Eh, già, buon anno a tutti, 2025, solo a pronunciarlo questo numero mi fa impressione. Se penso al percorso della mia vita, cinquanta anni fa, trenta anni fa, non era neppure nei miei pensieri un numero di questa portata. Arrivarci mi pareva cosa talmente lontana che non valeva neppure la pena di pensare a cosa sarebbe potuto accadere in una data così remota. Così mi auguro solamente un anno ancora ragionevolmente attivo, per quanto mi è consentito e per il quale ho già fatto una serie ambiziosa di progetti. Per il resto eccoci qua, in un mondo incredibile da credere allora eppure, oggi cosi banalmente normale. Tutto può accadere, anche quello che non si può credere, ma ripeto normale, assolutamente, indiscutibilmente normale. Chi avrebbe pensato dopo tutto quello che è successo nel secolo scorso, che saremmo tornati a momenti così simili ad allora, con impulsi che percorrono ogni parte del mondo fino a ricreare il ritorno a forze che si credevano ormai sepolte nelle fogne della storia. Eppure, non in un solo paese, ma in tutte le parti del mondo quei movimenti sono risorti e questo sì, è sicuramente normale, poiché certe ideologie sono sempre presenti nelle menti distorte dell'umanità, ma affascinano e sono approvate, votate, sospinte da fasce sempre più numerose di popolazione,10,20,30% di votanti e in continua crescita e non si parla di disperati, di gente che soffre, alla fame e senza speranza, per i quali la rivoluzione e lo sfascio totale, sarebbe nulla, considerando di non aver nulla da perdere. Eppure si tratat di persone ripeto normali, incredibilmente normali, a cui stato fatto crescere dentro, prima la paura, immotivata ovviamente, ma facile da coltivare, poi l'odio, verso tutto ciò che è diverso, sconosciuto e quindi temuto, che così bene convive con l'egoismo timoroso di perdere quel piccolo scampolo di benessere che si ritiene di aver guadagnato attraverso una vita di lavoro e di sacrificio e che poi molto spesso si è intrecciato ed accresciuto attraverso i vantaggi ottenuti immeritatamente da una politica preoccupata solo di carpire il voto delle masse attraverso mancette e regalie, che attraverso i decenni hanno creato problemi difficili da sanare e chi cerca di farlo viene maledetto a vita dai beneficiari degli stessi.
Così le nazioni, orrida parola, vengono trascinate verso il baratro finale dai populismi più beceri e le masse ci scivolano dentro felici, maledicendo il nemico immaginario e avvelenandosi lo stomaco già intossicato dall'odio. Un mondo difficile ma così banale nello svolgersi della sua storia, considerando poi, che nonostante tutto, questo è uno dei periodi storici in cui la gente non è mai stata così bene, dove il benessere materiale medio non è mai stato così alto, dove le violenze generali, checché se ne pensi non sono mai state così basse e controllate. Solo i media e l'enorme diffusione delle notizie, unica vera differenza rispetto ad una volta, ci fanno apparire questo nostro mondo così terribile rispetto al passato. Certo ci sono ancora in atto i due principali conflitti che ci preoccupano tutti, oltre che orripilare molti per le sofferenze che vengono inflitte agli innocenti, ma vi parrò strano, ma a me che generalmente sono vagamente pessimista, pare che probabilmente quest'anno arriveremo ad un qualche tipo di soluzione, non certo perché nutra fiducia verso il personaggio col gatto morto in testa, ma perché sento decisamente un senso di stanchezza a procedere, soprattutto dai protagonisti, ma anche da quelli che li sostengono, non fosse altro perché ci son pochi soldi da spendere, i magazzini di armi vecchie ed obsolete sono stati quasi svuotati e quelle nuove sufficientemente testate, rimane solo da mettere le cose in modo che i contendenti possano dire che hanno entrambi vinto e che è meglio porre fine all'impantanamento che impoverisce entrambi i contendenti, sistemando le cose in modo che rimangano ben vivi i veleni che produrranno poi le guerre del futuro, come è sempre capitato. Sicuramente credo questo avverrà in Ukraina, meno facilmente in Medio Oriente, visto che i due attori principali, hanno solo interesse che lo stato di belligeranza continui, pena la caduta politica di entrambi, ma si vedrà, i vicini e i sostenitori si sono stufati e cercheranno il modo di buttare sabbia sull'incendio. Vedremo.
Sono invece più negativo sulla situazione economica mondiale ed a strascico per quella della debolissima Europa e quindi ancor di più per il vaso di coccio Italia. In ogni parte del mondo l'economia ansima e cerca qualche locomotiva che tiri la volata per far si che anche i deboli ne beneficino e si possano accodare al treno di una ripresa che al momento non si intravede da nessuna parte. L'immobiliare è in crisi anche in Oriente, l'automobile che era uno dei punti di crescita da ogni parte, è arrivata al capolinea e a nulla è valso il tentativo furbo di inventarsi l'elettrico come soluzione greenwash, assolutamente fasulla ed alla quale non crede nessuno, per crearsi un polmone di due o tre decenni, il mondo veramente povero, intendo quelli che ancora muoiono di fame sono percentualmente (e fortunatamente) pochi per poter sperare ad esempio in una nuova green revolution produttiva come quella avvenuta negli anni cinquanta e che potrebbe essere un buon volano per far muovere tutto, dunque lo sviluppo mondiale è asfittico, i progressi sono del tipo zero virgola come si dice, quando non si parla di ristagno o peggio di depressione. Questo mi rende piuttosto negativo, soprattutto perché di norma questo trend si accompagna ad un ulteriore crescita dei movimenti a cui facevo cenno all'inizio del pezzo. Bisogna mettersi un po' l'animo in pace, specialmente se i vari politici eletti negli ultimi due anni, vorranno mantenere le loro deliranti promesse elettorali, tutte indirizzate verso la chiusura e il ritrarsi in se stesse di ogni nazione, con dazi, barriere e distruzione di trattati, la sola ed unica strada verso il tracollo economico a cui segue di norma una bella guerra mondiale che azzeri tutto e poi si riparta (si spera) con una fase ricostruttiva. Questi sono i programmi, a meno che poi trattandosi di politici alla fine facciano come loro solito, fare carta igienica delle promesse fatte al loro elettorato e agendo in maniera assolutamente contraria. Lo spero ardentemente ed alla mia età posso solamente dire: vediamo cosa succede e come scrivevano gli allievi del maestro Sperelli: io speriamo che me la cavo.
Nessun commento:
Posta un commento