mercoledì 20 settembre 2023

recensioni - S. Badani - La cacciatrice di storie perdute



Qui io sono facile preda. Amo le storie di scrittori indiani, anzi, come in questo caso scrittrici, perché in generale, oltre alla storia, raccontano sempre diffusamente di un mondo che amo e del quale mi piace sentire le descrizioni più accurate. Mi pare sempre di essere trasportato come per magia in quella terra che per me ha un fascino irresistibile, con i suoi odori, i suoi rumori, il suo rigoglio sempre presente. Così tra contrasti e vicende tristissime, gli scrittori indiani amano sempre le tinte forti e le tragedie familiari, usando topos da noi magari abusati da secoli, ma che in fondo sono sempre in prima fila nel provocare emozioni e attenzione al lettore. Questa è la storia di una ragazza americana di origine indiana, carica di problemi e di grane familiari, che in seguito alla morte del nonno indiano decide di tornare alla terra dei suoi avi che non conosce per nulla ed alla quale si crede completamente estranea e qui, naturalmente ritroverà se stessa. Una trama classica da vendere tal quale a Bolliwood, che tuttavia, chi ama l’India leggerà molto volentieri delibandone con gusto ogni parte ed ogni descrizione. I grandi segreti della famiglia verranno a galla a poco a poco, tra drammi, lacrime e sangue, contrasti di casta e amori sensualissimi, cosa per cui nel subcontinente vanno sempre pazzi, fino alla fine attesa e naturale. Insomma a me, da come avrete capito è piaciuto.



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