lunedì 26 giugno 2023

Soffia il Buran, il vento del nord

dal web
 

Visto che il mio soggiorno napoletano è ormai concluso e magari comincerò a parlarvene domani e dato che sono stato sollecitato da qualcuno a dire la mia, sui fatti che stanno capitando in Sarmazia, visto che ho avuto trascorsi da quelle parti, vi racconterò la versione del Bo, anche se tutto è da prendere con le molle, visto che da quelle parti le cose sono sempre da interpretare e quello che sembra chiaro ed evidente, nella maggior parte dei casi si rivela poi essere ingannevole. Dunque i fatti sarebbero questi: Il proprietario della Wagner, un capitano di ventura, prodotto delle carceri locali, dove ha già trascorso una decina di anni, manovra la sua milizia privata (la più importante di tante che ci sono da quelle parti) utilizzata dal regime per compiere porcherie varie in giro per il mondo (Medio Oriente e Africa) dove fanno saltare governi ed esercitano in pratica diritto di razzia, grazie alle quali ha accumulato discreti fondi. Questo tizio detto anche il Macellaio per le buone prove date in Siria, è stato molto utile al governo anche per le ingerenze nelle elezioni americane e al momento svolgeva un compito determinante sui confini ukraini, visto che l'esercito regolare russo è da considerarsi piuttosto inefficace a prescindere dalle bombe atomiche. In questo momento in Russia, dove al contrario di quanto hanno pensato esimi commentatori, i problemi economici sono molti e le cose non vanno per niente bene, cosicchè ci sono molte voci discordanti rispetto all'andamento della guerra, si potrebbe quasi dire che ci sono delle correnti decisamente in contrasto tra di loro e pronte a farsi la festa se capita. 

Infatti se da una parte queste milizie sono state utilissime al governo, sono in realtà mal tollerate dal potere centrale ed i responsabili militari del regime, Shoibu e Gerasimov, stanno tentando di assimilarle all'esercito normale per riportarle sotto il loro controllo, senza considerare che sono composte in massima parte o da tagliagole ceceni o da avanzi di galera criminali e assassini, tirati fuori dalle carceri con amnistia delle pene pur che vadano a farsi ammazzare nelle guerre varie in giro per il mondo. Ovviamente il capo della Wagner non è molto contento di farsi soffiare la sua creatura e sua personale macchina da soldi per tornare a nutrirsi di tangenti sui pasti dell'esercito e da un po' tuona contro i capi dell'esercito additandoli come nemici del popolo e corrotti. Ora si sa che i capitani di ventura o finiscono attaccati a un palo o diventano imperatori, così, detto fatto l'altro giorno dichiara, dopo averlo minacciato, più volte di mollare le trincee dove si sente abbandonato dalla ghenga moscovita e di dirigersi a Mosca per "mettere a posto le cose", salvo poi dire che ha cambiato idea e dichiarare che ripara in Bielorussia. Putin prima gli dà del traditore, poi dice che la cosa si può perdonare e oggi del problema a Mosca neppure si parla più, come quando lo zio di un mio amico che raccontava le barzellette su Stalin una sera non si presentò a cena e davanti alla sua sedia vuota, nessuno fece cenno alla cosa, come se non fosse mai esistito. 

Mi sembra che le cose non siano molto lineari. Intanto è strano che una milizia che in quasi un anno è riuscita ad avanzare in Ukraina di una decina di chilometri, in una decina di ore sia arrivata a duecento chilometri da Mosca senza quasi sparare un colpo. Poi improvvisamente il tipo dice che aveva scherzato e che va ad addestrare i bielorussi. Insomma mi sembra una vicenda non troppo sensata. Una cosa interessante da notare è che quando laggiù succedono questi scossoni, non bisogna badare troppo alle dichiarazione e a chi le fa, ma a quelli che stanno zitti e non si pronunciano e qui sono stati parecchi, soprattutto i vertici putiniani, in particolare Lavrov non ha pronunciato una parola anzi non si è proprio visto in giro. Per quanto ho visto in passato (ed ero a Mosca quando c'è stato il finto golpe con cui è stato fatto fuori Gorbachov e quando è stata assediata la Duma con dentro Kasbulatov e soci, aprendo la strada a Eltsin) la tecnica del finto golpe è molto utilizzata soprattutto per capire chi nel momento del casino fa dichiarazioni e si schiera, per capire chi sta con chi e quindi far fuori i nemici che stavano nascosti, cosa che ha magistralmente imparato anche il buon Erdogan. 

E questa è tutta gente che viene o dall'ex KGB o dal GRU, che al momento sembrano uno pro e l'altro contro la guerra, quindi Putin ha bisogno di contare chi è con lui e chi è contro di lui, visto che la truppa degli oligarchi sembra che se la stia dando a gambe, anche se il peculio all'estero è un po' ridimensionato, ma prima di rimetterci la ghirba, pazienza se qualche yacht se ne va a puttane. Comunque vediamo nei prossimi giorni come si mette, soprattutto se i vertici dell'esercito ricompaiono oppure se prendono il raffreddore (come capitava ai tempi bresneviani) oppure al contrario se Prigozhin cade accidentalmente da qualche finestra che si sa che a giugno a Minsk le balaustre sono scivolose, oppure al contrario prende il posto di Lukaschenko, che anche lui di salute non sta troppo bene e ha bisogno di riposo. Comunque sia, state accorti che se cade Putin, come molte menti illuminate hanno auspicato, con i candidati al suo posto c'è da stare freschi. soprattutto considerando anche le atomiche che appunto sono state mandate in Bielorussia per pura combinazione. Adesso l'unica cosa importante è che Biden e soci, stiano calmini per un po' senza prendere iniziative. A corollario, divertente notare che mentre le cancellerie di tutto il mondo si consultavano compulsivamente, in Italia non è neanche suonato un telefono, peggio che in Burundi. Dai tranquilli che da quelle parti il più bravo ha mangiato la mamma.


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