sabato 16 luglio 2022

Douce France 8 - Bordeaux

Statue de la fontaine des Girondins - foto T. Sofi


 Fa male, fa molto male. Solo qualche giorno fa vi raccontavo delle sensazioni straordinarie che si possono vivere dall'alto della duna di Pilat ed ecco che tra le notizie di apertura del TG, la stessa meravigliosa immagine che ancora ho negli occhi e nella mente e che vi ho proposto in foto nel precedente post, lo stacco netto e la linea curva che separa il giallo della sabbia dal verde scuro della foresta, qualche turista che cammina sulla cima della duna e al di là, ecco una orribile, spaventosa e densa nuvola di fumo che segnala l'incendio che sta devastando i boschi attorno alla laguna. Davvero il pensiero che un paio di settimane fa calpestavo quella stessa sabbia, mi manda di traverso il pasto francescano del mezzodì. Non posso nemmeno, per addolcirmi la bocca, mangiare qualche macarons, la specialità di Saint Emilion dove vi ho accompagnati ieri, purtroppo li ho già finiti da tempo. Allora non mi resta che sperare che gli incendi siano domati al più presto e che non se ne ripresentino altri, e intanto seguire il pullman che come dicevo sta tornando verso Bordeaux, mentre le ombre della sera calano lentamente. Non c'era molto traffico e abbiamo potuto raggiungere il centro ad un'ora molto ragionevole e sfruttabile, intanto per godere con il bel chiarore delle serate di fine giugno, tutto il lungofiume fino alla grande piazza del Quinconce, che dicono addirittura essere la più grande piazza d'Europa, da dove è piacevole fare quattro passi in cerca del ristorante. Il fiume, col suo immenso estuario, fende la città con acque limacciose dal colore poco invitante. La corrente appare comunque veloce ed insidiosa, intravedi mulinelli e gorghi piccoli e grandi che a tutto invitano meno che a bagnarvisi. 

Visto così non appare come un fiume da loisir, tuttavia le sue rive percorse da amplissimi spazi a giardino e strutture sportive, parlano di una città dove la gente ama il vivere all'aria aperta e il recentissimo e forse caotico sviluppo che da un decennio sta spingendo Bordeaux nel novero delle località più richieste, spingendo alle stelle prezzi immobiliari, affitti e traffico, non ha inficiato il desiderio di molti francesi a venire a stabilirsi da queste parti, complice il telelavoro e il collegamento superveloce con Parigi. La parte vecchia della città, che si stringe attorno alla parte medioevale cresciuta sull'impianto dell'accampamento romano che si è istallato sul vecchio insediamento celtico, di cui individui ancora bene il Decumano, e attorno le vie più strette e le piazzette ricolme di localini e di gente desiderosa di fare tardi, rimane comunque molto fascinosa con i suoi spazi e soprattutto, si viene facilmente ammaliati, buttando l'occhio in alto, dalle costruzioni fastose che disegnano grandi viali, come desiderose di cantare una grandeur postrivoluzionaria. Rimaniamo un poco attorno alla grande fontana des Girondins, ricchissima di statue contorte, che sbuffano spruzzi di acqua in un bailamme di bronzi belle époque, tritoni, ninfe e sculture alate, mancano solo i Girondini appunto, perché tanto per cambiare sembra che si siano mangiati gli ultimi soldi necessari a fonderle. Dalla piazza del Quinconce, così chiamata per l'impianto delle centinaia di alberi che circondano il grande spazio centrale, si arriva passo passo alla Piazza della Commedia con il monumentale neoclassico Grand Théatre dell'Opera, un vero e proprio tempio pagano dedicato alla musica con le dodici colonne che ne delineano il pronao della facciata, quasi ad intimidire chi volesse entrarvi, senza l'opportuno outfit da melomane incallito. 

Passeggiamo ancora, tra grandi opere artistiche sparse sui larghi marciapiedi, proprio a ridosso del vecchio foro romano, sotto le luci gialle dei lampioni, fino ad una delle porte della città: E' tutto un susseguirsi di piazze, belle fontane, palazzi antichi e prestigiosi, chiese. Certo un giro a vol d'uccello, che non c'è tempo per vedere di più, ma basta per lasciare una gradevole sensazione di essere in una città in cui non si vive male. Vedremo se ci sarà per un'altra volta una seconda opportunità di approfondire, se no sarà per la prossima vita. Per la verità avresti voglia di camminare ancora a lungo su questi selciati di sampietrini resi lucidi dall'umidità del fiume vicino, ma ad un certo punto, che volete, la carne è debole e insiste per arrivare al dunque, che significa salire una scaletta per prendere posto, finalmente con le gambe sotto a un tavolo e proprio di fronte alle finestre che danno su una bella piazza piena di gente che passa la sera bevendosi un birra e chiacchierando amabilmente. Sarà l'ambiente, sarà la stanchezza, che poi è tutto il giorno che trotto qua e là per istruirmi, ma un boccone lo faccio volentieri, che vi devo dire. Tornare indietro poi sul lungofiume, ti fa digerire meglio quel maialino delizioso, che si scioglieva davvero in bocca e anche il vinello, ha aiutato, d'altra parte non siamo nella città dei vini tra i più titolati di Francia? L'unico lato un po' triste è che a questo punto abbiamo girato la boa che segnala il punto da cui si torna verso i patri lidi. Domani quindi riprenderemo, con calma per carità e con altre interessanti ed istruttive tappe, la via del ritorno.

Le Grand Théatre

SURVIVAL KIT

Ristorante Chez Jean, 1 Pl. du Parlement- Bordeaux - Deliziosa storica brasserie disposta frontalmente a questa bella piazza nella parte vecchia della città. Magnifico mangiare nella sala al primo piano con lo spettacolo dello spazio sottostante. Tutto questo da solo alzerebbe già il voto del ristorante. Servizio molto gentile e veloce. Piatti molto validi di cucina francese. I prezzi dei menù appaiono validi rispetto a quanto servito. Noi abbiamo avuto del salmone come entrée e un superbo pezzo di maialino arrosto che si scioglieva in bocca. Bomba al cioccolato come dessert e anche il vino (sebbene nel tutto compreso dei gruppi) era valido. Diciamo pure una bella serata che ti far venire voglia di tornare ed esplorare la carta più attenzione alla scoperta di foie gras, anatra e altre specialità della zona.

Place du Parlement


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