giovedì 2 gennaio 2025

Recensione: F. Daed - La moglie del becchino

 

Noir francese di un autore noto soprattutto nel dopoguerra, amico di Simenon, senza tuttavia sfioreìarne le qualità. Produttore in quantità di letteratura di evasione, mostra anche in questo giallino i suoi limiti e lo stile datato. Appare come un filone classico sulla inevitabilità dostoevskiana della pena che implacabilmente si abbatterà sul reprobo e che sarà proprio lo stesso colpevole ad andarsi a cercare. Naturalmente in chiave decisamente minore. Se usato per passare un paio di ore in assenza di altro può andare, ma finisce lì. E non aggiungerei altro. 

Nessun commento:

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 119 (a seconda dei calcoli) su 250!