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Oggi mi sembra di nuovo una magnifica giornata. E incredibile come quando le cose girano nel verso giusto, per lo meno per alcuni aspetti fondamentali, alla fine tutto ti sembri positivo, migliore, anche se nella realtà, in fondo le cose girano nello stesso verso. Basta poco insomma per far girare il sentiment. In fondo l'animo umano è così, per carità empatico e influenzabile da quello che lo circonda, ma poi alla fine il personale è quello che domina sul resto e chi se ne frega se ne avremo ancora per un ventennio, saranno cavoli altrui e perché poi devi farti angosciare da quello che accade nel resto del mondo, se verrà l'apocalisse nucleare e i droni bionici, probabilmente neanche ce ne accorgeremo e la galassia in un milioncino di anni di nostra assenza, neanche più porterà con sé il segno del nostro passaggio, cacatine di mosca sull'asse dell'evoluzione. Comincia di nuovo a prevalere il desiderio di vedere qualche cosa delle meraviglie che ci circondano in giro per il mondo, di aggiungere qualche figurina all'album, di fare il possibile per dare spazio a qualche desiderio da vivere a poi da raccontare, prima di tirare giù definitivamente il sipario. Certo se guardi la spirale dei prezzi ti spaventi e pensare che gli idioti si battevano con tanto ardore contro le indicazioni della cosiddetta politica di austerità, unica soluzione, difficilissima per carità, contro l'inflazione mangiatutto, la livella che spiana risparmi, stipendi e pensioni. Ce l'avevano con i vari Mountains, Ovenfull e la stessa Unione Continentale, che altro non facevano che difenderli da questo mostro orribile e devastante che spazza via il potere di acquisto della maggior parete della popolazione, specialmente la più povera, che al contrario, invece di apprezzarne il lavoro, li malediceva. Certo la colpa non è delle menti fragili, dei pluritesticolati di Rigel o dei piglianculi di Aldebaran, ma di chi consapevole e interessato li aizza in questo senso e oggi se ne vedono i risultati, ma non bisogna dolersene più di tanto, così è sempre andato il mondo e l'acqua scende sempre verso il basso, non facciamoci illusioni.
Così ragionava Paularius che, dopo la rigenerazione corporea appena compiuta, in cui gli avevano sotituito un considerevole numero di organi e gliene avevano tolto definitivamente altri ormai inutili, si sentiva pronto nuovamente ad affrontare la vita di tutti i giorni. Ma sì, un po' di vacanza era tutto quello di cui aveva bisogno. Avrebbe continuato ad osservare dall'alto la canea che si scatenava per i vicoli della Suburra, tra cani e schiavi che si disputavano gli ultimi ossi rimasti, sarebbe rimasto ad una quota più alta di quella in cui arrivavano gli effluvi sempre più densi delle centrali a merda che fornivano la poca energia necessaria, ridendo di quei velleitari attivisti che si battevano per risparmiare quella utile a far funzionare gli interruttori, mentre la richiesta energetica raddoppiava ogni anno. Certo aveva in parte rinunciato ai media completamente occupati dal nuovo corso, ma i notiziari trasformati in spettacoli comici, lo divertivano comunque. Non gli restava che richiamare le ancelle per finire la giornata in bellezza.
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