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Sto cercando una spiegazione al perché da qualche anno, non pochi, senta sempre più forte una spiccata predilezione per le isole. Isole di tutto il mondo eh, non è che faccia figlie e figliastre, fatto sta che il puro concetto mi affascina morbosamente. Una spiegazione rimane forse nel fatto che si tratta di porzioni di terra, come dice appunto il nome, isolate dal resto del territorio e quindi limitate in se stesse, quindi avendo avuto storicamente meno contatti con il mondo circostante hanno creato una unicità particolare, sia nella formazione di una specifica, spesso unica, fauna e flora, ma anche nel carattere e negli usi di chi le popola, creando di volta in volta degli unicum davvero interessanti. Oggi poi che si dà tanta importanza alla biodiversità, questo è pure un argomento da non sottovalutare. E poi la caratteristica inequivocabile dell'isola è che c'è il mare, una delle invenzioni più azzeccate della creazione. Il mare ha un fascino senza eguali e anche su di me, terragno vergognoso, uomo di pianura, che orribile dictu neppure so nuotare e quindi ne posso sfruttare solo una parte infima, ha una attrazione tale da darmi soddisfazioni uniche che infatti continuo a ricercare con affanno e desiderio inappagato. L'isola ti prende quando ne percorri i sentieri che la circondano e l'attraversano, più è piccina e meglio si lascia esplorare, come femmina che espone le sue bellezze e te le lascia scoprire a poco a poco, con la necessaria calma e quando riesci a conoscerla a fondo, la ami ancora di più, nei suoi anfratti più intimi e segreti.
Che meraviglia raggiungerne i punti più alti e da lì girare lo sguardo attorno per possederla tutta d'un sol colpo; che delizia esplorarne grotte lontano dagli sguardi d'altri e percorribili solo dalla tua voglia di scoprire nuovi orizzonti; che bellezza abbandonarsi spossato sulle sue spiagge tutte uguali eppure così diverse tra di loro e rimanere lì a sentire solo il rumore del mare ed il tocco dell'onda sui piedi, la schiena sulla sabbia e la brezza che ti sfiora i capelli, se ancora li hai. L'isola è piacere assoluto che assomma tutte queste sensazioni a tutte le altre che di norma puoi trovare sulla terraferma, è il di più che da solo rende compiuto il viaggio, l'arrivare, il meditare di fermarsi lì per sempre come se avessi finalmente trovato la tua Itaca. Negli ultimi anni ne ho battute parecchie e sempre devo dire che questo essere diversificate dal continente che le sottende, ne ha aumentato l'interesse e ampliato la voglia di scoprirne altre. Scusate lo scoprire, l'uso di questo verbo è assolutamente fuori luogo nel mondo di oggi dove tutto è già così liberamente fruibile e iperconosciuto come mai lo era stato, tuttavia, buttare l'occhio da vicino, diciamolo pure, è un'altra cosa. Dunque a partire dalle isole italiane, confermo che ne ho viste parecchie e qui non voglio soffermarmi ad un mero elenco, piuttosto sto notando che nella lista dei miei desiderata futuri e spero prossimi a sufficienza per poter essere ancora anagraficamente accessibili, il numero della fila si sta allungando.
Trascuro ancora per qualche giorno di raccontarvi cose attorno a quelle che mi sto preparando a raggiungere e voglio solo fare un cenno alla mia lista dei desideri che sta sempre lì nel cassetto e che scorro nervosamente man mano che il tempo passa. Per stare vicini, trascurando le molte italiane che mi mancano, ho da anni nel mirino diverse mete nell'Egeo facili da raggiungere e credo ragionevolmente interessanti, poi, comode e piene di offerte a basso costo ci sono sempre le Canarie e le anche vicine Azzorre in particolare Madeira, verso la quale avrei una particolare propensione. Un pensiero l'ho fatto anche per Capo verde, dove forse anche potrei avere un aggancio. L'oceano Indiano poi ha una bella gamma di bandierine da piantare. Infatti oltre a Mauritius e Réunion, verso le quali ho notato che i biglietti aerei benché aree d'oltremare francesi, sono sempre di costo esagerato, ci sono le Seichelles che rappresentano comunque una meta desideratissima e che ho già esaminato nei dettagli, deducendo che la cosa si possa fare a prezzi accessibili. Rimarrebbe la più desiderata di tutte, la remota Socotra, per la quale temo mi resterà a lungo il dente da togliere. Non è che non sia affascinato anche dal Caribe, che tuttavia, data la difficoltà di scelta, mi piacerebbe fare a sventagliata, utilizzando ad esempio una di quelle crociere di un paio di settimane che toccano una isola al giorno, permettendoti di avere un buon punto di vista complessivo. E non ditemi, ma non ti immaginavamo tipo da crociera, eh no, io son di bocca buona e mi va bene tutto se c'è la sua convenienza, come diceva l'indimenticato Gilberto Govi.
Aspetterei infatti una di quelle occasioni a cui non si può rinunciare, quando devono riempire posti vacanti, insomma trovarsi pronti al momento giusto. Nel grande nord ci sono da anni nel mirino le Svalbard, che tuttavia hanno costi stellari e anche qui potrebbero far parte di una di quelle crociere scontate che ti beccano anche la Groenlandia. Rimane ovviamente l'immenso e poco avvicinabile Pacifico a causa della distanza e dei costi, a partire da una riedizione dell'Indonesia per percorrere qualcuna delle isole che non ho visto nel mio primo e ultimo bellissimo viaggio laggiù, come Sumatra, Sumba, Sumbawa, Komodo, Flores e perché no Timor, una più interessanti dell'altra. Fiji e Tonga, potrebbero essere accessibili dalla Nuova Zelanda, se mai riuscissi a metterla in lista e della quale avrei già l'itinerario pronto. La Polinesia, rimarrà un sogno, anche se ho visto offerte di un certo interesse per soluzioni in guesthouse locali, sistema che comincia a prendere piede per mete un tempo riservate al lusso assoluto, vedi Maldive. Avrei qualche gancio per Vanuatu e Nuova Caledonia, ma rimangono quasi irraggiungibili, così come Papua e West Irian per i festival etnici, a causa di costi proibitivi e anche diciamolo pure, motivazioni anagrafico-fisiche. Insomma un bel programmino, che un colpaccio al superenalotto aiuterebbe decisamente, ma in attesa della bomba atomica prossima ventura, dopo la quale questi problemi saranno risolti, passando automaticamente in seconda linea, vedremo di mettere nel mirino qualche cosa. Intanto dedichiamoci con un po' più di attenzione alla prossima partenza, appunto verso isole di sogno, che ormai si avvicina con una certa celerità e. aiuto, come si dice in questi casi, non sono pronto.
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