domenica 24 luglio 2022

Douce France 10 - Limoges

Limoges - La piazza delle Halles - foto T. Sofi


Così satolli e contenti con le nari vellicate dagli aromi dei brandy più conosciuti al mondo, riprendiamo la via attraversando i boschi e le rive della Charente e correndo verso il centro di questa meravigliosa Francia, così teneramente rurale e apparentemente tranquilla, fino a raggiungere la bella Limoges, ai piedi del Massiccio Centrale, in quel Limousin a sua volta ricco di mandrie dai manti aranciati come il sole al tramonto. Tutte queste città raccontano di un passato antico che fa riferimento ad antiche tribù celtiche, in questo caso i Lemovici, travolti anch'essi dall'arrivo delle legioni romane che proprio qui instaurarono un accampamento, creando il nucleo di Augustoritum, che solo nel VI secolo prese il nome di Limoges in ricordo dei vecchi abitanti e formando il nucleo medioevale che ancora oggi la rende una cittadina di estremo interesse turistico e monumentale. Se a questo punto ci mettiamo il carico da undici dell'essere diventata una delle capitali mondiali della porcellana, ne sottolineiamo ancora meglio l'importanza che porta a farne una comoda tappa  obbligata, posta com'è sulle rive della Vienne, altro fiumiciattolo oleografico che richiama subito ai pittori d'accademia di fine settecento. Dunque arriviamo subito al nostro hotel fuori città, ma immerso nel verde, proprio a conferma di quanto ho appena detto. Il prato verde, la vista sul laghetto antistante, ti invita subito a prenderti un po' di tempo per te e ad arrestare la corsa del turista che si muove vorticosamente da un punto all'altro, per poter completare il programma, senza indugi. Così il tardo pomeriggio abbiamo potuto dedicarlo ad una piacevole passeggiata attorno a questo specchio di acqua, tra passaggi, ponticelli, rivi gorgoglianti e alberi fronzuti che, dite pure quel che volete, aiutano a mettere a posto i pensieri, che di questi tempi sono sempre in disordine e perché no a predisporre i succhi gastrici in vista della cena. 

Poi quando sorge il nuovo giorno, anche se un po' uggioso per una pioggerella incombente, ma non si può pretendere di avere sempre bel tempo, giunge l'ora di fare un salto in città. Per la verità siamo in largo anticipo per l'apertura della nostra metà principale, il Museo della porcellana A, Debouche, che apre alle 10, per cui abbiamo una bella oretta per dare un'occhiata al centro storico, decisamente gradevole, specialmente per la parte attorno a rue de la Boucherie, ricca di vecchie case a graticcio. Per la verità, pensavo di vedere molti negozi delle famose porcellane così note e famose nel mondo, ma o sono da qualche altra parte oppure stanno ben nascosti alla vista dei turisti solo in giro a curiosare e senza la volontà vera di comprare qualche cosa. In effetti alla fine passiamo quasi tutto il tempo a disposizione a dare un'occhiata alle Halles, il tipico mercato francese belle epoque, con la sua struttura in ferro che racchiude il meglio del mercato alimentare. In effetti i banchi sono davvero belli da vedere, con le loro cascate di prodotti esposti, divisi per categorie che mettono in risalto il meglio della gastronomia francese, dal pesce, ai frutti di mare, alle carni ed infine frutta e verdura. Ci sono molti clienti in giro e la gente compra molto. Il banco dei paté è davvero ricco di proposte e quasi quasi ti vien la voglia di mettere mano al portafoglio, ma poi passa subito visti i prezzi di affezione. Comunque a me piace molto dare un'occhiata ai mercati, in ogni luogo dove vado; trovo che sia un interessante spaccato del paese che vai a visitare e comunque un bella vetrina sui prodotti del posto e anche sullo stile di vita di un paese. Comunque, come si dice, il tempo a disposizione è terminato, via fino al palazzone del museo, per dare una occhiata alle meraviglie per cui è famosa la città.

Bisogna dire senza dubbio che il museo è di grande interesse, le collezioni ricchissime e la disposizione della visita, molto ben progettata. Comincia con un percorso che illustra la tecnologia della porcellane fin dai suoi inizi, con ricca documentazione di materiali ed iconografia e prosegue con una ricchissima esposizione di pezzi che raccontano tutte le provenienze delle fabbriche di porcellana più famose al mondo a cominciare da quelle delle varie epoche cinesi, elencate per le varie dinastie e quindi quelle di tutti i più famosi nomi europei e mondiali a partire dalle più antiche, a quelle medioevali italiane e a tutto il resto che vi viene in mente. Infine tutta l'ultima sezione è dedicata alle porcellane di Limoges delle varie epoche fino ad arrivare ai pezzi più moderni, firmati dagli artisti più importanti. Ti fermi davanti alle vetrine, ammiri il pezzo antico oppure ti innamori dell'oggetto in sé, dell'idea dell'artista, della capacità, è vero, artigianale, ma di grandissimo spessore che puoi goderti facendo il giro dell'Europa intera, da Meissen a Delft, dai pezzi di Lalique, ai Ming o ai vasi giapponesi. Diciamo assolutamente una visita da non perdere, se passate da queste parti, anche se un altro sassolino dalla scarpa me lo devo proprio togliere. All'uscita, ho chiesto ad una addetta dove potessero essere collocato, visto che mi era completamente sfuggito, qualche pezzo di Capodimonte, a rappresentare forse la più famosa provenienza italiana conosciuta in tutto il mondo. La gentilissima signora, dopo che le ho fatto lo spelling accurato della parola che non aveva mai sentito nominare, ha provveduto alla ricerca sul computer e mi ha desolantemente confermato che di quella provenienza, evidentemente qui sconosciuta, non è rappresentato nulla all'interno del museo. L'ho trovato un po' strano, ma ho preso atto e per carità va bene anche così.

Banco dei crostacei - Halles

SURVIVAL KIT

Novotel le Lac - 2, Av. D'Uzurat - Limoges - In linea con lo standard della catena. Situato in bella posizione nel vicino parco. Certamente silenzioso e piacevole, anche se scomodo per il centro, di fronte ad un riposante laghetto. Camere ampie, pulite e silenziose. Check rapido. Camera doppia sui 110/120 € a seconda delle offerte. Possibilità di cenare in loco, con buon menù. Colazione a buffet abbondante e con molta scelta. Wifi e park gratuiti. Buona soluzione se non avete tempi da forzare, se no meglio scegliere una soluzione in centro, per sfruttare anche il dopo cena per dare un'occhiata alla città.

Limoges - Case a graticcio


Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

Nessun commento:

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 119 (a seconda dei calcoli) su 250!