sabato 5 marzo 2022

Piedi per terra


dal web - adkronos

Per qualche giorno mi sono lasciato prendere dal sentimento, magari oggi cerchiamo di fare una disamina piu' razionale, cosa che si deve sempre fare se vuoi avere delle previsioni concrete, magari sbagliate ma che rispondano comunque ad un certo buon senso. Tutti ovviamento si chiedono cosa potrebbe succedere nel breve futuro, ma per fare questa previsione bisognerebbe capire cosa ha in mente davvero Putin. Se è partito con una idea e trovandosi di fronte ad una realtà diversa da quanto prevedeva ha modificato i suoi target o se continua a procedere secondo i piani iniziali, che bisognerebbe anche capire quali fossero realmente. Nel caso piu' duro potrebbe volere, nel breve periodo, arrivare a occupare tutta l'Ukraina, instaurare un governo alla Lukashenko e sedersi ad un tavolo di trattativa da una posizione forte, pretendendo quindi una assoluta neutralità di tutto il territorio ukraino, avendo però poi il problema di riuscire a controllarlo per lungo tempo, oppure potrebbe essere disposto a rilasciare parte dei territori spezzando in due il paese tenendo definitivamente Donbass, Crimea, con magari altri corridoi per lui strategici. Lasciamo stare l'eventuale futuro di successive espansioni a repubbliche Baltiche e Moldova, che in questo caso penso saranno protette con piu' attenzione dall'Occidente. Naturalmente se la resistenza ukraina renderà piu' difficile o semplicemente piu lunga la guerra impedendo una situazione di vittoria conclamabile, il negoziato sarebbe di certo piu' complicato, anche non percorribile con ulteriori stragi umanitarie di cose e civili opppure al contrario potrebbe condurre a concessioni minori. 

In ogni caso a mio parere se si vuole un negoziato vero bisogna lasciare a Putin una via di uscita che possa presentare al proprio popolo e al proprio entourage come una parvenza di vittoria, diversamente l'uomo, che grazie al suo potere autocratico può farlo tranquillamente, non mollerà la preda spinto dalla sindrome di Sansone. Qualcuno si chiede se Putin potrà avere un colpo fatale per via interna, un putch militare o una sollevazione popolare. Io lo credo quasi impossibile, L'uomo prevede da tempo questo pericolo ed è molto attento a proteggersi facendo tabula rasa attorno a sé e questo, anche se, al momento, lo salva fisicamente aumenta pericolosamente la sua debolezza. Bisogna considerare comunque quale impatto avranno le sanzioni, unite ad eventuali altre che potrebbero essere aggiunte, anche se dobbiamo ponderare assai bene se i contraccolpi che subirà l'Europa dal punto di vista economico per queste azioni non sia piu' grave per noi che per la Russia stessa. Un monito sta arrivando dai mercati che stanno già segnalando quanto soffrirà il nostro sistema bancario in seguito a queste prime sanzioni. Il pericolo davvero grave per noi, è che un crollo con default del sistema russo potrebbe trascinare come un domino inarrestabile anche tutta la nostra economia. Questo è il pericolo piu forte che vedo. 

Certo è che queste prime operazioni stanno danneggiando parecchio l'operatività interna russa, soprattutto i vincoli posti alla loro banca centrale, ma ricordiamoci che la nostra dipendenza dal gas mantiene aperto un flusso di valuta forte molto intenso, giorno per giorno, una sorta di flebo di sangue sano che continua ad affluire e che farà resistere il paziente molto piu' a lungo se non per un tempo indefinito. Bisognerebbe che i paesi piu problematici da questo punto di vista (Germania e Italia) avessero il coraggio di tagliare loro il flusso di gas, cercando di compensare, tra il vantaggio del bel tempo in arrivo, di un po' di risparmio forzoso e il massimo potenziamento di arrivi da altre direzioni, mettendo al massimo gli afflussi dal TAP, dall'autoproduzione, dal carbone e dal liquefatto che arriva da lontano, cosa che produrrebbe però un bel casino interno, perché ricordatevi che il popppolo, specialmente il nostro magari con furbasti politici che vedano l'ennesima occasione per fare danno a fini elettorali immediati, è prontissimo a versare lacrime per i poveretti, a sbandierare solidarietà, esibendo cartelloni di lacrimevole vicinanza e portando pacchi e vestitini usati, ma quando poi gli arrivano bollette del riscaldamento raddoppiate o triplicate e alla pompa di benzina faranno il pieno a 3 euro al litro o piu', spacca tutto e fa i cortei per la strada, cosa che nessun politico accetta di subire. Dunque questo è un aspetto importantissimo e  che potrebbe essere fondamentale nei destini di questa guerra. 

Un altro punto fondamentale sta nell'attività diplomatica. A mio parere poco sugo potrà dare l'azione di personaggi marginali o ancora meno che credibili, vedi Erdogan o l'Arabia Saudita. Macron, anche se importante rappresentando effettivamente l'intera Europa, potrebbe essere visto come troppo di parte per mettere al tavolo i contendenti con realistica voglia di trattare. A mio parere l'unica sponda di sufficiente peso potrebe essere la Cina che, essendo materialmente ed economicamente molto piu' forte della Russia, potrebbe far capire che non darà sponda effettiva all'economia, cosa che invece renderebbe inutile qualunque sanzione. La Cina ha forti interessi che le acque si calmino essendo la sua economia fondata su una crescita continua e sicura, dei suoi scambi commerciali che avvengono, ricordiamolo soprattutto con l'Europa attraverso il territorio russo,  almeno il 90% di questi. Inoltre i suoi interessi in Ukraina sono fortissimi, a partire dall'acquisto pochi mesi fa della Borsa di Kiev, della sua presenza nei porti dle del paese e dei contratti colossali su estese superfici del teritorio ukraino per la produzione di commodities alimentari (cereali e olio di girasole) di cui è perennemente affamata. Questo potrebbe convicere la Cina a muoversi in questo senso per avvicinare i contendenti e a forzarli a trattare in senso positivo. Naturalmente tutto questo andrà fatto sotto traccia se si vuole farlo andare in porto sempre considerando che si deve lasciarli strombazzare che entrambi hanno vinto. 

Anche una forte moral suasion del Vaticano assieme alle chiese ortodosse locali,  con azioni invece visibili e magnificate dalla grancassa mediatica potrebbe avere un qualche effetto positivo. Insomma, io credo che ci possano essere possibilità concrete di uscirme con le ossa non completamente rotte. Uno dei punti negativi e poco costruttivi è che gli USA in questa situazione hanno pochissimi danni interni e solo grandi vantaggi reali, sia per l'aumento dei prezzi degli energetici e delle commodities alimentari di cui sono esportatori netti, sia dall'impoverimento e dai danni che invece sta avento l'odiata Unione Europea. Non per nulla la spinta piu' forte va sul taglio del gas e il blocco degli oleodotti. Se invece si continuerà solamente ad alzare l'asticella con azioni strombazzate anche se magari non reali (come l'invio di armi "letali" e lo metto appositamente tra virgolette) mentre sul terreno si intensificheranno le azioni piu' condannabili anche dal punto di vista etico e la guerra si impantanerà in un tiramolla di morti, devastazioni e richiami ai crimini di guerra, la situazione potrebbe evolvere al peggio e allora i missili potrebbe partire davvero, così non ci sarebbe piu niente da discutere. Vedremo cosà succederà, tenete d'occhio gli indici di borsa ed i prezzi delle commodities per capirlo in anticipo.


Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Dici che per qualche giorno ti sei lasciato prendere dal sentimento...beh ora e' il mio turno.

Quello che mi sconvolge di questo conflitto e' il delirio di chi lo ha scatenato.
Abbiamo capito che non si tratta ne' di motivi economici ne' della paura che la nato ci piazzi i missili in Ucraina (e che son proprio cosi' fessi gli americani da mettere testate in Ucraina?).

Si tratta di una guerra tra due popoli che hanno condiviso parte della loro storia e che probabilmente riescono a capirsi meglio di quanto un lombardo possa capire un siciliano.

Si tratta che uno di questi che popoli ha attaccato l'altro , perche' alla fine rifiuta la stessa esistenza dell'altro.

Si tratta di una Russia uscita malconcia dal periodo stalinista, dentro e fuori, che è ripiombata in un regime di stile feudale, gestita -immagino- da un 'elite di tale poco spessore che vive e riscrive miti di falso nazionalismo tali che quel pirla di Milošević in confronto era un erudito.

Quello che mi fa paura è questa matrice ideologica di follia e ignoranza.

Follia e ignoranza che attingono senza ritegno dall'anima e dalle tradizioni del popolo russo, deturpandola .
E le anime dei popoli sono, se mi si permette il paragone, come un ecosistema: se lo esasperi e lo distruggi , scompare e non torna piu'.

Questo è il mio sgomento: che questi siano profondamente convinti di essere nel giusto, come lo sono stati quelli folli che hanno imbrattato di sangue il novecento.


Non so che dire, ho paura che molti , di questo fatto , non se ne siano ancora resi conto.
Magari mi sbaglio, magari è la solita guerra per un pugno di risorse e poi tutti amici/nemici come prima.

am

Enrico Bo ha detto...

@am - in linea di massima concordo , tuttavia alla fine spessissimo tutte le guerre hanno alla base motivi economici, poi l infarinatura esterna ideologica o religiosa, copre tutto.

Anonimo ha detto...

@Enrico: d'accordo con te: quello che mi preoccupa e' proprio l'infarinatura ideologica.

Che i suddetti oligarchi russi con zio Vlad ci abbiano fatto e ci facciano i soldi, mi sembra naturale.
Che la faccenda stia prendendo contorni strani, proprio ai lembi estremi dell'europa, questo mi preoccupa: un paio di mesi e vedremo dove si va a parare.

am

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 114 (a seconda dei calcoli) su 250!