giovedì 5 settembre 2013

Recensione: T. Terzani - Fantasmi.

Un volume di grande interesse che raccoglie tutti i reportage e gli articoli di Terzani sulla Cambogia usciti sui giornali italiani a cui ha collaborato con l'aggiunta di quelli pubblicati su Der Spiegel, inediti in Italia. Un libro fondamentale per capire la storia recente e passata di questo paese straordinario. Indispensabile a chi vorrà visitarlo e per chi, avendolo già visto non riesce a dimenticare i cumuli di ossa ammonticchiati nei santuari degli Khmeri rossi. La storia ti accompagna passo passo fin da quando la guerra del Vietnam stava per finire e la rivoluzione che avanzava era vista da tutto l’occidente con speranza e simpatia. Terzani la visse in prima persona sul posto, lasciandoci quasi la vita. Poi poco a poco, quando si chiusero ermeticamente le frontiere e cominciò il tragico esperimento della creazione dell’uomo nuovo che doveva passare per lo sterminio reale di quasi un terzo della popolazione, si rese conto dai racconti dei profughi che arrivavano in Thailandia attraverso la foresta, dapprima incredulo, temendola propaganda, poi, con grande onestà intellettuale, riconoscendo i suoi errori di giudizio, degli orrori che stavano accadendo al di là del confine, tra il totale disinteresse internazionale che anzi, accettava Pol Pot come unico referente ufficiale. 

Il rivoluzionario che aveva studiato a Parigi, che voleva liberare il paese dalla corruzione e dalla decadenza che arrivava dall’occidente, che voleva aprire i luoghi del potere come le scatolette di tonno e che sognava per il “suo” popolo nuovo, una decrescita felice che facesse scomparire il denaro, fonte di corruzione per un ritorno totale alla campagna, era partito come un liberatore dalla politica sporca e corrotta che lo aveva preceduto. Per venti anni Terzani continua a seguire le vicende di questo paese, descrivendocele puntualmente, riuscendo ad intervistare tutti i principali attori dei fatti e non riuscendo ad accettare che, quando tutto il mondo si è ormai reso conto dei massacri compiuti, si debba pragmaticamente invitare al tavolo delle trattative anche i colpevoli delle atrocità più terribili della storia dell’umanità. Davvero un libro da non perdere se intendete programmare un viaggio in questo meraviglioso paese, per capire davvero la Cambogia e i Cambogiani.



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