Un altro degli straordinari lavori del grandissimo giornalista che ha fatto dell’Asia la sua ragione di vita e che l’ha vissuta proprio negli anni più terribili, che lui ha trascorso nel sud est asiatico. Anche se li ho letti quasi tutti, i suoi lavori, questo mi mancava e l’ho amato tantissimo proprio perché racconta le vicende della Cambogia, paese che ho avvicinato solo per poco tempo, ma che ho amato moltissimo. Anzi ritengo che chiunque volesse visitare questo paese dovrebbe leggersi questo lavoro che la racconta in tutta la sua poetica bellezza e in tutti i suoi spaventosi orrori. Il libro raccoglie tutti gli articoli giornalistici che dal 70 alla fine degli anni ’90, Terzani ha scritto per i giornali per cui ha lavorato. Ci puoi leggere quindi come in un film in cui il documentarista, non ha ancora visto il finale, ma via via se lo immagina con crescente stupore, e scopre tutti gli accadimenti che si sono succeduti nel tempo, da quelli in cui gli arrembanti khmer rossi, creati come al solito dagli improvvidi avvenimenti esterni, erano addirittura sembrati una speranza, al periodo in cui cominciavano a trapelare i fatti, poco creduti proprio per la loro spaventosa ed esagerata tragicità, fino alla conferma delle ipotesi più orribili, quando Tiziano, tra i primi ad arrivare in Cambogia dopo la caduta di Pol Pot, la percorse in lungo ed in largo trovando la spaventosa conferma di quanto accaduto. In tutta la parte finale si legge poi la disillusa disperazione di osservare come, tra la più totale indifferenza del mondo, questi assassini spietati, tra i più barbari che il secolo scorso abbia vissuto, siano stati riammessi nel consesso internazionale e lui stesso abbia dovuto sedersi accanto a qualcuno di loro chiamandolo eccellenza ed infine sono morti nel loro letto senza subire alcuna punizione. Un libro, che per chi è interessato a queste cose, è indispensabile leggere e che molto insegna anche su tanti avvenimenti che accadono continuamente nel mondo, in particolare se intendete programmare un viaggio tra i templi di Angkor. Struggente l’ultimo pezzo che racconta le sue emozioni attraversando proprio il sito di Angkor wat, nelle quali mi sono molto ritrovato.
mercoledì 26 giugno 2024
Recensione: T. Terzani - Fantasmi
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