martedì 18 giugno 2019

Malta 21 - Cosa si mangia a Malta?


Tranci di pesce spada


Bisteccone di tonno (7 etti)
Siamo arrivati al famigerato post culinario, quindi significa che siamo quasi giunti alla fine di questa esperienza e come di consueto non aspettatevi una chiacchierata sulla storica cucina tradizionale maltese, con i suoi piatti che sono un mix arrivatoci attraverso i secoli, dalla commistione dei sentori inglesi, arabi e siciliani, addizionati a tutti quelli precedenti, quanto piuttosto l'elencazione di quello che avrete più facilmente occasione di mangiare durante la vostra breve permanenza sull'isola. Vi ho già detto che l'arcipelago è ormai una delle mete vacanziere dell'Europa e non solo, quindi l'offerta abbondante volta al turista in genere, è quanto di più vario si possa trovare, con ampie suggestioni provenienti da tutto il mondo, incluse quelle più modaiole, dal sushi alla fusion, passando attraverso le steak house, cinesi, indiani e ogni genere di fast food. Tuttavia bisogna dire che la cucina italiana la fa da padrone ed in particolare quella siciliana. Troverete quindi tutti i classici piatti della nostra tradizione a partire dalle paste (sugli 8 €) e ovviamente dalla pizza (6/7 €). A colazione offerta esagerata di cornetti e cappuccino, tanto per intenderci con 2,5 /3 €. Molto rimane anche della cucina inglese, come le classiche braciole di agnello o il roast beef servito con le classiche tre verdure di contorno, che troverete soprattutto nei locali tipo pub che sono piuttosto frequenti.

Seppie
Detto questo non dobbiamo dimenticare di essere soprattutto in un'isola mediterranea, quindi si trova sempre, soprattutto sui paesi della costa una certa offerta di pesce. Sono moltissimi i ristoranti specializzati e oltre alle paste di stile italiano, avrete la possibilità di avere sontuose grigliate miste e fritti misti, piuttosto internazionali. Si trovano ottime bisteccone di tonno e tranci di pesce spada, la cernia e la lampuga, un pesce piuttosto comune qui. Ovviamente buoni i fritti di calamari e di gamberi e le insalate di polpo. I prezzi sono decisamente più bassi che in Italia. Un piatto principale va dai 12 ai 18 €. Quasi tutti i ristoranti però, oltre naturalmente alle trattorie dei paesi dell'interno, propongono anche diversi piatti tradizionali dell'isola, che aveva una cucina povera basata su olio, olive, aglio, pomodori, melanzane, uova, capperi ed erbe profumate dell'isola. Molti offrono anche un menù fisso costituito da una pasta con un sugo a base di olive e odori, il famoso stufato di coniglio o gli involtini al vino e un dolce, per un totale 15 €. Comunque i piatti tipici che avrete modo di incrociare sicuramente sono a partire dagli antipasti o snack, in primo luogo i pastizzi, serviti anche in versione street food che risolvono spesso uno spuntino, mentre siete in giro per visite. Si tratta di bocconcini di pasta sfoglia caldi e ripieni generalmente di ricotta, formaggio di pecora o un impasto di piselli, che si vendono in negozi chiamati appunto, guarda caso, Pastizzerje.

Aljiotta
Dovrete comunque provarlo perché si tratta del boccone più classico dell'isola. Un altro cibo tipico è la Ftira, un pane a ciambella schiacciata col buco in mezzo con cui si preparano i sandwich o vengono usati per confezionare panini farciti con olive capperi e acciughe. Si usano anche per  le bruschette strofinate di aglio olio e pomodoro ricoperte di una pasta di tonno, cipolla e capperi dette Hobz biz-zejt, che trovate in molti bar. Per i primi oltre alle paste di cui vi ho già detto potrete incontrare due zuppe classiche, la Aljiotta, un brodo di pesce e molluschi con pomodoro, pepe e aglio, piuttosto saporita e la Soppa tal-Armla (zuppa della vedova) soprattutto di verdure varie, un uovo ed un po' di formaggio, ricotta o Gbejniet, un buon formaggio di capra a pasta dura non pastorizzato, fatto stagionare in cestini o immerso in olio di oliva. Il migliore lo trovate a Zebbug a Gozo (non perdetevelo). Notevole dovrebbe anche essere, ma io non l'ho trovata una zuppa di fave fresche, appunto a maggio, e pastina, il Kusksu. Altro primo tipico sono i Ravjul, appunto pasta ripiena piuttosto spessa fatti a mezzaluna farciti di formaggio. Non ho trovato traccia invece del cosiddetto Timpana, un pasticcio con maccheroni, formaggio uova e carne, una sorta di timballo misto tra la cucina greca e siciliana che dovrebbe essere tipico della grandi feste popolari.

Fritto misto
I due secondi più famosi dell'isola e che vengono sempre proposti sono i Bragioli e il Fenek, coniglio stufato. I primi si preparano avvolgendo sottili fette di manzo attorno ad una farcia di bacon, uovo e pangrattato e brasate a lungo nel vino rosso. Non hanno un gran bell'aspetto ma non sono malvagi. Il secondo, che dovrebbe essere il piatto maltese più famoso in assoluto e che quindi dovrete forzatamente provare, è uno stufato cotto a lungo fino a che i pezzi di coniglio non diventano morbidissimi, annegati in uno spesso sugo scuro dal sapore particolare in cui la carne si stacca dalle ossa da sola. Tutti i secondi vengono sempre serviti in automatico con patate e insalata. Veniamo poi ai dolci che annoverano ottimi Kannoli dichiara provenienza sicula e gli Imqaret paste fritte ripiene di pasta di datteri, serviti generalmente con gelato alla vaniglia che con la tradizione non c'entrerebbe però un bel nulla. Altra specialità dell'isola è il torrone, differente da quello a cui siamo abituati, piuttosto gommoso e granuloso preparato con vari aromi, di limone o arancia e frutta candita oltre alle solite mandorle e nocciole. Ci sono anche altri dolcetti a base di miele di origine araba, i Gaghh tal-ghasel da consumare col caffè e parecchi biscotti fatti con mandorle tritate o a scaglie, molto buoni. Una cosa certa è che non morirete di fame. Per quanto riguarda i prezzi, una cosa dovrete assolutamente considerare.


Gamberoni e cozze
I piatti, in particolare quelli tradizionali come il coniglio o i ravjul, serviti nei ristoranti comuni, hanno porzioni insolitamente generose, tali da dover essere considerati piatti unici oppure da dividere in due, se ne assaggiate due diversi. In questo caso è evidente che il costo procapite scende notevolmente. Ad esempio abbiamo preso un menù comprendente una pasta alle olive, uno stufatone di coniglio e due dolci ai datteri, dividendoci i primi due piatti e spendendo in due 19 € più il bere. Direi che in questo caso e risolvendo magari il pranzo con qualche pastizza o una ftira farcita, il vostro budget culinario non sarà un massacro. Poi una sera da Ta' Pawla vi potrete permettere una grigliatona colossale per due, veramente da scoppiare, per 48 €. Per quanto riguarda le bevande, premesso che tutta la caffetteria varia, è all'italiana pura, va per la maggiore la birra locale Cisk, alla spina, dai 2 ai 3 € alla pinta, molto buona. C'è poi una bevanda analcolica locale che si chiama Kinnie, aromatizzata alle arance amare e erbe locali, di cui dicono meraviglie anche come base per cocktail con rum o vodka, ma che non ho avuto modo di provare. Lo farete voi per me. Invece ho trovato piuttosto interessante il vino locale, che si trova in moltissime marche (Camilleri, Marsovin, Delicata), soprattutto rosato, sapido, minerale e corposo, che si sposa magnificamente con il pesce. In ristorante troverete bottiglie da 7 a 12 €, spesso servito anche a bicchiere. Tanto per farvi una cultura enologica più ampliata. Liquorini locali a base di miele, fichi d'India e rose, da provare. C'è anche un Limuncèl. E con questo buon appetito.


Grigliatona


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