mercoledì 2 aprile 2014

Mui Ne e la vita da spiaggia


Tramonto a Mui Ne


Va bene, ieri mi sono preso una pausetta dovuta alla data particolare che ormai per me è una ricorrenza da onorare una volta all'anno. Riprendo dunque la storia che, questa volta mi porta a lasciare definitivamente Saigon, anche se con un po' di rimpianto, adesso che avevo ormai imparato a conviverci, in particolare dopo aver lasciato tutte le pellicine e le rugosità varie dei miei piedini santi, in bocca ad uno stormo di pesciolini (questa volta molto reali e non come quelli di ieri). Ne avevo già parlato anni fa, ma vi  assicuro che l'esperienza del fish massage è piacevolissima, con tutte quelle centinaia di boccucce ingorde che ti stanno attaccate alle estremità provocandoti un particolare solletichìo che ti procura brividi nuovi. Chissà se poi questi pesci crescono, con tutto quello che mangiano e che fine fanno? Diciamo che per adesso non ce ne preoccupiamo più e cominciamo a risalire verso nord per una piccola pausa marina. Accidenti siamo vicino al tropico, alle cosiddette spiagge dei mari del sud e non vogliamo approfittarne? Ma figuriamoci, eccoci dunque in marcia per raggiungere Mui Ne, uno dei luoghi deputati a questo rito tutto occidentale, quello dell'aspirante bagnante in cerca della spiaggia perfetta su cui allungarsi come una iguana che deve scaldarsi il sangue. Il posto ha tutte le caratteristiche adeguate alla bisogna. La spiaggia, bianca di sabbia fine, è una delle più belle del paese; è larga e spaziosa, l'onda dell'oceano è lunga, il mare turchese quanto basta, alle spalle palme da cocco e fiori tropicali, non saprei cosa si può chiedere di più. Beh, il problema è che tutto questo, ormai non è più Vietnam, come Varadero non è più Cuba e via dicendo. 

Le infrastrutture hanno invaso il territorio e ce ne sono per tutte le tasche (occidentali), tutto è predisposto per accogliere il Turista  e farlo rendere per quello che può dare, sfruttandone ogni debolezza e caratteristica. Il paese è diventato una città lineare sviluppata per tutti i chilometri (più di venti) per cui si sviluppa la spiaggia ed è costituito unicamente da alberghi, pensioni, ristoranti, saloni di massaggio e negozi al servizio dei turisti, che arrivano in massa e ripartono, volendo senza neanche sapere in che paese sono venuti. Tu devi soltanto andare a sdraiarti su un lettino della spiaggia e goderti il mare e quanto ruota attorno al divertimentificio. Se ti svegliassi di colpo con la voglia di un mojito o di una caipirinha, avendo perso memoria di dove sei finito, non potresti capire se ti trovi in Malesia, in Tailandia, in Indonesia o nel Caribe. I kytesurf svolazzano coloratissimi davanti a te, con istruttori biondi bardati di tutto punto che distribuiscono le mute e i rudimenti del mestiere. Le bianche pelli offerte alla morsa dei raggi ultravioletti sono tutte di un vermiglio acceso e promettono notti insonni. Le musichette che escono da altoparlanti mimetizzati sono i successi internazionali del momento. Una caratteristica tuttavia è diversa da quella di altri luoghi simili. Praticamente, la stragrande maggioranza di persone che incontrerete qui è russa. Migliaia, decine di migliaia di russi che hanno abbandonato il gelo di nonno inverno per godere finalmente del sole del tropico. Dati i prezzi decisamente abbordabili, questa opportunità è offerta anche agli appartenenti ad un ceto medio, che queste cose le ha sempre soltanto sognate e che finalmente se le può permettere. 

Ecco quindi una profusione di pelli lattee riversate sulla sabbia ambrata a rosolare completamente come shashliki di griglie casalinghe e tutto un contorno preparato apposta per loro, paracadutati qui con appositi charter, da cui saranno prelevati e restituiti alla santa madre russa dopo un paio di settimane, ustionati ma felici. Praticamente, insegne dei negozi, menu dei ristoranti e indicazioni nelle agenzie escursionistiche sono esclusivamente in russo. I pochi vietnamiti che circolano parlano tutti almeno un po' in russo, addirittura molti addetti ai servizi sono russi che vengono qui a fare la stagione. Solo i dollari sono americani. Tuttavia, non vorrei dare l'impressione di disprezzare l'opportunità di trascorrere qualche giorno tra ombrosi giardini di palme, frangipane e buganvillee, scapicollandosi tra il bordo piscina e gli ombrelloni di frasche sulla spiaggia infinita, dormicchiando al tenue brusio dell'onda che si frange dolce sulla riva, spostandosi solo alle ore canoniche per buttar giù qualche gamberone o un trancio di tonno o di barracuda alla griglia e fare poi due passi per andare a bere un frullato di mango o di passion fruit. Vi assicuro che si può resistere. La temperatura è deliziosa, ti puoi cammellare con calma rifiutando con degnazione l'offerta di ragazze da parte di procacciatori viscidotti ma non insistenti che stazionano agli angoli. Fai lo slalom tra i venditori di magliette da turista. Una famigliola arriva su un motorino scoppiettante; sono in cinque. La moglie guida con un neonato appeso sulla schiena e un piccolo praticamente seduto sul manubrio. 

Quasi quasi me lo compro
La bambina più grande che a malapena era appollaiata sull'ultima frazione del seggiolino posteriore, salta subito giù e prende il padre per mano, cieco e lo accompagna a chiedere l'elemosina facendo il giro del ristorante. Raccoglie qualche soldo, poi risaltano in sella e si spostano all'esercizio successivo. Le ragazze che servono sono deliziose, ridono sempre e se ci vai un paio di volte, ti accolgono subito come un vecchio amico. Una, seminascosta nella cucina si prova un paio di scarpe rosse col tacco alto. Ai cenni di approvazione, scoppia a ridere e si nasconde vergognosa, poi viene a fare la passerella, raccogliendo consensi. Il calamaro alla griglia è particolarmente tenero e gustoso, sconsiglio invece il coccodrillo, alla vista sembra innocuo pollo, in bocca è un bolo gommoso impossibile da deglutire. Già, qui è pieno di allevamenti e per conseguenza, di borsette, cinture e portafogli del suddetto. Rimani un attimo perplesso a valutare un giubbotto interamente fatto di pelle di coccodrillo con il cappuccio costituito dall'intera testa dell'animale con la bocca spalancata verso l'alto e gli zampini al posto delle orecchie, davvero elegante. Al mattino esageri con la colazione, ti trascini fino all'ombrellone, chiacchieri alla meglio con qualche matrioska che staziona lì di fianco, su come fa freddo a Mosca e di come la Tvierskaja sia sempre intasata. Poi le chiappone rosse si girano dall'altra parte a sonnecchiare o a dare retta alle venditrici da spiaggia. Due fettine di papaja e una pina colada, tanto per far venire mezzogiorno  Secondo me si resiste abbastanza bene, d'altra parte siamo viaggiatori abituati ad adattarsi a tutte le situazioni, anche quelle più difficili e penose.



SURVIVAL KIT

Relax al Nam Tho 2 dopo il trancio di barracuda.
A Mui Ne, ci sono un sacco di sistemazioni, tutte prenotabili via internet, dai resort più lussuosi a GH per saccopelisti. Io sono stato al The Beach resort, 18 Nguyen Dinh Chieu Street, Ham Tien Ward, Mui Ne , 3 stelle, un po' datato come camere (40/60 $ la doppia), secondo me si può trovare di meglio a quel prezzo. La parte migliore è costituita dal bellissimo e curato giardino, inoltre è nella zona migliora della spiaggia. Colazione abbondante e ottima, WiFi Free. La spiaggia è in comune con la scuola di Kytesurf, se non vi interessa può essere un fastidio, se no una opportunità. Attenzione che se lasciate un asciugamano in piscina ve lo fanno pagare ad un prezzo di affezione (12$ scontato). 

Di ristoranti c'è la sfilata sulla strip. C'è solo l'imbarazzo della scelta. Proprio lì vicino sono stato bene a prezzi bassi (2/3 $ la portata principale) al Nam Tho 243 Nguyen Dinh ChieuHam TienPhan ThietVietnam - Scegliete trancio di pesce (tonno o barracuda) grigliati all'aglio. Calamari e gamberoni.

Fish massage- attorno ai 100.000 Dong per mezz'ora. Per gli altri massaggi ...dipende.

Mui Ne è una delle zone migliori per acquisti di materiali in pelle di coccodrillo e perle coltivate. Trattate alla morte. Scendete dal 30 al 70% dalla richiesta iniziale a seconda che siate su una bancarella misera o un negozio all'apparenza più lussuoso.

Qui è utile sapere un po' di russo.


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1 commento:

emanuele ha detto...

wow!
si avvicina una certa festa comandata..ero a corto di idee regalo ma ora mi hai illuminato..ha un onlineshop il negozio di cocco? il giubbotto con la testa inclusa credo le piacerà..

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