martedì 9 maggio 2023

65 Motivi + 1 per andare in Libano

La grande moschea di Beirut


E a definitiva chiusura di questa breve galoppata attraverso il paese dei cedri, vi elenco una breve serie di motivazioni che dovrebbero indurvi a programmare un periodo anche breve da trascorrere in Libano, percorrendone le sue antiche strade.

  • Desiderare questo viaggio pensando al mito di Europa partita da quei lidi, mentre si va verso l'aeroporto
  • Entrare in Beirut nella atmosfera plumbea della notte
  • Mangiare a colazione il primo hummus di una lunghissima serie
  • Guardare la costa del Mediterraneo calmo davanti a te
  • Perdersi nel suq di Sidone tra chiese ed antiche moschee
  • Camminare sulle mura del castello dei crociati di fronte al mare
  • Gustare falafel e jardaly sulla strada
  • Vedere l'interno di ricche case museo ottomane
  • Perdersi nelle sale dai muri scrostati dall'umidità di un antico hammam
  • Salire la collina di un grande santuario mariano per guardare il panorama
  • Passeggiare tra antichi sarcofaghi e sedere sulle gradinate dell'ippodromo di Tiro
  • Bersi una limonata e mangiare pesce alla griglia sulla spiaggia
  • Calpestare la neve nella foresta dei cedri del Chouf
  • Guardare gruppi di ragazze druse che giocano a palle di neve rincorrendosi
  • Godere dei mosaici esposti nella Beit Eddine
  • Visitare il sontuoso palazzo della famiglia Jumblat
  • Provare vari tipi di pizza libanese con la vista delle montagne innevate
  • Comprare biscotti da una famiglia drusa
  • Aggirarsi tra i palazzi ed il monastero di  Deir el-Kamar ascoltando una messa
  • Ordinare una quantità esagerata di cibo in un vero ristorante libanese
  • Visitare una cantina di ottimi produttori di vino e degustarne molti
  • Percorrere la valle della Bekaa osservando i campi e le montagne dell'Antilibano
  • Andare in un forno a degustare le sfiha appena sfornate
  • Godere dello straordinario sito di Baalbeh con la testa in su ad ammirare colonne e pietre ciclopiche
  • Gustare una spettacolare granita di limone al Lakkis garden
  • Visitare il museo armeno di Anjar e ripercorrerne la tragedia
  • Vedere le rovine della città ommayade
  • Cenare in uno dei più  noti megaristoranti da cerimonie sulla via di Damasco e giocarci a bowling
  • Percorrere le curve della strada del passo dove i cecchini sparavano alle macchine di passaggio
  • Calpestare le plurimillenarie rovine di Byblos e guardare il mare dai gradini del teatro romano
  • Ammirare i più bei fossili di pesce del museo parlando col proprietario
  • Comprare scatolette di cedro nel suq conversando con un vecchietto in fez 
  • Gustare altri vini libanesi aggirandosi tra migliaia di bottiglie che riposano tra le rocce
  • Visitare una fabbrichetta di tahina gustandone il prodotto tra gli ammiccamenti delle ragazze
  • Mangiare mezzé e carne cruda in un ristorante nella foresta, fumando narghilè
  • Vedere dall'interno case locali e bere arrak da una famiglia di produttori
  • Chiacchierare con le suore nella pace del monastero di Notre Dame de Champs che raccontano miracoli
  • Ascoltare i racconti di un filosofo sognatore che percorre il Libano a piedi fabbricando bastoni da pastore
  • Ascoltare la storia recente davanti al monumento di piazza dei martiri, tra la mosche a la linea verde
  • Guardare con dolore le macerie dell'esplosione del porto
  • Perdersi tra le stalattiti della grotta di Jeita mentre la barca scivola nel buio
  • Scendere nei canon della valle sacra di Qadisha in cerca di monasteri
  • Ascoltare l'ultimo monaco di S. Eliseo che spiega i segreti teologici della chiesa maronita
  • Scoprire facciate e grotte del monastero di S. Antonio nel buio della notte
  • Gustare il vero gelato libanese alla rosa e all'albicocca seduti su un gradino
  • Percorrere il centro di Tripoli tra graffiti e antiche case fino alla moschea Taynal
  • Far colazione in una pasticceria famosa per i lahem di carne
  • Annusare i saponi della fabbrica familiare tra ragazze velate
  • Prendere il caffè turco in un antico caravanserraglio
  • Salire alla cittadella per ammirare la città dall'alto
  • Percorrere le stradine del suq dei sarti per riconoscere dal tipo di velo tutte le varie religioni della città
  • Visitare altri hammam tra le cupole sui tetti della città vecchia
  • Salutare bambine che giocano dietro ad un filo spinato
  • Aggirarsi tra gli scheletri delle costruzioni incompiute della fiera mondiale progettata da Niemeyer
  • Capire tra palazzi abbandonati e crivellati dalle pallottole a Beirut cosa è stata la guerra degli hotel
  • Mangiare uno strepitoso sawarma al quartiere armeno, tra addetti allo scalco delle carni e poi godersi le Pigeons rock dall'alto della passeggiata
  • Soffermarsi davanti ad ogni pezzo al Museo Archeologico Nazionale
  • Aggirarsi tra le case nella via degli artisti di Arthouse
  • Passeggiare straniati nel quartiere deserto e metafisico di Downtown
  • Stare fermi a guardare la Beit Beirut crivellata di colpi, dall'altro lato della strada
ed infine 
  • Sedersi alla sera su una panchina della Corniche tra famigliole a passeggio rammaricandosi di aver passato così pochi giorni in questo splendido paese

Il diwan di un palazzo storico


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