Beh, a questo punto bisogna dire le cose come stanno. La vacanza è finita. L'estate è finita. Finito il momento della giornata passata in spiaggia di cui vi ho già pienamente relazionato e ritorno a casa con tutto quello che segue. Bisogna che ve lo dica però. Questa vacanza, la parte dedicata ai monti e le lunghe giornate passate alla Rosa Rossa a discutere di filosofia e le altrettanto se non più lunghe giornata passate disteso sulla spiaggia ciottolosa del mare a elucubrare pensieri filosofici, mi ha sfiancato. Sono tornato alla base stanchissimo e penso che dovrò dedicare una porzione non piccola del mio tempo al riposo e a ritemprare lo spirito, iscrivermi all'UNI3 e ai corsi di Tai Ji, pensare all'organizzazione di un viaggio degno di questo nome nel lungo inverno (anche se per Lin Yu Tang di cui vi parlerò domani, un vero viaggiatore è colui che non sa dove sta andando) e tante altre piccole cosette che mi terranno impegnato nel periodo delle ferie autunnali. Poi c'è l'aggiornamento del blog, naturalmente, per il quale, come state avvertendo, nel leggere queste righe, sto cercando nuove idee. La preparazione di almeno due conferenze, l'uscita del nuovo libro. Insomma, ma quanto manca alle prossime vacanze?
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3 commenti:
Eh no, le vacanze sono uno stress. Hai presente? Ma lo sfiancamento principale è dato dal fatto che devi divertirti a tutti i costi.
Invece a Natale devi essere buono.
Buon lavoro!
@Ambra - Pensa che io non sono neanche buono a Natale! sob...
E come la mettiamo con i regali ??? o è cambiato tutto e arrivano anche a chi è stato cattivo ?????????
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