Arrivando a Cortona |
Cortona |
Bene dopo la Baviera è giunta l'ora di dare conto del breve giro fatto a maggio in Umbria col solito gruppo di amici gaudenti, molto desiderosi di nutrire di cultura e bellezza i loro cuori, ma inclini anche ad accontentare in modo adeguato i richiami all'assunzione di calorie necessarie a sostenere l'impresa, calcolandole sempre purtroppo in eccesso, ma selezionandole con una certa attenzione. E mi è sembrato subito di capire che questa è la terra giusta per chi nutre questo tipo di interessi. Non starò allora in questa serie veloce di post a raccontarvi troppo la favola del lupo (non a caso saremo anche a Gubbio), perché l'Umbria è troppo ben conosciuta per non aumentare l'inutile florilegio di banalità che potrei pescare e spalmare per un po' di giorni, anche se solo virtualmente, per allungare il brodo, ma darò una semplice serie di indicazioni per tratteggiare più che altro un itinerario di cose, che pur essendo imperdibili esse stesse, mi hanno obbligato, giocoforza, a trascurarne altre parimenti importanti.
La piana dalla balconata di Cortona |
Dunque eccoci qua, in un piovoso giorno di maggio, digerito lo stress accumulato dopo il passaggio degli innumerevoli autovelox posti a trappola sulla A1, approdati a Cortona, che veramente sarebbe anche Toscana, ma possiamo per estensione considerare come la porta dell'Umbria per chi arriva da nord. Che delizia questi paesi del Centro Italia. Ti sanno dare il completo senso di tardo medioevo che gli stranieri cercano nel nostro paese, essendo intimamente convinti che anche il resto sia tutto così. Stradine contorte in salita, stretti vicoli costellati di botteghe, case e palazzi che trasudano il tempo e la storia, botteghe che credevi ormai scomparse. Insomma ti sposti non solo nello spazio. Così ti godi queste piazzette irregolari, le viste sulla valle inevitabilmente verde, il cimitero fuori le mura, le antiche chiese. Pietra e marmo. Ognuna poi ha le sue. Rimane solo il tempo, passando tra le case di buttare un occhio alle trattorie per individuare subito quella che farà gli strangozzi o i pici migliori e scegliere alla fine quella da dove esce più profumo di tartufo nero, che sarà pur meno nobile di quello dell'Albese, ma intanto ha un costo abbordabile ed è pur tanto buono. Bon appetit.
Una via centrale |
SURVIVAL KIT
S. Maria delle Grazie |
Cortona - Da vedere il Duomo, il Museo Diocesano col Beato Angelico e Luca Signorelli, la defilata chiesa di S. Maria delle Grazie in Calcinaio e poi camminare per le vie del centro partendo dalla piazza della Repubblica.
Hotel Seven - Via Speldavecchio 1189 - Ho pagato 70 € la doppia con colazione abbondante con brioche appena sfornate. Situato in una vecchia villa ristrutturata alla base della collina della città Nuovo e quindi pulito e moderno, bene arredato. Stanze piccoline ma tutto bene in ordine e funzionante. Unico lato negativo: è fuori città a circa 4Km per cui dovrete usare la macchina per andare in centro, però è molto tranquillo e silenzioso. Free wifi. A fianco c'è anche grande ristorante con megapiscina.
Trattoria Dardano - Via Dardano 24 - Trattoria tipica con menù tradizionale toscano. Ragionevolmente economica. Piuttosto affollata, quindi meglio prenotare. Servizio gentile e professionale. Bruschette di antipasto, pici al sugo di anitra, ribollita, filetto di chianina o porcini fritti, cantucci col vin santo. Tutto buono. Il tutto per 22 Euro a testa.
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