domenica 7 aprile 2024

India 1 - L'ennesimo back home

 

Ed eccoci qua, con il consueto post del giorno del ritorno, felicemente arrivato ieri sera dopo una lunga giornata partita all'alba delle 6 e conclusa con lo stramazzamento nel letto a mezzanotte con l'aggiunta di tre ore e mezza di fuso orario aggiuntive, sì perché se non lo sapete l'India ha la peculiarità di aggiungere questa mezza ora in più, non so se per farti soffrire ancora un po' o perché semplicemente si vuole distinguere dalla pazza folla delle altre nazioni. E quindi, dopo nove ore di sonno del giusto, filate in una oscurita plumbea e senza sogni, ma cosa avrei dovuto ancora sognare dopo le tre intense settimane trascorse in un mondo che amo svisceratamente e non so neppure io perché,. eccomi a segnalarvi la mia soddisfazione per il ritorno a casa, che poi nella realtà è sempre un bel momento perchè certifica che tutto è andato nel migliore dei modi; accerta alla comunità che sei ancora vivo (dato che invece non ho notato vostri cenni di vita nelle tracce elettroniche che avevo qui lasciato per riempire il vuoto pneumatico virtuale della mia assenza); sancisce definitivamente che hai portato a casa la pellaccia anche questa volta, nonostante l'età ormai avanzata e semmai sconsiderata per questo genere di attività, non tanto per il fisico (questo aspetto c'è sempre stato), che puoi comunque forzare con la stentorea ed a me asssolutamente tipica forza di volontà che vi è sicuramente nota e della quale ho assai spesso dato prova, ma più che altro per l'efficienza mentale il cui calo drastico e quasi verticale che ho ormai progressivamente, mette a dura prova la gestione pratica di ogni mio progetto. 

Comunque sia, anche questa volta ne siamo usciti vivi e lo dico al plurale anche se la mie due compagne di botta di vita (inn pratica due vere e prorpie badanti, che hanno provveduto efficacemente a tutti imiei mancamenti progettuali e fisici, oltre che come ovvio psicologici), hanno di certo un altro ritmo ed una diversa vitalità, d'altra parte sono donne e questo viene loro naturale. E' ancora presto per tirare bilanci, come sempre e a ciò provvederò nei prossimi giorni, quando proverò a mettere insieme il filo del racconto di questa scorribanda indiana, compatibilmente con la montagna di grane che trovi da risolvere appena superata la soglia di casa. Tuttavia posso anticipare che questo viaggio nel subcontinente è stato decisamente diverso dagli altri, ma d'altra parte un'area del mondo così vasta presenta tali e tante diversità, da renderla proprio per questo motivo, sempre interessantissima e meritevole di attenzione. La prima domanda sorge spontanea. Come ho trovato la mia India alla dodicesima visita? Direte voi, capiamo bene che per essere una così intensa costante nel corso della tua vita, questo paese deve avere decisamente il suo perché! Ebbene, come sempre l'ho trovata leggermente cambiata dall'ultima volta, che risale ormai a cinque anni fa e di più dalla precedente di nove anni fa, come del resto penso sia naturale, visti i grandi mutamenti che interessano tutto il mondo, tra novità tecniche e sviluppo della globalizzazione. 

Di certo un forte mutamento ha interessato il tenore di vita degli indiani in generale e questo, a mio parere lo noti subito da un fenomeno spia, decisamente significativo, l'aumento esponenziale del turismo interno, cosa che sta a significare un deciso aumento del numero di famiglie entrate nella classe media a tutti gli effetti, che dà a centinaia di milioni di persone (e questa è la cifra importante) una capacità di spesa che incide significativamente sull'andamento economico di un paese anche in tutti gli altri settori. Certo la prima impressione (magari fallace eh! non si può avere la presunzione di capire come va un paese con un soggiorno di tre settimane) è che si va avanti ma i problemi di fondo rimangono. D'altra parte come si può, e questo con qualunque tipo di governo, risolvere decisamente le situazioni critiche di povertà profonda che vedi negli slums o nelle campagne, in un paese che ogni anno ha una vemtina di milioni di abitanti in più da mantenere, da sistemare ed ai quali dare un lavoro, in uno stato da sempre alle prese con una macchina burocratica infernale e complicatissima, vera e costante sabbia nelle ruote della macchina del progresso, quando pur essendo questo uno dei più avanzati del mondo nel campo del digitale, come capacità progettuale e competenza, di certo molto superiore alla nostra a partire dai pagamenti, trionfa ancora dappertutto il famigerato registrone indiano, dove tutto deve essere annotato con cura a mano, a partire dagli alberghi, incluse montagne di inutili fotocopie di passaporti, numeri di visto e così via, ammonticchiato poi chissà dove, costruendo montagne di carta che rimarranno per anni ad ammuffire tra la polvere vittoriana, inutile ed ingombrante presenza di sé, dove invece c'è già tutto nelle memorie. 

Non so dirvi del terzo onnipresente problema, quello della microcorruzione, tipica delle democrazie dove le cose funzionano solo se leggermente oliate, perché di questo non ho contezza, ma dubito che ci siano stati miglioramenti concreti perché di norma questi sono i problemi più difficili da smussare in tutte le democrazie del mondo e questa rimane comunque la più grande in assoluto. Questo dunque il primo impatto, tutto cambia per rimanere sempre uguale, forse ancora di più con un regime, plebiscitario come l'attuale che mi sembra si avvii al terzo mandato, decisamente nazionalista e di impronta fortemente confessionale e religiosa, che fa leva proprio su questo collante popolare, certo fortemente coesivo ma sempre generatore di forti e dannosi contrasti con le fedi diverse pur presenti in numeri importanti, elemento molto presente sul territorio e con le quali, dunque i contrasti, anche devastanti non possono mancare ed ancor più su riottosi e pericolosi vicini, altrttanto duri e estremizzati sullo stesso versante ideologico. A mio parere questo aspetto del nazionalismo, soprattutto se basato sugli aspetti religiosi rimane comunque molto negativo in ogni caso, ma spesso non è facilmente superabile, specialmente se le alternative non si sono dimostrate molto efficaci in passato.Le teocrazie di tutto il mondo insegnano, che questa è una forte tara nello sviluppo di un paese, ma di certo serve molto a mantenere una popolazione coesa e favorevole alle azioni di un governo, che comunque qualunque cosa si voglia dire, di risultati concreti ne ha ottenuti.

L'India oggi è un gigantesco cantiere, strade, città, infrastrutture, e lo vedi dalla quantità di gru in azione, dalla massa di edifici a mezza costruzione, magari anche lasciati ad aspettare tempi migliori, dalla quantità delle pubblicità che magnificano le virtù delle molteplici aziende cementiere, così come lo appariva la Cina negli anni '90, anche se lì un sistema decisamente più autocratico e la mancanza di un costante incremento della popolazione, ha aiutato molto la velocizzazione dei risultati. Vedremo, certo in questa parte di mondo sembrano così lontani, direi attutiti o addirittura non presenti, i problemi, le preoccupazioni, i disastri delle guerre che stanno infiammando il nostro mondo. Qui appena si sentono, tremori e paure di un mondo lontano che in fondo poco interessano e vengono credo, giudicati come poco importanti. Da un lato credo sia meglio, dall'altro fa capire come ognuno metta al centro dei pensieri, soprattutto i propri interessi, La TV è predominata soprattutto dalle partite di cricket e dai politici locali che arringano, dalle centinaia di canali, guarda caso alla folla per l'arrivo delle varie elezioni locali (che combinazione), in decine di lingue diverse, regolarmente sottotitolate in indi, quella che dovrebbe essere la lingua comune, che poi nella pratica invece è l'inglese, impronta indelebile che ha cambiato il paese rendendolo comunque un altro da sé. Va bene, direi che per oggi va bene così, col festeggiamento del ritorno, dei miei soliti cinque chili perduti (omaggio alla cucina indiana, l'unica cosa di questo paese che aborro) e che spero di non raccattare subitaneamente, con l'allegria della buona riuscita della scorribanda e dell'aver ritrovato vecchi e nuovi amici in quella terra lontana, ma a me così vicina nel cuore e nella mente.


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