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Quindi è bastato riallacciare i rapporti, guardare con sgomento l'aumento dei prezzi, capirà, il Covid, l'inflazione, i carburanti, il diavolo che li porti via tutti e, trangugiato il rospo, tutto è venuto di conseguenza. La parte informativa è quella che viene prima e ovviamente sta alla base della decisione e della scelta e questo, confesso, non è poi un momento così spiacevole, anche perché ormai con internet a disposizione potrebbe essere effettivamente un gioco divertente, paragonabile al guardarsi un bel documentario alla TV. In fondo costruire viaggi, itinerari, scegliere i luoghi da non mancare una volta giunti in un posto e scoprirne aspetti sconosciuti, ma messi nel novero delle cose importanti, ha un suo fondo di divertimento e anzi lo suggerirei addirittura come compito scolastico da svolgere per le ore di quella geografia negletta che forse non si insegna neppure più nelle scuole. Poi arriva tutta la parte più onerosa, la scelta dei voli col perenne dubbio di aver speso troppo o troppo poco, visti i tempi, giacché sbagliare una scelta ti può rovinare l'intero giocattolo. E poi i pernottamenti, i contatti con coloro che hanno già fatto questa esperienza e così via. Infine viene la fase del riempimento della valigia. Cosa portare e cosa lasciare a casa. Indubbiamente col passare degli anni impari a partire sempre più leggero, tuttavia, molte cose vanno previste preventivamente anche se poi magari non serviranno, altre devono essere messe di default, le attrezzature fotografiche devono essere controllate e via cantando. Anche la borsa medicinali vuole il suo tempo, accidenti, il calcolo di quelli di uso costante, siamo vecchi, eh, e di quelli preventivi. Insomma la lista da spuntare, fatto, fatto, fatto.
Naturalmente tutto stampato con cura, programmi, prenotazioni, cartine, ecc. perché è vero che ormai è tutto digitale, ma avere anche in tasca, ben stretto in una apposita cartellina anche il cartaceo, mi fa sentire più tranquillo. Anche le varie vaccinazioni devono essere controllate e temporizzate, così vi annuncio che oggi pomeriggio vado a fare la famosa quarta. Sì, ho aspettato fino all'ultimo nella speranza di arrivare a tempo per l'anti Omicron 5, ma niente da fare, al momento non è ancora disponibile, quindi ci si deve accontentare di quello che passa il convento e nel frattempo sono partito con il Lariam. L'assicurazione è pagata, quindi direi che il più è fatto, rimane solamente da aspettare il rumore del rollaggio dei motori dell'aereo sulla pista. Emozionante, dopo tre anni di purgatorio, tre anni persi completamente e vi assicuro che questi sono anni che non tornano indietro, anni che nella pratica mi hanno impedito un certo numero di cose che non potranno essere recuperate mai più, perse per sempre e questa è la cosa meno allegra. Certo, direte voi, ci sono cose molto più importanti, specialmente oggigiorno, basta guardare i titoli dei giornali, ma da queste voglio estraniarmi il più possibile evitando di parlarne, perché se no mi va tutto di traverso, vado in depressione e tutto il beneficio dell'aspettativa della partenza va a farsi fottere. Ecco adesso è arrivato anche il corriere con l'ultimo pacchetto di medicinali ordinati assieme alle varie ed eventuali, fermenti lattici, il prodigioso Biokill che uccide anche gli insetti finti, l'anti zanza da jungla tropicale, l'Imodium e via discorrendo. Perché scelgo questa strada e non la farmacia più vicina come consiglia per il resto il buon Carlin, che sta combattendo la sua personale battaglia contro Amazon? Intanto perché la sconsiglia lui e sapete quanto sono in totale disaccordo con questo personaggio, poi perché uno stesso prodotto offerto in farmacia a prezzo scontato come occasione irripetibile a 25 € la scatola, si trova comunemente a 17 € anzi a 16,99, per cui scusate se sono venale, ma bisogna far conto di tutto e in più te lo portano anche a casa. Poi, libertà di critica, ci mancherebbe altro. Al resto ci pensiamo dopo.
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