Una biografia attenta e puntuale di una delle donne più
famose e discusse della storia, scritta con uno stile spigliato e stringato al
tempo stesso, a volte ironico, ma documentatissimo tanto da essere corredato da
quasi quaranta pagine di dettagliati rimandi bibliografici, da una storica
americana che si è posta di fronte ad un’opera piuttosto difficile. Infatti la
documentazione antica, pur molto ricca, non è mai diretta e nasce solo dai
sentito dire, dai pettegolezzi e soprattutto da quanto di malevolo hanno
scritto su Cleopatra, i suoi avversari e nemici, essendo inoltre i documenti
contemporanei indipendenti, completamente assenti. Quindi è di particolare
merito un lavoro che ha dovuto sfrondare, interpretare e cercare di scavare una
verità storica di cui non si potranno mai avere prove certe, ma soltanto
supposizioni. Qui la Schiff compie un’opera davvero interessante e credibile,
un cui si avverte comunque una certa simpatia per la protagonista della storia,
donna certamente di notevole spessore carismatico e culturale. Il libro si
legge quasi come un romanzo e offre anche uno spaccato completo sulla vita del
tempo in un Egitto che era davvero uno dei punti più avanzati e sofisticati del
mondo di allora. Non solo la storia spicciola degli avvenimenti quindi,
riprendendo i pettegolezzi dei media dell’epoca, come quelli di Cicerone o di
Lucano, che oggi si qualificherebbe davvero come un qualunque giornalista
gossiparo, ma anche dati di costume, di giustizia spicciola e di economia di
stato di grandissimo interesse. Cleopatra, una delle donne più ricche della
storia di tutti i tempi, si calcola che la sua fortuna ammontasse
approssimativamente a oltre 90 miliardi di dollari attuali, dovette risolvere
ad esempio problemi di debito pubblico enormi che l’Egitto aveva contratto con
Roma. E’ molto interessante seguire i suoi movimenti come responsabile
finanziario del paese. Di fronte alla possibilità di default dell’Egitto, pensate
un po’, in una società quasi completamente statalizzata, quasi sovietica,
innestò un andamento svalutativo di almeno un terzo, battendo moneta in bronzo
a valore nominale superiore al valore del metallo e alzò le tasse che, udite
udite arrivavano al 50% ad esempio sull’olio e ad oltre il 30 % su tutte le
imprese private come le terme o gli spettacoli. Percentuali molto vicine a
quello di un moderno stato nordico. Insomma un libro che è una vera chicca per
gli amanti della storia, ricco di aneddoti, considerazioni e spunti critici su
avvenimenti antichi e soprattutto su una
delle donne più chiacchierate degli ultimi duemila anni.
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