mercoledì 5 ottobre 2022

Ansia nucleare

immagine dal web

 Nei post dei giorni scorsi avrete notato mentre allungavo il brodo sul tema della mia prossima partenza, una certa dose di ansia. Bene voglio dirvi come stanno realmente le cose. L'ansia che mi sta pervadendo da un bel po', non viene certo dalla preoccupazione di un viaggetto che sarà né più né meno di tanti altri, con la consueta dose di piccoli problemi che si presentano in questi casi e che in un modo o nell'altro si risolveranno lasciando anzi un senso di divertimento e di cose da raccontare. No, sono  le notizie che ogni giorno si accumulano e che diventano sempre più preoccupanti e che non mi pare che la gente avverta nei loro aspetti più gravi. E non parlo neppure del versante economico che pure fa tremare le vene ai polsi, sia a chi viene toccato direttamente, con gravi ripercussioni sul proprio stile di vita, sia a coloro che vedono erosi duramente i propri risparmi con i quali pensavano di andare avanti fino alla fine. Anche la svolta politica epocale sembra turbare i sonni, anche solo alla metà, più o meno della popolazione, più di quello che abbiamo davanti alla porta e che al contrario, non viene avvertita, se non da pochi, come l'unico vero e mortale problema che ci aspetta, forse nei prossimi mesi, o magari nelle prossime settimane. Pochi ormai si ricordano o forse fanno finta di non ricordare, che tecnicamente siamo in guerra con la Russia. Questo vortice in cui siamo stati volenti o nolenti, precipitati, e non è tema di questo post cercare spiegazione alle cause e alle eventuali colpe, si sta evolvendo in una escalation estremamente pericolosa per il mondo e quelle che dovrebbero interessare a tutti sono solamente le opzioni di come presumibilmente finirà. 

Prendiamo atto dei fatti nudi e crudi. Entrambi i contendenti diretti si sono spinti così avanti nelle loro dichiarazioni, nelle intenzioni e nei fatti, che hanno reso praticamente impossibile neppure l'inizio di un negoziato. Gli Stati Uniti hanno dimostrato che il loro scopo finale è quello di approfittare dell'errore di valutazione di Putin, per assestare un colpo decisivo al nemico storico e continueranno a buttare benzina sul fuoco fino a quando penseranno di poter raggiungere questo risultato. Pensare ad una soluzione concordata in questa situazione è quasi impossibile. Dunque nei fatti cosa può succedere? Gli avvenimenti che appaiono accadere sul campo, ci presentano una situazione inedita ed inaspettata per lo meno quando sono partite le ostilità. La Russia sta perdendo la guerra sul campo, a causa della sua cronica incapacità organizzativa unita alla sopravvalutazione delle proprie forze convenzionali e alla scarsa motivazione delle sue truppe. L'Ukraina sta vincendo grazie alla sua maggiore motivazione e soprattutto alla enorme massa di armamenti moderni e di aiuti militari in tutte le forme, forniti dai suoi alleati. Sarebbe una cosa lunga e dolorosa, ma a poco a poco Kiev si riprenderebbe i vari territori contesi in tutto o in parte, naturalmente trovandoseli desertificati dal tipo di guerra consueta che la Russia ha operato in tutti i teatri in cui si è spesa. Al momento attuale e se non cambiano drasticamente le condizioni in campo, questa è la fine segnata. Ora chiunque conosca un poco quel mondo e l'attuale gruppo di potere russo, sa bene che questa soluzione è assolutamente inaccettabile, perché oltretutto porterebbe ad un probabile violento passaggio di consegne. 

Per questo è assolutamente certo che Putin non accetterà mai la probabile fine di cui vi ho fatto cenno e pertanto è sicuro, e vi prego di credermi, questo lo sanno tutti coloro che quel mondo conoscono o lo hanno frequentato, che utilizzerà l'arma nucleare. Non è una opzione o una possibilità. E' certo al di là di ogni dubbio che al Cremlino verrà schiacciato il bottone rosso. E non dobbiamo credere che sia soltanto la follia di un despota assoluto che vistosi morto decida il muoia Sansone con tutti i filistei. No, l'intero gruppo di comando è composto di falchi ancora più decisi di lui, che si stanno chiedendo, a cominciare dai Ceceni, che tra l'altro sono in pool per una eventuale successione, come mai questa scelta non sia ancora stata fatta. Si tratta solo di vedere se si deciderà di lanciare un'arma tattica di bassa potenza tanto per tastare la reazione americana o cominciare a lanciare pesante, con tutto pronto per una offensiva su larga scala in tutto il mondo, se ci fosse una reazione analoga in campo nemico. Non ci sono alternative, messo di fronte ad una disfatta tecnica e morale, queste persone non accetteranno mai di essere umiliate e messe nell'angolo, scateneranno l'ultima arma che hanno a disposizione, non considerando l'olocausto totale perché in ogni caso loro sarebbero comunque eliminati. A mio parere la prima bomba sarà lanciata nella zona di Kherson. L'unica via di uscita è che gli USA decidano di lasciare a Putin l'onore delle armi, che convincano l'Ukraina a qualche sacrificio e soprattutto a non cantare vittoria (cosa che mi appare molto difficile da ottenere, anche se dovrebbe bastare la minaccia del taglio dei fondi e degli approvvigionamenti) e lasciare che la Russia dichiari ufficialmente che ha vinto e che ha ottenuto quello che voleva, per il suo fronte interno. Non ci sono altre soluzioni per evitare l'olocausto nucleare. La seconda opzione molto più dolorosa è che dopo il lancio della prima bomba nucleare tattica, l'orrore sia così grande che, invece di rispondere, si opti per la prima soluzione comunque, anche se in condizioni di maggiore debolezza. State certi che finirà così, conosco bene i miei polli. Adesso avete capito perché sono così ansioso? Vi lascio meditare per qualche giorno sperando di trovarvi al mio ritorno, in caso di problemi gravi, chiederò asilo politico.


Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

4 commenti:

Tizyana ha detto...

L'eventualità di un uso del nucleare mi fa venire i brividi solo al pensiero. Speriamo ci sia un barlume di lucidità che aiuti a ragionare.

Enrico Bo ha detto...

non dirlo a me, purtroppo ci si sta precipitando lungo una discesa inarrestabile

Juhan ha detto...

Io sono più ottimista. Certo la situazione è grave, tanti (ovviamente troppi) morti da entrambe le parti ma soluzioni ci sono. Nessuno è per sempre, nemmeno Putin che è vecchio e ha problemi di salute. E anche il suo roskopo con tanti pianeti retrogradi...
L'uso di bombe nucleari (mi dicono esperti, se vuoi ti fornisco i link) non risolverebbero niente dal punto di vista militare. Senza contare che le bombe potrebbero essere il condizioni simili a quello che si è visto finora.

Enrico Bo ha detto...

@Juhan - Vorrei essere ottimista anche io, ma ti ricordo che anche se cade Putin, i candidati alla successione sono quelli che si stanno chiedendo e lo hanno dichiarato, come mai non sono state ancora tirate le atomiche (vedi Kadirov, uno dei candidati n 1 che sta prendendo sempre più quota). Il lancio di atomiche non sarebbe certo un modo per rovesciare una guerra ormai persa nei fatti ma solo un muoia Sansone con tutti i filistei, tipico di quelle teste che ti assicuro conosco assai bene. L'unica vera speranza sta in quello che hai detto alla fine, che le sue bombe funzionino come tutto il resto in Russia.

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 119 (a seconda dei calcoli) su 250!