Un film curioso e interessante. Tratto da un racconto di
Mircea Eliade, il noto studioso di mistica orientale, racconta la storia o il sogno di un anziano professore rumeno che, negli anni che precedono la seconda
guerra mondiale, a causa di un fulmine riacquista la giovinezza perduta, oltre
ad altri poteri mentali straordinari. A
parte le avventure che ne conseguono, tra Romania, Germania nazista, Francia e
Svizzera, rimane centrale il tema dell’amore per una donna creduta perduta per
sempre, che ritorna in un ciclo metempsicotico di rinascite che lo conducono in
India alla ricerca delle origini del linguaggio dell’umanità. Una vicenda
intricata che si dipana in spirali che si inseguono, fino a ritornare ad una
fine-inizio che lascia la soluzione aperta alle interpretazioni di chi crede e di chi no. Bravi e credibili
gli attori e anche la sceneggiatura. Si può vedere.
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