Vado poco al cinema, così ieri mi sono beccato anche questa lama rovente. Una classica pellicola americana sul filone delle tragedie psicofamiliari degli anni '50. Non so se avete presente La gatta sul tetto che scotta. Senti palpabile il meccanismo del film studiato per arrivare agli Oscar, metodo, stile, dialoghi, drammoni e via cantando. Ovviamente grazie ad un cast eccezionale si assiste ad una prova d'attore di tutto rispetto. Tutti bravissimi a superare se stessi, da Meryl Streep a alla Roberts che danno il meglio di loro con interpretazioni assolutamente convincenti. Purtroppo, sembra un andazzo dei tempi, ma la storia deve sempre di più indulgere verso la telenovela con sorprese continue e strappacuore. Su tutto campeggia implacabile la linea immobile e perfettamente diritta dell'orizzonte piatto del Midwest, una solitudine cupa ed assordante che induce a credere che le zone siano così poco popolate a causa principalmente dei suicidi. Comunque tra cancri, morti, tradimenti, droghe, divorzi e depressioni, direi che se siete dei bipolari anche in fase up, è meglio lasciar perdere se non volete uscire dal cinema con brutte idee in testa. Auguri.
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3 commenti:
Io l'ho trovato bellissimo, ma deve piacere il genere, il teatro di Eugene O'Neill, Tennesse Williams o Arthur Miller. Forse è in film più da donne che da uomini. Cinisco delle storie vere ancora più incredibili di questa....
*conosco (non cinisco...)
@laura - Addirittura! In effetti è vero, e comunque rimane sempre il fatto di una interpretazione superba da parte di tutti.
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