lunedì 31 gennaio 2022

Le pagelle

dal web


 Abbiamo avuto un giorno di decompressione, quindi dopo le esplosioni emotive possiamo ragionare con un po' più di ragionevolezza a mente fredda. D'altra parte noi tuttologi, dopo aver smesso il camice del virologo e quella dei macroeconomisti geopolitici, ci apprestiamo a mollare anche la toga di Quirinalisti per indossare la divisa degli esperti di musica leggera, che poi comincia il Festival; dunque il tempo stringe e non abbiamo tempo da perdere, che poi arrivano le olimpiadi e dobbiamo fare gli esperti di sci, appena in tempo per passare a quella di Commissari tecnici della Nazionale che adesso scoppia il caso Balotelli. Dunque non è che possiamo star lì a pettinare le bambole. Allora forza, finita la tenzione è ora di dare le pagelle ai giocatori. Ah no! quello è dopo la partita, però in fondo... Comunque, for di battuta, ho letto con un po' di tenerezza i tanti commenti inferociti della gente su quei poveracci del conclave. Ma come pensate si possano comportare se non così come hanno fatto. Sono umani e queste sono le regole di un gioco fissato dal nostro sistema, che tra l'altro è sempre uguale da 70 anni. Voi che criticate, fareste peggio, altro che votare Signorini o Siffredi. Prendete un migliaio di politici e metteteli tutti in uno stanzone. Come pensate che possano essere tutti Adenauer, Churchill o Einaudi, che tanto poi alle elezioni successive sarebbero sonoramente bocciati. Sono disgraziati che non sapevano fare altro nella vita e a cui piaceva questo mestiere e che hanno pescato un jolly, molti immeritatamente certo, altri per pura casualità, altri ancora per essersi sbattuti con passione per decenni.

La politica è sangue e mexxa diceva un vecchio centrista d'altri tempi,ebisogna saperci nuotare per sopravvivere. E perfettamente naturale, e voi (io almeno) sareste i primi della fila, che, non essendo grandi professionisti che fuori magari guadagnerebbero ancor di piu' e avendo la certezza, finita la partita, di tornare a fare la potinaia o il venditore di bibite, essendo, diciamo, molto dispiaciuti di perdere circa 300.000 € tra prebende e stipendi, piu diritto alla pensione quando sarà, voteranno in piena coscienza per evitare questa perdita cnsistente. Non tenere conto di questosa crosanto fattore umano è semplicemente stupido. Molti di voi lo farebbero per molto meno. Detto questo, l'elezione del nostro presidente è un meccanismo che assomiglia ad una complessa partita a scacchi in cui tutti i giocatori muovono le loro pedine con cura per arrivare ad una elezione favorevole alla propria parte. Logico e naturale per tutti. Ci sono meccanismi consolidati, le astensioni, le schede bianche, i candidati da bruciare apposta e le infinite riunioni notturne, con le vendette e i tradimenti annessi e connessi. Sarebbe strano ed anomalo che non fosse così, non c'è nulla da scandalizzarsi. Questo è il sistema, in altri hanno deciso di farlo eleggere dai cittadini e questi hanno scelto Trump, tanto per fare un esempio, qundi non lamentatevi troppo che non è il caso. Ciò premesso, veniamo oggi alle pagelle, magari un altra volta vedremo cosa può succedere al futuro del paese. 

Partiamo dalla Meloni che, essendo fine ed astuta politica, come avevo detto, aveva scelto una strategia win-win, che le avrebbe apportato frutti in ogni caso, sia nel caso impossibile che fosse eletto un candidato della coalizione di destra, spaccando la coalizione spuria di governo e andando alle desideratissime elezioni, sia nel caso che fosse eletto chiunque altro, potendo esibire muscolarmente di essere forza granitica e coerente, con la tanto esibibile schiena simbolicamente diritta, marchi di fabbrica d'antan, non avendo nulla da perdere, anzi guadagnando un altro anno di lotta senza quartiere, mostrando ogni errore vero o presunto tale, lanciando battaglie e contumelie, strizzando l'occhio ai no vax e agli scontenti, ai danneggiati dalla crisi, ai neonazi e ai proto e veterofascisti,  per dimostrare di essere l'unica forza contro, per rapinare tutti i voti contro, drenando la Lega, che ha fatto di tutto per danneggiarsi, i Grillini in sfascio completo e gli orfani di Berlu in libera uscita, timorosi, morto o prossimo alla morte il padre (nobile), di perdere lo stipendio, che, facendo i conti, sono di certo piu del suo attuale 20%. Una strategia perfetta anche se non difficile in questo caso, che merita comunque almeno un 7 pieno. 

Salvini, ha praticamente sbagliato tutto quello che poteva sbagliare e anche di piu'. E' riuscito a bruciare tutti i candidati possibili, anche quelli degli altri; improvvido nelle dichiarazioni e nelle scelte scomposte, è alla fine dei giochi, il piu' grande sconfitto della partita. Non riesce ad uscire dal Papeete e all'interno del suo partito, tolti quelli dell'elmo con le corna, lo aspettano per fargli la festa, specialmente gli imprenditori del nord che adesso credo si siano veramente stufati e vogliano girare la barra su Giorgetti o Zaia. Diciamo, che anche per la sua smodata voglia di dimostrare di essere lui a decidere il nome del futuro eletto, ha inanellato una serie di figure barbine da ottenere un 2 pieno e meritatissimo. Berlu, ha voluto dimostrare ancora una volta che, ospedale o no, esiste ed ha ancora forza, nel senso che è ancora in grado di condizionare, indirizzare e fare il danno che gli pare, se ne ha voglia. Il suo partito è in assoluta asfissia, è vero, tutti vorrebbero scappare ed anche tra i fedelissimi molti tendono a fare il loro gioco personale di sopravvivenza, difficilissimo riuscire a mostrare la forza di poter tenere la bandiera levata per il futuro, eppure ha tenuto in scacco, sopportato, la coalizione per piu' di una settimana per il solo gusto di rompere le uova nel paniere ed alla fine è stato quello che probabilmente ha dato il via libera decisivo che ha prodotto l'elezione di Mattarella, ottenendo come risultato non secondario la dissoluzione della coalizione con le estreme, che non gli è mai andata giu' veramente e aprendo alla costituzione di un centro che molti vogliono, ma finora nessuno è riuscito a ricreare. Lo spazio c'è ed è abbondante, ma la strada fino ad ora è lastricata di fallimenti. Diciamo un 5/6 solo per il danno maligno che procura, ma come abilità meriterebbe forse la sufficienza. 

Renzi è stato furbissimo e intelligente come sempre, sente che tutto gli sta fuggendo di mano, dispone ancora di tanti voti in Parlamento, ma alle prossime elezioni sarà tra il 2 eil 3%, quindi è alla disperata ricerca di visibilità e di soluzioni che lo mettano in grado di sopravvivere politicamente, questo discorso di un centro allargato non può che solleticarlo, assieme alla probabile convergenza su una nuova legge elettorale proporzionale per metterlo in cxxo alla Meloni. Una partita difficilissima che sta per cominciare con molti contendenti che si sovrapporranno come topi sullo stesso pezzo di formaggio. Intanto ha saputo mostrare la consueta forza dialettica ed ha maneggiato il potere che gli danno ancora i suoi, per cassare candidature date per certe, amplificando le figuracce dei piu' ingenui. Anche se perfido e non commendevole, come giocatore non si può non dargli un 6 pieno. Tutti gli altri cespugli del centro, hanna giocato la loro partita disperata ineressati solo a non perdere la prebenda e a posizionarsi bene, cercando di capire dove sta spirando il vento per il futuro incerto, diciamo un 5 di demerito ma senza colpe specifiche perché non potevano fare molto di piu. A Casini che ci sperava, un 7 per la signorilità della dichiarazione finale. 

Ho alla fine rivalutato Letta, che mi sembrava un po moscio all'inizio. Con un partito dalle mille anime litigiose alle spalle e praticamente privo di forza, non controlla che un 12% scarso di voti litigiosi, ha giocato di rimessa all'italiana, mirando ad arrivare senza nominarli, a Mattarella o Draghi o Casini, nell'ordine ed ha ottenuto o il risultato che si prefiggeva, riuscendo in piu', ma è facile quando vinci tu e gli altri perdono, a devastare la coalizione di destra che si è spaccata in tre tronconi, ed in due quella grillina che già era in rotta totale. E' il vincitore del gioco e merita almeno un 7 e mezzo. Bisogna vedere se saprà monetizzare politicamente la vittoria. Conte, in sbando totale, ha fatto giustamente coppia col felpato e assieme si stanno trascinando a fondo Di Maio si farà carico assieme ad altri congiurati di sferrare le coltellate fatali. Non piu' di 2, senza possibilità di appello. Draghi senza voto, silenzioso e corretto, ha fatto le sue manovre senza apparire, come si conviene ad un grande servitore dello stato. La soluzione in fondo gli può stare bene, perché gli lascia altre chances, ma bisogna vedere se adesso sarà piu' forte o piu debole nell'azione di governo. Ha di fronte partiti piu' deboli, quindi potrebbe agire con maggiore decisione, non avendo neppure da tenerseli buoni, ma deve considerare che questa debolezza potrebbe anche condurli a colpi di testa imprevedibili. Dunque l'ennesimo compito difficilissimo. Mattarella ovviamente 8, servitore dello stato fino all'ultimo respiro. Per le previsioni di quello che accadrà alla politica italiana del 22, ne parliamo la prossima volta, che oggi finiscono i giorni della merla, i piu' freddi dell'anno, ieri +18°C ad Alessandria (non d'Egitto) e +19°C a Fenestrelle a 1150 metri. L'ho fatta un po' lunga, ma abbiate pazienza.


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domenica 30 gennaio 2022

Haiku della merla

foto T. Sofi

colora il cielo

un tocco rosso sangue - 

alberi stanchi



sabato 29 gennaio 2022

E anche questa è fatta

dal web


 Sembra che stavolta ce l'abbiamo fatta. Non credevo che alla fine ne venisse fuori il ticket migliore per la stabilità del paese, quindi non posso che essere soddisfatto. Se a questo si aggiunge la figura di m. che hanno fatto i capipopolo piu' beceri che volevano condurre la giostra ed alla fine non sanno piu' da che parte girarsi per nascondere meglio la coda tra le gambe, il gaudio è ancora maggiore. Vediamo come reagisce la borsa lunedì.  Credo che anche lo spread tirerà il fiato un attimo, dando un po' di respiro ai nostri esausti titoli di stato e anche questo è bene. L'unica nota negativa è che la strategia win-win di FdI ha avuto, come del resto previsto, un certo successo. Rimasti soli all'opposizione infatti, potranno intestarsi un anno di lotta durissima accusando il governo di tutti i mali dalle guerre puniche ad oggi nella fondata speranza di razzolare altri voti, magari proprio quelli in fuga dagli elmi cornuti. D'altra parte Meloni è l'unica leader politica che sa giocare bene le sue carte per il proprio partito (non certo per il bene del paese, eh). Si spera solo che in questo anno di tempo riescano almeno a modificare la legge elettorale in senso proporzionale, cosa a lei particolarmente invisa. Comunque vedremo. Intanto sui fronti piu caldi tutti si fermerà per almeno tre settimane fino alla fine delle Olimpiadi. La Cina non vuole di certo turbare la pax olimpica invadendo Taiwan e la Russia terrà a freno i suoi carri armati per altrettanto tempo. Poi vedremo se anche questa grana si sistema e il gas cala di prezzo. Manca solo che omicron molli un po' per l'arrivo della primavera e l'economia potrebbe ripartire a razzo. Se il grano gira poi, sono tutti contenti e le cose si sistemano da sole, anche con politici mediocri, basta averne qualcuno valido alla barra, gli altri meno si sentono e meno fanno danno, tranquilli. Insomma, dopo questo bel discorso qualunquista e antipolitico, avrete capito che oggi sono ottimista, quindi possiamo cominciare a pensare al festival di San Remo.


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venerdì 28 gennaio 2022

Mano alle pistole

dal web

Alla fine Salvini, spinto dal fatto che la Meloni sta prendendosi tutto, ha deciso, come si diceva nel Padrino, di andare ai materassi, lo scontro frontale. A meno che non succeda l'imprevedibile, e questo è sempre possibile, in un Parlamento dove si incrociano, anche dentro i vari schieramenti, interessi diametralmente opposti e questo è quello che conta, si potrebbe ritornate verso l'ipotesi Mattarella. E badate che in queste cose contano, anche quelle che dovrebbero essere nominate come scemenze indecenti. Ad esempio che domani è sabato e che i grandi elettori periferici vogliono tornare a casa. Comunque nella notte è saltato il banco, hanno rovesciato il tavolo e tutti hanno tirato fuori i coltelli che stavano sotto i tavoli stessi. La Meloni, che ha la migliore strategia win-win, ha fatto capire la sua forza e il suo desiderio di spaccare tutto nella sua classica logica del tanto peggio tanto meglio, certa che se passerà la candidata loro e si andra al voto, trionferà e potrebbe aspirare ad essere capa del futuro governo, se perde, perde Salvini e se, cosa non certa, il governo resiste, anche se potrebbe cadere poi un giorno sì e uno anche, avrebbe un anno di opposizione distruttiva per dare addosso a tutti e guadagnare ulteriore consenso. Proporre un nome già giudicato improponibile, cercando di comprare i voti vaganti nella notte, dai peones periferici alla metà degli inconsistenti Grillini, significa, se per caso si vince, di avere avuto la vittoria sul campo, far cadere il governo e andare a sbancare le elezioni. Salvini che si sente mancare la terra sotto i piedi a favore della sua nemica numero uno e del suo nemico numero due interno, appoggia la proposta per far vedere che ha le palle e che non cede ad accordi con la bieca sinistra e riguadagnare terreno, accaparrandosi la figura di kingmaker e scivolando verso elezioni che comunque non gli farebbero male piu di tanto. 

Berlu redivivo, è irritato da Draghi e dal letto di ospedale, sarebbe anche disposto a spaccare tutto, come rivincita e dimostrazione di presenza, ma anche per tenere uniti i suoi, pronti ormai ad una diaspora dall'impero, dando l'imperatore per quasi morto. L'interessata, già capitata in quel posto per mera casualità, comunque pare daccordo per far vedere che comunque conta e pare che da giorni contatti tutti facendo campagna elettorale per pescare un altro insperato jolly, inoltre pensate che avendo due nomi e due cognomi, la situazione servirà egregiamente a contare la provenienza dei voti con grande precisione. Renzi è disperato perché perderebbe su tutta la linea, ma nel caso di fallimento spera di riprendere in mano le fila di un drappello di penitenti che col cappello in mano vadano in processione al Colle ad implorare Mattarella e intanto si appresta anche lui a contare i suoi fedeli. Poi c'è un gruppo di cespugli ex grillini che potrebbe decidere di aderire all'operazione del felpato, in attesa di passare alla destra. A sinistra sono tutti neri perché speravano che il gioco di rimessa portasse risultati su un nome accettabile a destra e lasciasse in piedi anche il governo e cercheranno di fare fronte comune, ma c'è nell'ombra il nobile avvocato Conte Iago, che potrebbe vibrare la coltellata decisiva per passare al nemico in attesa di spaccare tutto, andare alle invise elezioni con promesse evntuali di partecipare ad un futuro eventuale governo. Intanto la votazione di stamattina servirà a contare i voti del centrodestra e gli eventuali franchi tiratori. Nel frattempo l'Ucraina è circondata da 4 parti, la Russia si appresta all'invasione e la Cina sta per ad invadere Taiwan non appena sarà terminata la pax olimpica. Cominciate a pensare a come scaldarvi per il finale dell'inverno, mentre finite di vedere XFactor.  


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mercoledì 26 gennaio 2022

Tutti al voto

dal web

Annamo bbene, direbbe la Sora Lella, testimone della saggezza popolare al sentire che stanno per partire i missili, l'inflazione grazie ai prezzi del gas macina punti, la FED si appresta a intervenire smentendo le previsioni di mancanza di preoccupazioni, Biden macina gaffes a profusione e Putin aumenta le navi nel mar Bianco mentre gli altri lo fanno nel mar Nero, tanto per fare pari e le borse sono sullottovolante e nel frattempo da noi si vota Amadeus o Signorini. Ma no, non badate a queste cose, non fate gli antipolitici a prescindere che è tutto un magna magna e via discorrendo, non siate banali e qualunquisti, riconoscete che una sottilissima e complicatissima partita a scacchi si sta giocando su tutti i fronti. Purtroppo la pretesa berlusconiana aveva bloccato tutto fino a sabato, se no certamente si sarebbe partiti prima con i giochi piu sottili. Non prendetevela, è la norma, avere un presidente gradito ad una parte politica per sette anni non è cosa di così piccola importanza e il fatto che non ci siano al momento maggioranze assolute, fa piu complicato il gioco. Visto che la pratica Draghi, che avrebbe raccolto sicuramente i voti necessari e sarebbe sicuramente il piu meritevole, è quasi impossibile da percorrere, per fortuna dico io, perché lui serve di piu al governo e mentre al Colle avrebbe come conseguenza la caduta del governo e votazioni immediate, cosa ovviamente invisa alla maggioranza dei votanti necessitanti di diritto pensionistico, quindi è necessario ovviamente passare ad un accordo. 

Messa in ultima possibilità, come extrema ratio (anche se sarebbe la migliore in assoluto) il ticket riMattarella-Draghi, ieri la destra ha fatto il primo ballon dessai, con tre nomi da bruciare subito, al limite uno, Nordio o qualche altro di bandiera, da usare per fare oggi un test anti franchi tiratori, lasciando velato, ma non troppo, spazio alla Casellati, che ha anche il vantaggio di essere una donna, con la possibilità gradita, di dare spazio al suo posto a un uomo dello schieramente avverso (Cencelli è sempre il must di ogni suddivisione di potere), magari tentando un colpo di mano alla quarta votazione o in minore peso a Frattini. In risposta la sinistra ha fatto una dichiarazione molto distensiva, richiedendo un incontro per mediare, senza proporre nomi in contrasto, scelta che sarebbe stata aggressiva e non incline alla mediazione. Ma fate attenzione alle interessanti dichiarazioni di esponenti importanti dei due schieramenti, che non vogliono pronunciare il nome di Casini, ognuno dicendo che è certamente dall'altra parte, ma che se fosse proposto non sarebbero pregiudizialmente contrari. Queste dichiarazioni sono, secondo me molto significative, ricordatelo. 

Può essere certo che FdI si voglia differenziare, dato che è l'unico schieramento favorevole ad elezioni, votando oggi e fino alla fine un proprio candidato di bandiera, quindi una mossa che puntii decisamente all'inizio di una campagna elettorale anche della durata di un anno, per logorare al massimo Salvini, il suo avversario diretto e la esangue FI, aspirandone voti in uscita. Questo potrebbe ancora più facilmente raggruppare tutti gli altri verso un nome comune che raggrupperebbe la attuale maggioranza di governo, con la conseguente garanzia che il governo tenga, rassicurando Draghi che potrà anche dire la sua, come pare abbia già fatto negli incontridi questi giorni, con un poco piu di forza che negli ultimi mesi. Naturalmente tutti equilibri molto fragili con una rottura possibile. Nel primo caso, con un po di pezze, si potrebbe passare oltre e cercare di resistere alla tempesta internazionale che sta arrivando (oggi anche la nostra borsa ci crede) oppure in caso contrario, si andrebbe alla rottura defnitiva, prova di forza con elezione con maggioranza minima, caduta del governo e sfascio totale, gradito ad alcuni, ma facendo rimanere il paese a culo nudo di fronte allo tsunami in arrivo. Fate voi, io che sono un ottimista scommetterei sullaccordo, ma alla fine, tanto per cambiare, io speriamo che me la cavo.


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lunedì 24 gennaio 2022

Aspettando le prime cannonate

dal web

Dai che ormai siamo al dunque in settimana sistemiamo tutto, sistemato l'Innominabile, cominciano a venir fuori i nomi nuovi e l'outsider che alla fine come sempre verrà designato. Intanto sistemiamo anche il festival di San Remo e pure le notizie sul Covid sono di speranza che tutto si sistemi con marzo. Tutto finisce in gloria e anche la giornata mia è cominciata benissimo, ho vinto 25 eurini al Superenalotto, gli esami del sangue sono migliori del previsto e un esame di cui mi avevano pronosticato il posto ad aprile se ero fortunato, è saltato fuori per domattina grazie a una rinuncia! E a allora, tutto benissimo? No cari, allora in Ukraina sta per saltare il tappo. Ho risentito una profezia del povero Gulietto Chiesa, uno che la Russia la conosceva molto bene, che la terza guerra mondiale partirà certamente dall'Ukraina, l'unico dubbio è quando e adesso ci siamo terribilmente vicini. Le armi continuano ad ammassarsi ed i proclami con lo sbattimento di pugni sul petto e le dichiarazioni di tenetemi che se no lo distruggo, si fanno sempre piu' frequenti e violente (questo in sè non sarebbe un cattivo segno, in generale quando si sbraita molto le azioni non seguono di conseguenza). Inoltre l'economia comincia a risentirne, le borse di tutto il mondo hanno paura e girano al negativo pesante. 

Il problema grosso comunque, anche se si eviterà il peggio rimangono le sanzioni che, improvvidamente ci si prepara a lanciare, segando il ramo su cui siamo seduti. Capisco gli Stati Uniti che a carburanti stanno meglio, ma noi che dipendiamo dagli umori di Putin al 60% e pensiamo di sanzionarlo, facciamo veramente ridere i polli. Questo vuol dire immediato cambio di direzione del flusso del gas verso la Cina e l'Oriente e chiusura dei gasdotti verso l'Europa, che in questo modo sanziona solamente se stessa, complici anche i casini kazaki, a questo punto non si sa quanto venuti a fagiolo. I tedeschi lo hanno capito abbastanza bene e per ora fanno pure dichiarazioni di facciata, ma mandano solo ospedali da campo invece di missili. Intanto io stamattina sono andato a pagare il riscaldamento, praticamente quasi raddoppiato e, mentre staccavo l'assegno e le madonne, Putin e Biden li avrei buttati entrambi decisamente nella caldaia dellaPetrolia, accesa alla massima potenza, assieme a un bel po' di nazisti ukraini, ma intanto il grano l'ho tirato fuori io. Vediamo cosa succede, ma, la giornata anche se era cominciata bene, spero che lo finisca anche!


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domenica 23 gennaio 2022

Lampi di guerra


dal web

Scorrendo qua e là i vari social e dando un'occhiata ai media, sia TV che scritti, non vedo traccia alcuna, salvo una trentina di secondi in coda a qualche TG, che parli della situazione in Ukraina che potrebbe deflagrare in tutta la sua potenza di minuto in minuto. Nessuno che ne rilevi la pericolosità e la situazione estrememente critica rispetto alle varie crisi anche del passato recente, nonostante stiano svuotando le ambasciate, richiamando gli addetti. E' strano che la gente si preoccupi moltissimo e a ragione per carità, del Covid e si appassioni alle vicende quirinalizie, mentre nel resto d'Europa (va bene, in Francia ci sono le ezioni) non hanno neppure quello a cui pensare e mettano in ultimo piano questa bomba (atomica) con la miccia accesa nel cuore dell'Europa. Forse non siete abbastanza informati di quello che sta succedendo. Gli USA e la NATO proseguono la loro linea aggressiva di accerchiamento della indebolitissima (per cause interne) Russia putiniana, alle prese con Covid devastante e crisi economica che impoverisce la gente comune. Gli staterelli che la circondano, memori del giogo sopportato per settanta anni si spostano sempre più a destra riverberando le spinte naziste che li avevano percorsi a suo tempo e fanno la voce grossa, convinti che l'Occidente, per guadagnare terreno, comunque li difenderà a spada tratta.

La politicamente debolissima Europa, che vorrebbe innanzitutto risolvere i suoi problemi interni, non riesce certo ad esibire una politica comune e i suoi componenti vanno come fuscelli al vento in cerca di identità. Unica la Germania che cerca di mantenere una direzione e nega truppe, lasciando un appoggio vago e di bandiera. La ancor più debole Inghilterra, tra grane di virus, sentimenti centrifughi di alcune sue parti e debolezza post Brexit, si trova un premier fallimentare e dimezzato, sull'orlo della cacciata e quindi costretto a far la voce grossa su qualsiasi bega esterna, che siano vongole della Manica o, e meglio, movimenti di truppe mitteleuropee, speranzoso di stornare l'attenzione dalle sue debolezze. Insomma tutti i componenti della commedia si trovano in una situazione di problematiche interne, alle prese con una emergenza pandemica ancora non risolta ed un problema sterettamente economico che potrebbe riportare ad un nuovo e pericoloso collasso. Tutti quindi necessitati, anzi tecnicamente obbligati a mostrare le palle su ogni occasione di attrito internazionale, meglio a gridare il piu' forte possibile nella speranza di coprire le proprie debolezze interne. In particolare i due attori principali, Biden, futura anatra zoppa e Putin mai così in basso nel consenso interno, con nemici che non riesce piu' a far tacere avvelenandoli o mettendoli in galera. 

Tutti i comprimari invece, che fanno a gara di chi starnazza piu forte. Non dovete assolutamente pensare o credere al buon senso e all'autocontrollo proprio dei grandi uomini, che, siete convinti, di certo aleggerà nelle segrete stanze di quei centri di potere; guardate che, come diceva una persona di cui ho sempre avuto la massima stima, a quei livelli il piu bravo ha mangiato la mamma e ognuno ha sempre guardato al suo cortiletto da mantenere saldo, anche se queste abiette o folli decisioni possono scatenare l'inferno sulla terra, convinti che loro, nel loro bunker se la caveranno comunque. Uno ammassa le truppe sul confine e lancia ultimatum dichiarandosi pronto all'invasione se gli altri non recedono dalle loro espansioni di alleanze, l'altro manda 600 milioni di missili e armamenti in mano ad un governo di destra estrema pronto a resistere fino all'ultimo uomo pena la sua caduta. Il biondo isolano fornisce armi a gogò, i baltici a cui non sembra vero di offendere il nemico di sempre, spostano missili pronti a correre in aiuto, mentre anche la taciturna Finlandia si schiera apertamente contro l'Orso russo, la timida Svezia mette cannoni a Gotland, in faccia a Kaliningrad e la Georgia e le repubblichine caucasiche rialzano la testa e chiedono di aderire alla Nato come segnale chiaro di voler dare una mano all'ex gigante che si sente sempre più accerchiato.

La Santa Madre, che, sempre di piu' sente il fiato sul collo di missili nucleari a sei minuti dalla sua capitale e ricorda che, quando loro hanno tentato, in un altro secolo, di fare la stessa cosa portando i missili a Cuba, lo zio Sam ha sbattuto i pugni sul tavolo e loro hanno messo il buon senso e hanno riportato a casa le navi (ma considerate che allora erano davvero potenti e non avevano opposizioni interne da governare, potendo quindi operare con buon senso che questo fosse considerata insopportabile debolezza), e allora giu' altre truppe nello stato fantoccio bielorusso, unico baluardo amico rimasto, con tutti i carri armati che sfilano nella neve col cannone ritto in alto per far vedere quanto ce l'hanno lungo e duro. Al centro di tutto ciò, una Ukraina a culo nudo che ha compreso di poter contare qualche cosa finalmente, quanto meno bloccando tutto il gas che passa da casa sua, prontissima a urlare all'invasione se solo un piede exsovietico calpesterà il sacro suolo della patria. Siate certi che sono tutti quanti talmente deboli che non staranno certamente a guardare ed alla minima presunta violazione (e qui ci sarà da ridere, sulle false dichiarazioni che si succederanno da una parte e dallaltra) si scateneranno a fare fuoco e fiamme. Se avete ancora voglia di ridere, ridete pure, ma io comincerei a procurarmi qualche stufetta di fortuna prima che manchi definitivamente il tanto vituperato metano. Intanto, se non sapete cosa fare, mi sposterei su titoli difensivi energetici. E  qui, per l'ennesima volta, io speriamo che me la cavo.


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sabato 22 gennaio 2022

Haiku faunistico

foto T.Sofi

tracce di vita 

sulla coperta bianca -

forse un cerbiatto



venerdì 21 gennaio 2022

Economia politica 13: I più ricchi del mondo

dal web

Dato che continua ad esserci il sole e qui si parla solo più di Covid e di Presidenza, fatemi dire ancora due parole sull'economia, in particolare per quanto riguarda la situazione generale mondiale. Si legge e si sente di tanto in tanto sui media, sottolineato da toni di scandalo che, nonostante la crisi mondiale che ha rallentato (alla fine non più di tanto, dato che al momento quasi dappertutto si sono raggiunti i livelli prepandemici) e se non ci fossero problemi logistici momentanei e venti di guerra, quindi tutte cose volute e non inevitabili come il virus, il mondo non sta più nella pelle per ripartire, che nonostante tutto i ricchissimi più ricchi del pianeta sono diventati ancora più ricchi. Tutto questo accompagnato da un'aria di sdegno compunto. Si fanno paragoni e computi di quanti PIL di interi paesi sono rappresentati dalla somma della ricchezza di poche persone e di quanti vaccini si potrebbero acquistare coi soli guadagni di una sola persona, naturalmente senza tenere conto che questi vaccini bisogna effettivamente produrli, distribuirli ed andarli a fare materialmente. Questo sdegno moralizzante, fa bei titoli e smuove le coscienze soprattutto di chi è nel gruppo di chi non si èarricchito per nulla, ma mi sembra che pochi esaminino il problema nella sua normale realtà. E' noto a tutti quelli che seguono anche solo minimamente i fatti economici che, in tutti gli sconvolgimenti di ogni natura, guerre, crisi economiche, rivolgimenti politici, cambiamenti sociali importanti et similia, chi è in età attiva ed è sveglio e intraprendente, può trovare opportunità economiche che nei momenti di calma in cui tutto si muove in maniera prevedibile, non avrebbe e quindi, di certo ci sono molte possibilità di arricchimento in chi sa rischiare e indovina le sue mosse attive, ma consideriamo anche che se le sbaglia perde tutto, eh. La classe di chi invece per età, situazione o semplice pigrizia o incapacità, non è nelle condizioni di lanciarsi nel gioco, magari anche avendone capito le opportunità, inevitabilmente viene danneggiata dalla situazione e retrocede nella scala della ricchezza. 

Questo succede a pensionati, redditi fissi o classi sociali che alle opportunità neppure riescono ad arrivarci. Si incarica la svalutazione e in generale la crescita a limarne il peculio, sempre che ce l'abbiano. Ma quando si dice che alcuni hanno raddoppiato la propria ricchezza, è davvero così? Facciamo esempi pratici. Se in un anno, un riccone è proprietario di aziende che in borsa valgono 100 e dopo un anno queste stesse aziende valgono 200, voi direte che è ricco il doppio, ma è una solenne sciocchezza. Le valutazioni dei valori aziendali, sono solo numeri sulla carta, non soldi reali. Nella pratica se Bezos volesse monetizzare e avere in tasca tutti quei miliardi non troverebbe nessuno che gli comperi l'intera azienda a quel prezzo. Così infatti tutti sanno che se hai i soldi sotto il materasso questi non aumentano da soli, se li hai in investimenti vari e questi sulla carta aumentano, devi considerarli guadagno solo se li monetizzi, altrimenti non sono niente. Infatti in tutti i metodi di bilancio, non si possono mettere i valori di mercato delle proprietà ma soli valori di acquisto. Il mondo è avvolto da una massa enorme di carta straccia a cui si dà un valore teorico, ma come in tutti i sistemi piramidali, vale solo fino al momento in cui tutti passano all'incasso, allora il castello crolla. Datemi retta, invece di maledire quelli che sulla carta sono diventati ricchissimi, non alle spalle di altri ma semplicemente perché sulla carta c'è scritto che i loro gatti che l'anno prima valevano un milione adesso ne valgono due, pensiamo a far lor opagare delle sacrosante tasse, cosa su cui tra l'altro, sarebbero pure d'accordo, solo che i governi, impegnati a farsi la guerra l'un l'altro per accaparrarseli alla fine a forza di sconti fiscali, sono i primi responsabili del fatto che ne paghino poche e non quanto dovrebbero. Quindi è lì che devono essere indirizzati gli sforzi, guadagnino pure e ce ne fossero tanti con idee che si inventano meccanismi capaci di valere molto. Noi cerchiamo un accordo tra tutti (solo così si arriva al risultato) per fargliene versare una parte a beneficio di chi non è in grado di approfittare delle cosiddette opportunità, invece di lamentarcene stolidamente schifati.


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giovedì 20 gennaio 2022

Recensione: C. Scalia - Il talento del cappellano


L'ho letto una quindicina di giorni fa e già non mi ricordavo più bene trama e personaggi e questo non è un buon segno. Significa che non mi ha lasciato molto e che indubitabilmente appartiene a quella categoria di libri di consumo, per carità ottimi per far passare qualche ora senza pensare a pandemie o alle paventevoli crisi finanziarie che ci avviluppano. Ovviamente si legge con facilità e d'un fiato perché hai voglia divedere come va a finire, ma alla fine cosa lo differenzierebbe dai Gialli Mondadori della mia gioventu? Vediamo, il libro fa parte di una serie che come logico, presenta sempre gli stessi personaggi che investigano ed è pervaso a tratti da cenni di dialetto siciliano, vediamo un po', ma cosa mi ricorda? Per carità, qui siamo spostati verso le pendici dell'Etna. C'è chi investiga, c'è il superiore stronzo e pavido che richiama all'ordine, c'è la mafia sullo sfondo, ci sono le vicende personali che si intrecciano alla trama gialla, le quinte di un paesaggio magnifico che avvolgono il tutto, come se si volesse dire, ammiccando con una strizzatina d'occhi, ecco qua siamo prontissimi per una serie televisiva. Ci mettiamo anche la protagonista donna e l'anziano ex poliziotto che aiuta con le sue geniali intuizioni, i comprimari un po' macchiettistici ed ecco bello che confezionato il pacchetto, un po' Montalbano, un po' Imma Tataranni, tanto per non sbagliare. Poi la trama scorre via abbastanza complicata per attirare il lettore, per carità, ma io direi che è ora di cercare strade nuove, non è che se un format funziona, bisogna rifare sempre lo stesso per forza.


mercoledì 19 gennaio 2022

Economia politica 12: Se non è bianco è nero

dal web


Torniamo ad argomenti seri. Vedete che vi lascio un giorno di tregua tra l'una e l'altra elucubrazione economico politica, ma qui il destino incombe ed è bene che parliamo anche di casa nostra, oltre alle grane mondiali, anche se da noi non se ne parla quasi per nulla, tra presidenza e San Remo, ma, tanto per tenervi aggiornati, la Finlandia ha chiesto di entrare nella Nato e truppe antirussia e la Svezia ammassa armi e soldati nell'isola di Gotland a un passo da Kaliningrad, la Georgia chiede interventi e al confine ukraino-russo sta per saltare il banco. Poi la Germania chiede il blocco definitivo del gasdotto del Baltico come ritorsione (insomma vuole segare il ramo dell'albero sul quale è seduta l'Europa), quindi se pensavate in un calo del prezzo del gas state freschi. Ma, ripeto, occupiamoci oggi solo di casa nostra, cosa che in questo caso, deve interessarci assai, dato che le ripercussioni su ciascuno di noi sono più immediate. Nel nostro cielo si addensa la tempesta perfetta. Ricordiamoci intanto che siamo un paese economicamente in bilico con un debito cresciuto a dismisura causa pandemia, che ci condiziona, ma che non sembra preoccupare nessuno, anzi tutti chiedono di fare altro debito per risolvere le questioni che via via si presentano. In secondo luogo, con la cappa del Covid che continua ad aleggiare sulle nostre teste e che ovviamente condizionerà le decisioni ancora per un po', noi abbiamo avuto anche la sfortuna che tutto questo si assommasse anche all'elezione del nuovo Presidente della Repubblica, mentre il governo, che pur nelle difficoltà di una Grosse Koalizion, che per sua natura (l'unica possibile) deve mettere d'accordo tendenze opposte e quindi è meno efficace, è nelle mani dell'unica personalità con la necessaria credibilità interna ed internazionale di portarla avanti. 

Quindi da un lato abbiamo la necessità di portare alla massima carica una persona di peso che garantisca all'Europa serietà, dall'altra quella di mantenere un governo credibile e che porti a termine il PNRR, che ci serve oltre a fare cose utili per il paese anche e soprattutto ad avere il grano europeo che diversamente non saremmo in grado di reperire sul mercato. L'impasse rende prevedibile che se Draghi va al Quirinale, cade il governo e si va alle elezioni, se il nuovo presidente non è scelto col consenso di (quasi) tutti, cade il governo e si va alle elezioni, se Draghi, non eletto si rompe gli zebedei e se ne va, cade il governo e si va alle elezioni e in tutti i casi questo scenario sarebbe esiziale per il paese in un quadro di pandemia non ancora risolta e PNRR neanche al 25% della sola prima parte. Lo spread comincia già a risentirne e la borsa fa piccole frenate sospette. Sono segnali, ma siate certi che chi manovra il grano sente odore di bruciato e si muve di conseguenza. Inoltre i venti di guerra non si attenuano, quindi è inutile sperare in un calo dei prezzi delle materie prime e di conseguenza l'inflazione è tutt'altro che raffreddata, anzi si potrebbe rinfocolare pericolosamente ed il nostro paese (o meglio la maggioranza degli italiani) è quello che più di altri la deve temere. 

Questo è lo scenario peggiore, ma come sempre non è detto, potrebbe essere anche che il tempo girasse al sereno variabile e la cosa non è mica così impossibile. Ad esempio che, eliminata la divertente ipotesi del Cavaliere al Colle, si trovasse l'accordo generale su un presidente di mezzo, tipo Mattarella o Dio volesse, Mattarella stesso per un altro anno (se tutti i partiti assieme glielo chiedessero, non potrebbe esimersi), e a questo punto la legislatura rimarrebbe blindata per un altro anno. Allo stesso tempo potrebbe essere che il Covid, superato il picco di fine gennaio, scendesse rapidamente e tra vaccinazioni  a tappeto e calo di presenze negli ospedali, tutto tornasse rapidamente all'auspicata normalità, cosa, che molti amici medici, mi dicono se non probabile, assai possibile. Questo farebbe ripatire alla grande l'economia che non aspetta altro che queste buone notizie per scattare dai blocchi. Se contemporaneamente si calmassero gli animi nell'est Europa, si raffredderebbero anche i prezzi energetici e tutto contribuirebbe alla ripartenza anche, e forse troppo, tumultuosa, con beneficio e gioia di tutti. Insomma una lama di rasosio sulla quale specialmente il nostro paese rimane in bilico pronto a precipitare da una parte o dall'altra, inferno o paradiso, per un nonnulla, ma con tutte le sfumature intermedie. Come vedete è facilissimo per l'economista fare le previsioni, basta elencare tutte le possibilità, poi a cose avvenute, spiegare come mai sono avvenute e alla fine ci sarà sempre qualcuno che ci guadagna e qualcun altro che ci perde. E di nuovo, io speriamo che me la cavo.


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Due parole sulle europee 

martedì 18 gennaio 2022

爱 - ài

 愛 - 爱  

Va bene che ieri era il famoso blue monday, il giorno piu' triste dell'anno, il famoso terzo lunedì di gennaio, il piu' lontano dalle festività, quando le gioie del Natale sono finite e le giornate sono ancora cortissime e bigie e dunque dati gli argomenti che ho trattato, uniti a quelli del giorno prima, si poteva sprofondare decisamente nella piu rude depressione, ma suvvia consideriamo che era anche la giornata mondiale della pizza. E cosa è la pizza se non sole, gioia, Mediterraneo, insomma tutto il contrario della tristezza e tanto per tirarci su, diciamo pure amore, per le persone a cui tieni di piu, per la fortuna di essere nato, ricordo una percentuale del tutto simile a quella di fare 6 al Superenaliotto, una su 300.000.000, tanti sono gli spermatozoi di una eiaculazione, per la vita? Dunque oggi che la giornata bigia dovrebbe essere passata, ragioniamo un po', su questi fatti filosoficamente piu leggeri (o no?) e domani torneremo a quelli piu' seri. Allora, e mi riferisco anche ad un bellarticolo sulla stampa di Francesco Palmieri, l'amore è davvero il sentimento che fa girare il mondo e bene lo hanno capito da sempre i cinesi che nelloro ideogramma tradizionale che lo rappresenta  愛 - ài, ne racchiudono tutta l'essenza, diciamo pure la completezza. Infatti il carattere tradizionale è composto da diversi ideogrammi piu semplici. Il primo in alto sono le unghie, subito sotto, il cuore e infine mano e spalla, cioè  amicizia. In sintesi il sentimento fatto di affetto ed amicizia che bisogna tenere stretto con le unghie per non perderlo. Bello e profondo, eh 

Ma questo mondo infame va avanti e c'è poco posto per la speculazione filosofica e l'analisi dei sentimenti, tutto deve essere consumato in fretta, semplificato per essere capito e consumato e, badate bene, non è che in questo tutto sia sbagliato, anzi spesso questa semplificazione è stata assolutamente salutare, è servita a ampliare la platea dei fruitori, a far capire le cose, certo in modo un po piu' raffazzonato a tutti, anche anche a coloro meno raffinati culturalmente, meno intellettualmente formati. Così in Cina, paese dalla cultura millenaria e raffinatissima, già all'inizio del secolo scorso con la caduta dell'impero, si sentì la necessità di portare la cultura a livello piu popolare, a cominciare dalla scrittura che il sistema ideogrammatico rendeva ardua per i non scolarizzati. Infine dopo la rivoluzione, si stabilì una grande opera di semplificazione della scrittura che procedette a correggere la maggior parte degli ideogrammi piu' comuni ed utilizzati nella lingua, in modo che ne fosse piu' semplice l'approccio da parte di tutti. Naturalmente questo aiutò molto la enorme platea di analfabeti del paese, ma dall'altro lato provocò una perdita importante, poco valutata forse ma che ha impoverito e di molto la ricchezza di questa meravigliosa lingua. Così nella semplificazione del carattere di "Amore" si sono perduti, tralasciati, trascurati, i tratti che raffigurano il cuore 心 e ditemi la verità cosa è  l'amore senza il riferimento al cuore

Allo stesso modo un altro importante carattere 氣 - qì (semplificato ) che significa Aria, ma anche il Soffio vitale presente nell'essere umano, così come il Pneuma che antichi filosofi greci ponevano all'origine del mondo, contiene oltre all'essenza immateriale aerea anche la concreta presenza del carattere del riso 米 - mǐ, per mantenere il consueto ed irrinunciabile principio dello ying e dello yang. Nella semplificazione, certo molto piu facile da ricordare e da scrivere, 4 tratti invece di 10,  si perde questo concetto di materia mescolata allo spirito, cade completamente il concetto filosofico che ne sta alla base. In una lingua poi, dove l'estetica vuole la sua parte e ogni cosa dovrebbe essere anche bella oltre che efficace, nella quale la calligrafia stessa è un'arte sopraffina, ecco che Cavallo da 馬 - mǎ, diventa , perdendo la criniera che orgogliosa si sollevava al vento mentre i quattro zoccoli si riducono ad una anonima linea orizzontale. Così è la vita dunque, nuovamente di certo è efficienza, rapidità e migliore risultato e forse la perdita di poesia può essere giustificata, però ricordiamoci che anche Mao, che ha imposto questo sistema piu valido e moderno, quando trascriveva le antiche liriche Tang usava solo i caratteri tradizionali, vergandoli lentamente con un grande pennello di martora.



lunedì 17 gennaio 2022

Economia politica 11: La crisi attuale

dal web

Ieri vi ho presentato le opzioni geopolitiche piu' cupe delle nubi che si addensano sulle nostre teste ottenebrate dai fatti di Djokovic e del Crin Grass o come si chiama, ma venendo agli aspetti meno esiziali, ma non meno impattanti sulla vita di tutti i giorni, della situazione corrente, vorrei parlarvi oggi del panorama macroeconomico che che sta dipingendo nuovi scenari sull'economia mondiale, checché si dica ancora molto ben globalizzata, il che significa che, come si è sempre pontificato, un battito d'ali di una farfalla in Cina può significare un uragano da noi o in America. Se poi invece di un frullo è uno schiantarsi contro il muro, figuriamoci. Ovviamente bisogna tenere conto soprattutto dell'impatto economico che ha provocato la pandemia. Esaminiamone i vari aspetti. E' vero che da un lato ha compresso e fatto recedere pesantemente tutta la produzione ed il PIL mondiale, dove piu', dove meno, riducendo l'occupazione e provocando pesanti perdite, in particolare in alcuni settori, trasporti, turismo, servizi, spettacoli e divertimenti, ma ne ha fatto crescere altri come il farmaceutico, la logistica e tutta la gig economy, che in parte hanno bilanciato. La tumultuosa crescita successiva al first strike, ha in parte compensato, ma ha fatto emergere altri problemi, come la carenza di forniture, frenandola in alcune parti. Il presentarsi poi di nuovi problemi sanitari ha di nuovo frenato la corsa al recupero. La borsa è un palcoscenico che bisogna osservare con attenzione perché pur presentando aspetti spesso schizofrenici, dà un controllo del polso molto piu'  realistico di tanti osservatori economici, perché lì, la gente e i grandi investitori mettono grano vero e difficilmente sbagliano. Quindi seguire questo osservatorio può dare spesso indicazioni corrette. Ora, sono mesi che le borse di tutto il mondo, chi piu', chi meno, tentano di salire, tanto che sono quasi tutte sui massimi, cedono, è vero, sulle continue notizie negative, ma basta che non ce ne siano per un giorno o due e la salita riprende. 

Questo significa che la sensazione degli operatori è che comunque l'economia non vada male anche se ci sono tanti cigni neri che girano e l'intonazione generale rimane positiva. Tuttavia il piccolo, ma anche il medio risparmiatore cauto non dovrebbe prendere sottogamba questi, tanti, segnali negativi che potrebbero scatenare una tempesta economica di pesanti proporzioni in cui molti avrebbero danni considerevoli. Cominciamo dal fatto che, in conseguenza dei danno della pandemia, tutti i governi hanno pompato nel mercato migliaia di miliardi (gli USA almeno 4 trilioni di dollari, l'Europa oltre 2) per sostenere l'economia. Tutto questo debito fatto di carta senza sottostante, reggerà fino a quando qualcuno non passerà all'incasso, inquesto caso come in tutti i sistemi piramidali alla Ponzi, il castello si affloscia e si traduce in svalutazione netta, che fa presto a diventare ipersvalutazione, che tira una bella riga su tutto, azzera risparmi e pensione, risolvendo in un sol colpo tutti i problemi dei debiti nazionali e dei sistemi previdenziali in sofferenza. Le avvisaglie sono chiare, in USA, la svalutazione è già sul 7%, da noi sfiora il 4% e nonostante tutti i governatori delle banche centrali minimizzino, tutti si preparano ad alzare pesantemente i tassi. Nonostante questo la borsa non ci crede e resiste. D'altra parte l'aumento generalizzato delle materie prime (energetiche, ma anche commodities alimentari e componenti) dovuto alla scarsità produttiva e di logistica, non si può tamponare con le chiacchiere e oltre al freno alla produzione, provoca un aumento dei costi che alla fine qualcuno deve pagare, se vuoi abbassare i costi delle bollette, il grano lo mette lo stato facendo altro debito che alla fine o viene pagato dai contribuenti o peggio verrà sistemato con altra svalutazione in un loop che porta sempre allo stesso baratro economico finale. 

L'unica uscita con pochi danni sarebbe una concreta diminuzione dei problemi legati alla pandemia che consentisse una ripresapotente di forniture e di movimenti internazionali, cosa che contribuirebbe ad una crescita in gradi di compensare ma comunque attutire i problemi di debito sovraesposti. In sostanza un cedimento netto dei prezzi di gas e petrolio (se cessassero i venti contrasto tra Est e Ovest) e la ripresa delle consegne dei componenti che adesso la Cina, fabbrica del mondo, non riesce a far partire dai suoi porti bloccati, genererebbe anche un calo dei prodotti alimentari e del resto, dando una la stura ad una spirale molto positiva per tutto quanto. Dunque cosa si può prevedere e come procedere in questo momento decisamente critico e difensivo. Mollare il mercato obbligazionario e i titoli di stato a tasso fisso, perché la previsione dell'aumento dei tassi è quasi certo. Sottopesare i titoli azionari tradizionali, i bancari e assicurativi adesso ai massimi. Mantenere gli industriali. Tenere d'occhio gli energetici (tipo Enel) che come in Francia potrebbero essere soggetti a pressioni governative o a supertassazioni per mitigare gli aumenti delle bollette e quindi fare momentanei pesanti cedimenti, dando opportunità di entrare su questi minimi, essendo tuttavia aziende molto solide e avvantaggiate dalla situazione. Tenersi parzialmente liquidi per potere usufruire di eventuali opportunità. Considerare che il mattone in tempi di ipersvalutazione ha sempre pagato alla distanza. Considerare che tutti i fondi basati su commodities e altre materie prime sono ai massimi e certo potrebbero ancora aumentare ma, se le cose andassero meglio (basterebbe che un calo del Covid o una schiarita sui venti di guerra, permettesse una ripresa regolare di forniture) potrebbero anche sgonfiarsi di colpo. Insomma è il momento di seguire con attenzione gli eventi e non lasciarsi prendere dal panico, non correre troppi rischi e mantenersi neutrali. Questa è un po' la mia visione generale, ma attenzione che le cose in Italia, meritano considerazioni ancora diverse perché ci troviamo in una situazione del tutto particolare, ma di questo magari se ne parla domani o dopo. E ancora una volta io speriamo che me la cavo.


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