Questo, a mio parere è uno dei più interessanti libri della
Buck, non tanto per la storia in sé, che contiene i temi caratteristici a cui
l’autrice ci ha abituato, ma per il fatto che l’opera è del 1939, proprio prima
dello scoppio del conflitto mondiale e le considerazioni su quanto sta accadendo
in Oriente in quel periodo, sono oltremodo stimolanti, per noi che sappiamo
quello che è successo dopo. La descrizione puntuale e precisa dei sentimenti e
dei punti di vista dei diversi personaggi, assumono una luce del tutto
premonitrice, che ci permette di apprezzare quanto la scrittrice, che aveva una
visione a largo raggio del mondo di allora, avendo vissuto tanti anni in Cina,
potesse rendersi conto di quando ribolliva nell’aria e delle terribili
conseguenze che potevano accadere. Ai Uan è un giovane cinese, figlio di un
ricco banchiere, che negli anni 20 rimane affascinato dai venti rivoluzionari
che sconvolgono la Cina. Nel pieno della guerra civile, quando l’azione di Chan
Kai Shek si rivela ben diversa da quanto il movimento degli studenti credeva,
viene fatto fuggire per salvarsi la vita, dal padre, che lo manda in Giappone
da un suo referente. Qui comincia la seconda vita di Ai Uan che si innamora
della figlia del suo ospite e la sposa.
Ma quando negli anni 30, comincia
l’invasione giapponese della Cina, inizia il dramma per Ai Uan, troppo cinese
per il Giappone e forse ormai troppo giapponese per la Cina, dove comunque
ritorna per difendere il suo paese. Il dramma della guerra non voluta, della
violenza e della morte, la divisione dagli affetti e il non poter capire come
la gente non riesca ad avere la reale percezione dei fatti diventano
l’ossessione di Ai Uan. Di fronte a violenze, corruzione e inganni, si sente
bene come la ingenua purezza dei pensieri rivoluzionari avrà alla lunga la supremazia, ma non nel modo sereno e costruttivo in cui la intende la Buck.
Ai Uan (e la Buck ovviamente) sentono che questo inevitabilmente avverrà e ahimè, entrambi si illudono che questa sarà
una futura era di pace, di libertà e prosperità, mentre in Giappone la
mentalità del popolo improntata alla cieca obbedienza sta conducendo il paese
verso la guerra totale. Ai Uan spera che, quanto prima il conflitto tra i due
paesi termini con una riconciliazione, per potersi ricongiungere con l’amata
famiglia, che vive, per una tragica combinazione certamente premonitrice della Buck,
proprio a Nagasaki.
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