mercoledì 12 giugno 2024

India 35 - Mini Switzerland

Miniswitzerland - Dalhousie - India - aprile 2024

 

Già, quello delle scimmie è un problema serio in tutta l'India, in particolare da queste parti, dove le scimmie sono piuttosto grandi, dei veri scimmioni e pare, almeno così viene spiegato in diversi cartelli, che siano particolarmente portate a fare razzia di ogni cosa che trovano e ai turisti ingenuotti e poco attenti o solamente poco informati, siano use a strappare via, occhiali, cappelli e macchine fotografiche lasciate incustodite e portarsele via in qualche luogo inaccessibile, ma visibile, in modo che il malcapitato derubato, offra banane o altri generi di conforto in cambio, per riavere il maltolto. Naturalmente se per i copricapi o altro lo scambio può risultare divertente, per le fotocamere sbattute qua e là o peggio lasciate cadere dall'alto, la cosa è un po' più preoccupante e sarebbe quindi meglio evitare. Quindi mi raccomando, consiglio di vita pratica, chiudere sempre bene ed a chiave, le finestre delle camere d'albergo e anche quando siete seduti nelle vicinanze dei templi, luoghi di elezione per i primati, grandi  o piccoli che siano. Comunque io scaccio quelle in agguato sul nostro balconcino e vado ad abbuffarmi di waffel al cioccolato che il gentile addetto mi vuole proporre ad ogni costo al bancone della colazione. Bisogna cedere per non sembrare scortesi, se no pare che non gradisci il trattamento. 

Poi via, risaliamo la strada di montagna in tornanti strettissimi, passando davanti a molti collegi e scuole private di certo popolate da ricchi rampolli della nuova classe emergente di questo paese, diventato il popoloso del mondo e avviato a diventarne anche uno dei protagonisti dal punto di vista economico. Siamo oltre i 3000 metri e le foreste di deodara e di pini neri ci circondano fittissime, aprendo solo piccole radure su strapiombi e vallette laterali. Il paesaggio è quanto mai piacevole e inoltre la giornata bellissima permette una bella vista sull'Himalaya sempre più prossimo. Dopo un ventina di chilometri si arriva ad un piccolo altopiano tra i boschi che si aprono improvvisamente mostrando uno spazio pianeggiante verde smeraldo con al centro un piccolo lago che non può non richiamare alla mente paesaggi alpini nostrani. E infatti la località dal nome originale di Khajjar, viene oggi spacciata come Mini Switzerland e come tale ufficialmente battezzata nel '92 dall'ambasciatore appunto svizzero, con la posa di una scultura che arrivò direttamente da Berna. Un'altra dimostrazione di come questo paese miri ad internazionalizzarsi, omologandosi il più possibile a luoghi e mode ritenuti più belli e desiderabili, sparsi qua e là nel mondo. 

Sia come sia, qui è pieno di turisti locali che arrivano da ogni parte dell'India in cerca di esotico occidentale a casa propria. Qui i divertimenti più gettonati sono proprio il parapendio, le zip line su fili di acciaio tesi attraverso gli strapiombi delle valli, dove torme di ragazzotti corrono gridando per essere scagliati a gran velocità attraverso i baratri della montagna, mentre i lembi dei sari delle ragazze svolazzano come falene impazzite. Non parliamo naturalmente dei torrenti vari dove il rafting è d'obbligo per tutti. Un'altra che magari non avete mai sentito nominare è lo zorbing, dai, confermatemi che questa la imparate adesso e non ditemi che questo non è un blog di servizio! Dunque ecco come funziona. Siete un un grande pendio, tipo quello dove d'inverno ci sono delle piste da sci e che quando la neve va via, lascia il posto a belle discese di erba verdissima che finiscono in un grande spazio piano dove fermarsi. In cima si sono delle gigantesche palle di plastica trasparente, dove il malcapitato o l'utente, come volete chiamarlo insomma, viene infilato da una apertura laterale. All'interno il tipo si attacca a delle maniglie, quindi la palla viene gonfiata al massimo e chiusa in modo che non si sgonfi e poi con una spinta, viene buttata giù per la discesa, dove scivola fino a valle, ribalzando e rotolando secondo la linea di massima pendenza, con grande divertimento di chi c'è dentro e urla di gioia da parte degli spettatori e compari di merende, che aspettano giù. 

Miniswitzerland

Vedete voi. Comunque qui si fa e mi risulterebbe anche da noi. Comunque non stiamo a criticare, da noi si fanno le stesse cose, solo che qui sono tanti, tanti di più, sono i numeri ad essere diversi insomma. E poi in fondo il posto è bello, da cartolina insomma, verde talmente carico come raramente si vede anche dalle nostre parti. Se fosse un luogo solitario sarebbe di certo un posto di rara bellezza, ma d'altra parte come puoi pretendere, se un posto è magnifico, di essere il solo a fruirne, oltre che impossibile non sarebbe neppure moralmente accettabile. Facciamo una passeggiata attorno alla radura, ma è troppo grande per circumnavigarla tutta. Anche avvicinarsi al lago centrale non è facile, perché man mano che ti ci appressi il terreno diventa intriso di acqua e si sprofonda nel fango erboso. Ci sediamo ai margini del bosco, ci sono naturalmente bancarelle che vendono generi di conforto e veniamo subito approcciati da un gruppo di bei ragazzi e ragazze che ci sottopongono al solito fuoco di fila di domande. Sono in vacanza e vengono dal Gujarat. I due ragazzi più grandi hanno appena finito il college e stanno per partire, uno per gli USA e uno per il Canada per fare un master, uno in economia e l'altro in informatica. Sono chiaramente i nuovi indiani, informatissimi, sanno chi è la Meloni e disquisiscono con competenza sull'accento del nostro inglese, specialmente il mio che mi identifica immediatamente come italiano. 

Tempio di Naga

Mi sembra che ci tengano molto a questo punto, esibendo per contro il loro, curatissimo e oxfordiano, quasi volessero proprio rimarcare la differenza dall'inglese parlato dall'indiano medio che risente normalmente di un accento che lo identifica specificamente e viene spesso preso in giro nei film americani e inglesi, che lo caricano molto. Non c'è dubbio che questa sia la nuova India, quella che si presenta al mondo per le nuove sfide economiche internazionali e di cui bisognerà tenere conto. Guai ad ignorarne le potenzialità, come l'Occidente ha fatto per decenni con la Cina ad esempio. Naturalmente si informano a fondo delle nostre impressioni sul paese, per capire se siamo riusciti ad afferrare i cambiamenti in atto o se siamo ancora rimasti agli stereotipi classici. Anche le ragazze non sembrano certo quelle dei matrimoni combinati che stanno con le mani in grembo e gli occhi bassi di fronte alla visita dei futuri suoceri, servendo al più il thè senza parlare. Occhi neri vivi, curiosi, aperti al mondo. I tempi cambiano rapidamente anche qua. Un incontro interessante che racconta molto, al di là delle bancarelle di hotdog o delle palle dello zorbing. In fondo alla valle ci sono poi decine di cavalli per dare l'opportunità a chi lo volesse di fare una cavalcata guidata nella verde minisvizzera. Per la verità dalla parte opposta del lago c'è un gruppetto di case, il nucleo originale di Khajjar, che nascondono invece la presenza di un antico tempio di legno, una vera rarità del XVI secolo dedicato a Naga il dio serpente.

Tempio di Shiva

Legni antichi e scolpiti con la cura di artigiani delle montagne, forse non più di attualità in un paese moderno che ha solo fretta di crescere e portarsi avanti, mettersi alla pari con i suoi competitori se non di sopravanzarli il più presto possibile. Forse non c'è più tempo per fermarsi a curarsi delle cose di un tempo e anche qui avverrà inevitabilmente quello che succede in ogni parte del mondo di fronte ai cambiamenti epocali. Il vecchio tempio così rimane lì seminascosto, con un'aria un po' trasandata, un poco abbandonata, i begli intarsi un po' sbrecciati, il colore staccato, le immondizie negli angoli, nonostante moderni cartelli invitino i visitatori alla pulizia, sintomo di educazione e progresso. Un poco più in là una piccola scuola elementare; i bambini seguono un maestro seduti in cortile. Oggi è il secondo giorno del nuovo anno scolastico e l'attenzione è viva, mentre il maestro spiega, non si sente volare una mosca. Lasciamo la valle, ad un chilometro un altro tempio che sul sagrato esibisce una gigantesca statua di Shiva alta almeno una decina di metri che aggetta sulla valle col suo tridente orgogliosamente teso verso l'alto, che si staglia sulle montagne dalle cime innevate sullo sfondo. Nel tempio oscuro, non c'è nessuno, sono tutti laggiù alla minisvizzera ad aspettare il turno per farsi lanciare in fondo alla valle sulla zipline.

SURVIVAL KIT

Mini Switzerland - A 24 km da Dalhousie, luogo molto famoso per sport invernali e di montagna che richiama una gran folla di turisti indiani, situato ad oltre 3000 metri. Qui potrete passare una mezza giornata all'aperto godendovi le opportunità di divertimento proposte o facendo una passeggiata a cavallo, specialmente se la giornata è bella e consente la vista dell'arco himalayano. Bella occasione per incontrare molti giovani locali sempre molto disposti a chiacchierare e a scambiare opinioni. Non perdetevi l'antico tempio ligneo di Naga e il tempio di Shiva che guarda la valle poco distante. Bellissimi paesaggi durante la discesa del ritorno in paese.


Orma di orso

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