martedì 1 aprile 2014

Me ne vado

Fabbrica di produzione del nước mắm

Nel delta del Mekong ci ho lasciato un po' il cuore. Saranno i paesaggi, la tranquillità che avverti nello stile di vita, le palme, le amache dove riposare, ma quando ho ricevuto l'altro ieri la proposta, ho finito per non pensarci più di un paio di minuti e la decisione era già lì bella che scritta e firmata. Quando sono stato lì quasi un mese fa ormai, mi aveva molto colpito la stazione di riproduzione ittica del prof. Cá, che si occupa da anni del miglioramento e della moltiplicazione del cavedano rosso del delta, con risultati notevoli. Negli ultimi tempi con alcune tecniche OGM questi pesci hanno raggiunto una capacità produttiva davvero straordinaria e quando lui mi aveva buttato lì la possibilità di investire qualche cosa nel settore, la cosa mi aveva stuzzicato e avevamo fatto qualche progetto di massima. Così la sua mail mi ha colto già deciso a fare un passo che potrebbe cambiare la mia vita. Sì, perché tutti vogliono lasciare l'Italia, disperati di come stanno andando le cose e come si potrebbe eccepire a tutto ciò? Ma poi quando si tratta di prendere la grande decisione si tituba. Voglio buttare il cuore oltre l'ostacolo, in fondo che ho da perdere? 

Magari, ve lo dico subito smetterò questo blog che tanto non decolla, magari la finirò di continuare a scrivere cose che nessuno alla fine ha voglia di leggere, però la piscicultura ha il suo fascino; contribuire a risolvere almeno in piccola parte il problema alimentare del mondo e chissà che alla fine la cosa non sia redditizia, pensate un po' pesci giganteschi, oltre cento chili l'uno, e in futuro ancora di più, sembra, la genetica pare non avere limiti. Oltretutto a me piace il pesce, sia al forno che alla griglia, che in carpione, quindi non avrò difficoltà ad adattarmi al regime alimentare. Laggiù, nelle vicinanze c'è anche una piccola fabbrichetta di salsa di pesce, il famigerato nước mắm. Un centinaio di orci pieni a metà che marciscono sotto il sole. Certo sono un po' puzzolenti, ma cosa volete che sia al confronto dei politici di casa nostra. E poi il pesce puzza dalla testa, lì si tratta soprattutto di interiora macerate. Se volete contattarmi scrivetemi pure qui, magari, quando sarò laggiù vi trovo qualche cosetta da fare, sono sempre a corto di gente che pulisca la pelle dalla scaglie, perché sono un po' dure e vanno in mezzo ai denti ai turisti, che sono sempre un po' difficili e pretenziosi. Adieu mes amis, preparate le canne (da pesca).

Cavedano del Delta


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5 commenti:

Juhan ha detto...

Facciamo che l'anno prossimo ti raggiungo. A me il pesce piace sempre, tutto. E poi oggi è, secondo me, proprio il periodo adatto.

Anonimo ha detto...

cavedano rosso... eheheh

Anonimo ha detto...

Per la piscicultura penso sia necessaria qualche opera idraulica.
Se ti può servire una modesta competenza in materia ... tornerei volentieri anch'io.

Anonimo ha detto...

Le tue minacce non ci impressionano più..!!!!!!!!!! Tu scrivi...scrivi......e poi pubblica il libro......!!!!!!!!!!!!!
Gianna

Enrico Bo ha detto...

Va beh dai ormai è una tradizione del primo aprile, tanto ormai non ci casca più nessuno!

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