Lyon - foto T. Sofi |
Le prime luci della sera ci accolgono in una Lione abbracciata dai suoi due fiumi. Una serata carezzevole e ancora non calda per sfidare il traffico della sera dei quartieri che si avvicinano al centro. Siamo più o meno nella zona di Part Dieu, che suscita in me lontani ricordi di una precedente visita. Certo che fare l'autista di pullman non deve essere cosa facile, specie quando giocoforza ci si deve imbucare in stradine strette e piene di macchine mal parcheggiate dove già procedere a passo d'uomo diventa un problema. Comunque proprio a pochi metri dal nostro albergo, una macchina in sosta in un punto palesemente vietato blocca senza scampo il nostro procedere già affannoso. Tutti naturalmente dicono la loro prodigandosi in consigli, si cerca il proprietario ovviamente senza trovarlo, qualcuno propone di sollevare la macchina e spostarla a forza di braccia sul marciapiede, insomma le cose più fantasiose. Alla fine scarichiamo i bagagli e raggiungiamo a piedi la meta, anche perché si trattava davvero di pochi metri. Il povero bus invece non riuscendo a trovare altra soluzione si è dovuto sobbarcare a marcia indietro quasi 500 metri di strada sfiorando una fila di macchine infinita. Per noi solo il piacere di rassettarci e scendere a cena in una famosa brasserie, una delle più vecchie della città, in un salone dalle colossali dimensioni, che, in una saletta riservata ci ha completato la serata. Il giro della città della mattina seguente, parte invece dalla cima della collina dalla quale si gode la vista completa dei quartieri tra i due fiumi, la Saona e il Rodano che delimitano la Presqu'ile, con i quartieri più vivaci della città.
Siamo giustamente sulla cosiddetta collina che prega, che si confronta a fronte con la collina che lavora, dove sorgeva appunto il quartiere dei lavoratori, la Croix Rousse dell'era industriale dove i Canuts, sfruttati e più volte insorti, crearono la seconda era della ricchezza cittadina con le loro sete ed i tessuti preziosi che producevano. Dalla terrazza al fianco della immensa basilica di Notre Dame de la Fourvière, puoi davvero apprezzare tutti i punti focali della città, dagli alti edifici di Part Dieu dominati dal Crayon, fino alla lontana Confluence dove sorge la parte più nuova e avveniristica della città. La Basilica ha un interesse storico e affascina comunque, anche se la sua somma di stili diversi la rende un po' kitch, ma si fa comunque apprezzare per i mosaici e le ricchissime decorazioni, in ogni caso la vista sulla città sottostante regala un panorama obbligatorio per tutti quelli che vengono in città. Il rimanente del tempo a disposizione è stato speso nel quartiere storico del Vieux Lyon, assolutamente affascinante con le sue vie parallele al fiume ricche di case rinascimentali, costruite dalle ricche famiglie fiorentine che si erano trasferite quaggiù e che costituirono il primo momento di grande ricchezza della città. Qui trovi davvero i negozi più interessanti della pasticceria lionese, i rinomati bouchons, i piccoli ristoranti cittadini che servono i piatti tradizionali, d'altra parte questa è la città di Bocouse, il grande maestro della cucina francese e soprattutto la curiosità che affascina tutti i visitatori, i famosi Traboules, i passaggi pedonali interni che permettono di passare da una via all'altra, passando in stretti passaggi tra cortili interni e scale nascoste, che mostrano punti di vista straordinari su architetture che risalgono al XVI secolo.
Partono da porticine nascoste del tutto simili a normali ingressi, come il più lungo di tutti che parte dal n. 54 di rue Saint Jean e corre lungo quattro edifici o la Cour de Voraces o la tour Rose, con la sua scala ad archi, tra i più fotografati in assoluto. Un giro assolutamente affascinante che arriva fino alla cattedrale di Saint Jean, altra perla dell'architettura lionese. Giro da fare con una guida naturalmente che vi sappia condurre attraverso questo dedalo di cortili e strettoie, senza perdere i più interessanti e noi l'avevamo, brava e simpatica. Uno stop volante per ammirare le Fresque des Lyonnais, un immenso murales che occupa un intero edificio di cinque piani al n. 2 di Rue de la Martinière, sul lungofiume, che presenta una trentina dei personaggi che hanno dato la fama alla città, dagli imperatori Claudio e Caracalla a Saint-Exupery, ai Fratelli Lumière e così via in un immenso trompe-l'oeil davanti al quale tutti si fermano a ricercare i vari personaggi, che si affacciano da finti balconi. Insomma una bella passeggiata che ha occupato l'intera mattinata prima di tornare alla brasserie di cui vi ho detto e prepararci per attraversare di nuovo il tunnel del Freyus e riguadagnare i portici della nostra bella Torino che ci aspettava come una vecchia dama ottocentesca mollemente seduta su una dormeuse in attesa di andare a letto. E quindi arrivederci alla prossima e un ringraziamento alla Presidente Giacomina Caligaris e a Pier Luigi Bertotti di Easy Nite per la perfetta organizzazione e ovviamente a presto.
La basilica |
SURVIVAL KIT
Hotel Ibis la Part Dieu- 10, Pl Ranaudel - Lyon - In linea con lo stile semplice ed economico della catena Ibis, Camere essenziali, ma molto pulite, 62€ la doppia. Dotazioni buone, personale molto gentile ed efficiente. Wifi ottimo in camera, TV, frigo , AC. Posizione buona per andare in centro.
Brasserie George - Di fianco all'hotel- Locale storico lionese fin dal 1836, con un grandissimo salone in stile belle epoque, sicuramente fascinoso e affollatissimo ad ogni ora del giorno. Cibi tradizionali, ma non esaltanti e birre ottime. Prezzi accessibili. Servizio inappuntabile
In un traboule |
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2 commenti:
Carissimo m sei bravissimo: un linguaggio scorrevole,ricco di vocaboli..descrizioni precise particolaeggiate...grazie a presto!
Grazie mille della considerazione, mi fa molto piacere ovviamente!
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