Noir francese di un autore noto soprattutto nel dopoguerra, amico di Simenon, senza tuttavia sfioreìarne le qualità. Produttore in quantità di letteratura di evasione, mostra anche in questo giallino i suoi limiti e lo stile datato. Appare come un filone classico sulla inevitabilità dostoevskiana della pena che implacabilmente si abbatterà sul reprobo e che sarà proprio lo stesso colpevole ad andarsi a cercare. Naturalmente in chiave decisamente minore. Se usato per passare un paio di ore in assenza di altro può andare, ma finisce lì. E non aggiungerei altro.
giovedì 2 gennaio 2025
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