sabato 24 settembre 2022

Asini da tastiera


dal web

 E' molto probabile che il problema sia io, nel senso che l'anziano, anche quando si finge giovane e quasi nativo digitale, nella realtà, anche se pesta sui tasti ossessivamente coi suoi ditoni maldestri, fa una fatica boia a raggiungere i risultati che i ragazzini ottengono con quattro smanettate distratte. Soprattutto considerando i tempi tecnici per fare una sia pur minima operazione, che per correggere gli errori ed i guai che si commettono nel tentare di farle. Inoltre questa ansia di stare attenti a non sbagliare, di non toccare quel maledetto tasto che una volta schiacciato diventa errore non emendabile con conseguenze quasi sempre gravi, ti fa vieppiù allungare i tempi, rileggere mille volte il digitato e magari tornare indietro e rifare, perché non si sa mai, aumentando così la percentuale di errore. Detto questo, che ovviamente vale per tutte le operazioni di acquisto, di home banking e così via, tutta roba che evidentemente dovrebbero facilitarti la vita evitandoti code e tempo perso davanti a banconi e sportelli, alla fine di tempo te ne fanno perdere ancora di più, e tralascio il conturbante argomento delle password, per quello discuteremo in altra sede. Insomma perché la sto facendo lunga su un argomento che è già stato ampiamente dibattuto? Perché c'è un altro settore in cui questo problema si incarognisce ancor di più, portandoti alla consunzione psicologica e facendoti ragionare sul fatto che forse stai sbagliando qualche cosa. Vediamo dunque se si tratta di una falsa elocubrazione della mia mente consunta o se è cruda realtà di tutti o per lo meno della maggior parte di voi. 

In questi giorni, essendo alle prese con l'organizzazione del mio prossimo viaggetto, mi devo scontrare con questa turpe e demotivante realtà. Infatti il preparare un viaggio comincia di norma dal lento e puntiglioso studio dell'itinerario e dall'esame del paese su cui abbiamo posto la nostra attenzione. E fin qui le cose sono piuttosto facili anche se lunghe, posto che tu voglia fare le cose per bene e informarti con cura dei vari aspetti tecnici e culturali dei luoghi dove intendi andare. Questo non te lo può fare nessun altro perché si tratta di un arricchimento che comunque rimarrà nella tua zucca e che sarebbe davvero sciocco demandare ad altri. Ma poi viene il momento delle prenotazioni, voli, biglietti, alberghi, macchine e così via cantando. Qui il problema è che fondamentalmente tutti coloro che scelgono questa via del fai da te, sono dei tirchi assoluti, che mirano a limare ogni singolo eurino, pur di poter allungare il loro giro e di poter tornare a casa non completamente spennati. Poi naturalmente infiorano questa realtà con mille spiegazioni, che si divertono un mondo a farlo, che non vogliono arricchire nessuno se possibile, che loro ne sanno una più del diavolo e che un cugino di un loro amico di fb li ha bene indirizzati, che almeno sono tranquilli di avere scelto le cose che li interessano davvero e che le incastreranno le une nelle altre nel modo migliore e via cantando, con mille altre scuse e spiegazioni tutte attendibilissime. Tuttavia poi ci si scontra con la realtà, nessuno si diverte a passare ore a confrontare i prezzi dei B&B delle varie parti del mondo, intanto cresce la possibilità di errori e disattenzioni, le ore dei biglietti, gli incastri delle coincidenze, i giorni da calcolare e poi esaminare le mille proposte che cominciano ad arrivarti non appena l'algoritmo di Google si mette in movimento, poi contattare direttamente le strutture per strappare un ultimo miserabile sconticino, salvo poi non appena conclusa la transazione e inserito i famigerati numeri di carta di credito, trovare un' altra proposta che sicuramente era migliore e meno cara. 

A me, ad esempio, è capitato di scoprire che avevo calcolato male i giorni di permanenza e di avere il volo un giorno prima del previsto, un'altra volta di verificare che l'aeroporto di arrivo tra un volo e l'altro era diverso da quello di partenza, ma quasi due ore di distanza, tra bus, metro e il diavolo che se lo portava via. Un'altra volta mi sono accorto quando già stavo per salire sulla metro al terminal per andare in aeroporto, con un ultima occhiata al biglietto, che invece il mio volo partiva da un altro scalo della stessa città. Tanto per fare degli esempi gravi. E questo tanto per rimarcare quanto sono rimbambito o al contrario quanto sia facile commettere errori. Consolatemi scegliendo la seconda ipotesi, mi raccomando. E' l'età direte voi; forse sì, ma tenete conto che è sempre più complesso controllare tutte le singole voci che trovate nelle varie proposte. Tutto si è complicato. I prezzi dei voli sono ormai diventati composizioni di puzzle così complessi che vanno costruiti pezzo per pezzo, vuoi la valigia imbarcata, vuoi prenotare il posto, vuoi stare vicino al tuo compagno, vuoi bere un bicchiere di acqua, vuoi essere avvisato se il volo salta, cosa che capita sempre più spesso, una gara ad ostacoli per trovare le cose che contano nella miriadi di popup pubblicitari che cercano di confonderti le idee, ma cose da pazzi per spillarti 4 eurini qua, 20 euroni là e avanti così che vai bene, salvo arrivare al momento di pagare e ecco che esce il messaggio: i biglietti non sono più disponibili a questo prezzo. 

Per gli alberghi stessa cosa e vista mare e colazione sì o no e vuoi cancellare fino al 20 o anche dopo il 30 e mille altre clausole scritte in piccolo. Insomma un lavoro indefesso e come ho detto non scevro di pericoli  per errori anche esiziali che dura per giorni e giorni e pare non debba finire mai, anche perché alla fine hai sempre il dubbio di avere dimenticato qualche cosa. Non parliamo del fatto poi, che potendo adesso mantenere tutto in digitale sui telefonini, continui a porti l'angoscia di: e se lo perdo, si rompe, si scarica, si cancella? E allora via con la copia cartacea che alla fine hai più carta che bagagli, alla faccia di Greta. E allora la domanda sorge spontanea e so già che me la state facendo in molti: ma allora, brutto avaro deficiente perché non ti metti nella mani di un professionista, che gli errori non li fa e se li fa sa come correggerli e ti fai risolvere tutto da lui? D'altra parte hai pure deciso di metterti nelle mani di un CAF o di un commercialista e pagarlo perché ti perdevi nel labirinto delle tasse? Ma certo oltretutto se si dovessero computare tutte le ore di lavoro perse per fare questa attività arriveresti alla conclusione che servirti di un agente di viaggio ti costerebbe infintamente meno e saresti più tranquillo e allora perché così tanti si arrabattano nel fai da te, sbagliano, rifanno, maledicono e passano le loro giornate a smanettare sulla tastiera? essendo questa anche una marchetta a favore di tutte le agenzie di viaggio che non so come facciano a sopravvivere in questi tempi di magra, lascio a voi il compito di individuare la risposta. Io non ho tempo. Anche se le prenotazioni sono tutte fatte, devo ancora correre a risolvere per l'assicurazione medica, il visto che deve arrivare, compitare l'elenco dei medicinali che mancano e trovarli su internet (ho già compulsato almeno 10 farmacie on line senza risultati certi) e mille altre cose inderogabili prima della partenza. Tranquilli ci sentiremo ancora a questo proposito. 


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3 commenti:

Rajani Rehana ha detto...

Great blog

Rajani Rehana ha detto...

Please read my post

Anonimo ha detto...

Excellent !
Des heures de stress , mais retrospectivement , ça fait partie de joies du voyage et on passe du statut de touriste à celui de voyageur ...

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