martedì 21 febbraio 2023

Il re è nudo. Auto elettrica e dintorni

dal web


Qualcuno dovrebbe cominciare a tirar fuori il coraggio e dirlo a voce alta. Il re è nudo e l'auto elettrica è una truffa. A tutti gli effetti. Se nessuno lo vuol dire allora lo dico io, tanto non devo vendere niente e non ho bisogno di voti. E non mi riferisco solamente al lato economico, per cui basta dare un'occhiata ai numeri e chiunque capisce subito che se non ti regala soldi lo stato, non è economicamente sostenibile e il successivo costo al chilometro, altrettanto. Pensate solamente che se già adesso, fare un chilometro a carburanti tradizionali costa molto meno che farlo a elettricità (e questo è ovvio visto che l'elettricità va prodotta e non si trova della miniera dei Watt), pensate se tutto fosse elettrico e lo stato perdesse il gettito delle accise, dovrebbe come minimo aggiungerle sul Watt, oppure prenderli da qualche altra parte perché il bilancio è il bilancio e se vuoi pagare le pensioni, la scuola e la sanità che avrebbero bisogno di ancora di più, i soldi li devi incassare comunque. L'imbecille dirà come al solito, prendeteli dove ci sono e non sprecateli, chiacchere da bar al vento. Ma ripeto, questo sarebbe il meno e se questo effettivamente salvasse il pianeta chi se ne frega. Ma purtroppo la realtà è ben diversa. E' il momento di dirlo forte, chi vuole l'elettrico odia il pianeta e lo vuole meno green e per ottenere questo risultato inganna tutti, la gente, i ragazzi che vanno dietro ai cartelli e che sono così facili da ingannare. 

Marchionne, il  più grande genio delle politiche industriali, ovviamente lo aveva ben capito e non credeva assolutamente nell'auto elettrica, che ha osteggiato fino alla fine, rendendosi ben conto prima di tutto della sua insostenibilità economica, e poi anche, cosa più importante, di quella ecologica. Il punto sta nel fatto che quando si vuole sostenere una tesi sbagliata, si esamina sempre solo una piccola parte, parziale e quindi fuorviante, per poter arrivare a far accettare il falso. Basta fare dei magnifici spot sulle meraviglie di auto silenziose e che profumano l'aria invece di ammorbarla nelle città e il gioco è fatto, l'elettrico è la soluzione green della movimentazione. E no, cara la mia gente, non è così. Se vuoi fare un paragone di sostenibilità lo devi fare nella completezza dell'oggetto considerato, dal momento della sua creazione a quello del suo smaltimento definitivo. Oggi più che mai. Dunque considerate il problema della costruzione delle batterie e dei materiali necessari a produrle e quali siano le emissioni prodotte. Pensate che se qualcuno ha denominato alcuni elementi chimici: terre rare, ci sarà un motivo oppure è un nome di fantasia. Forse bisogna pensare che per averne un pugnetto bisogna tritare una intera montagna, dunque aggiungete al conto la quantità di CO2 prodotta e quella di poveri sottili a coté. Ma quelle le fanno in Cina e qui così abbiamo l'aria pulita in città. Bravo coglione, è così che salvi il pianeta? Senza neanche considerare in che mani vai a metterti, visto che stiamo appena toccando con mano, cosa significhino le dipendenze. 

E poi andate ad aggiungere nel conto quanto costerà, sempre in termini di sostenibilità green, lo smaltimento delle stesse, dopo all'incirca ad una ventina di anni. Inoltre poi l'enorme aumento della richiesta di elettricità richiederà, un aumento di produzione e il passaggio doppio, da fonti tradizionali, con produzione di CO2 assolutamente maggiore. Dice, eh ma noi l'elettricità la faremo con fonti alternative. Bravo e i pannelli solari si trovano da soli nella miniera dei pannelli solari, o li devi produrre, e poi smaltirli. Ricordatevi che i conti si devono sempre fare completi, dalla nascita allo smaltimento finale di tutti i componenti necessari. Non ci sono pasti gratis e tutto ha un costo in termini di inquinamento. Allora perché tutto questo battage attorno all'auto elettrica? Ma lo aveva già appunto ben capito Marchionne. La capacità produttiva del comparto auto nel mondo, è molto superiore alla richiesta, almeno doppia, quindi o questa industria dimagrisce attraverso accorpamenti e conseguente riduzione di impianti produttivi o si salta. Ecco perché l'industria automobilistica mondiale spinge la politica a virare sull'elettrico, perché in questo modo, si dovrà eliminare il parco macchine globale e questo porterà lavoro (inutile e dannoso per il pianeta, ma utilissimo per la salute di queste aziende, a spese dei contribuenti in quanto per farlo digerire alla gente bisognerà continuare con forti incentivi) per qualche altro decennio. 

Chiunque si mettesse di buona voglia a fare i conti globali della operazione della mobilità elettrica anche solo in termini di salute del pianeta, manderebbe tutto in soffitta all'istante. Senza naturalmente considerare che al momento, l'utilizzo di un'auto elettrica, e chiunque lo abbia provato praticamente non può che concordare, in termini di comodità, di tempi di carica, autonomia e costo a chilometro percorso, è talmente negativo che il confronto col tradizionale è impietoso. Tanto è vero che, nonostante il battage pubblicitari e gli enormi incentivi economici pompati a drogare il mercato, di auto elettriche in pratica, non se ne vendono. La gente non è scema, se la tocchi nel portafoglio. Datemi retta, pensate a carburanti alternativi (idrogeno, biogas, ecc), a efficientamento dei motori e dato che non ci sono alternative, alla limitazione dell'uso, potenziando i trasporti pubblici, se no si faranno solo danni. Ai politici non ci pensate, non appena l'opinione pubblica capirà che l'elettrico è una truffa e lo conclamerà nei sondaggi, i politici cambieranno immediatamente idea e butteranno tutta l'operazione nel cesso della storia. Ah, naturalmente l'automotive, anche considerato come ho detto nella sua interezza, è solo una piccolissima parte del problema della sostenibilità del genere umano sul pianeta, come sempre il discorso sarebbe molto più vasto e complicato, ma alla gente i problemi complessi danno fastidio, è sempre più comodo stare a sentire risposte semplici, meglio, semplificate così si fa meno fatica a capirle e c'è meno da pensare. 


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1 commento:

Pierangelo ha detto...

Sono completamente in accordo con la tua teoria sulle auto elettriche. Al costo dell'energia va aggiunta la batteria, la durata viene stimata in circa 7 anni poi si deve provvedere alla sostituzione con un costo stimato dai 15.000€ a crescere. Già questo invita a non acquistare auto di seconda mano, in modo particolare se datate. Attualmente la percorrenza con la batteria carica non supera i 700 km nei modelli più generosi. Un caloroso saluto.

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