Finalmente è capitato l'impossibile e oggi ho ricevuto telefonate e messaggi di amici che avevano assistito a qualche mia conferenza sulla Moldova e sulla ancor meno conosciuta Transnistria. Ma allora esiste davvero, è stato il commento di base che ha uniformato il senso delle chiamate. Certo che esiste e merita assolutamente di essere visitato questo paese che si è autonominato nazione indipendente e non manca di ribadirlo. Comunque il fatto è che lo Sheriff Tiraspol, la squadra della capitale, appunto Tiraspol, per la prima volta partecipante alla Champions, non solo è riuscita ad arrivare alla fase a gironi, ma ha vinto le prime due partite ed è in testa al girone stesso, a questo punto con buone probabilità di arrivare agli ottavi. Intanto la prima l'ha vinta con il forte Shaktar, squadra più forte dell'Ucraina, con ottimi risultati anche negli anni scorsi e contro la quale, tanto per dirne una, ieri sera l'Inter, che è nello stesso girone, ha faticato assai a portare a casa uno scialbo 0-0, ma quello che è stato più straordinario è che ha vinto per 2-1 e meritatamente, nientemeno con il Real Madrid nel mitico stadio Bernabeu, che ha visto CR7 e tanti campioni quanti non se ne contano nel resto dell'Europa. Ora voi direte, è la vecchia storia della squadra miracolata, la favola che fa bello il calcio, sport dove ogni tanto anche i miracoli si avverano (vi ricordo l'Alessandria in semifinale di coppa Italia col Milan), il pallone è rotondo e via con le banalità.
No, non è così, Il Tiraspol, non è per niente una squadretta di paese che ha indovinato qualche partita, col capitano che fa l'idraulico e si allena il sabato mattina e il portiere che deve prendere le ferie per giocare, lasciando a casa il camion con cui fa le consegne. Niente affatto, lo Sheriff Tiraspol è una squadra con controfiocchi, piena di grano, certo non alla pari dei big del calcio, di proprietà del figlio del padrone della Transnistria, che occasionalmente è proprietario appunto della Sheriff, società che fa almeno il 90% delle attività economiche del (pur piccolo) paese e quindi i soldi ci sono e con quelli si è comperato fior di giocatori, indovinandoli certamente, tanto che il goal della vittoria ieri sera è stato proprio il golazo che fanno i grandi campioni. Poco conta che nella semisconosciuta Transnistria, (nota solo per il libro l'Educazione siberiana e relativo film) le banconote sembrino quelle del Monopoli e tanto valgano e le monete, non avendo lo stato i soldi per farle di metallo, le ha dovute stampare di plastica, come le pedine della pulce di quando eravamo ragazzi. No, i giocatori se li sono comprati in Euri e Dollaroni sonanti, altro che storie e sono bravi, allenatore compreso. Infatti anche se con il confine della Moldova sono schierati cannoni e carri armati, il Tiraspol milita da anni nel campionato Moldavo e da almeno dieci lo vince regolarmente, alla faccia del non essere riconosciuto. Comunque adesso che ha 6 punti, prima del girone e l'Inter è ultima con 1 punto, qualcuno a Milano comincia a chiedersi, con una certa preoccupazione, dove sia 'sta Tiraspol e come si deve fare per andarci a vedere la trasferta. Cominciate ad informarvi e eventualmente ordinatemi il libro che parla di questo imperdibile paese (c'è anche in ebook) e la cui copertina vedete in testa all'articolo. Se non sapete come fare scrivetemi pure, che ve lo faccio avere.