece provare la notizia della sua morte : ero con alcuni compagni di scuola al campeggio della scuola sul monte Penice con il proff di ginnastica quando ci arrivò la notizia e piangemmo tutti per il sincero dispiacere che avemmo. Ce lo dissero all'ultimo giorno prima di tornare a caso e non ci sembrò vero. Si cominciavano a scoprire le sorprese che la vita ci riserva , questa brutta purtroppo.
Diego Cimino presente !
quarto da destra, seduto.
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