Dalhousie - Himachal Pradesh - India - aprile 24 |
Massi appena caduti |
La strada prosegue a mezza costa attorno i mille metri di quota, mentre sullo sfondo le cime himalayane senza nome più prossime fanno da quinta superba. Questa terra è giovane, geologicamente parlando ed in continua trasformazione. Un clima feroce tra monsoni e sbalzi di temperatura ne fanno un insieme estremamente fragile, costituito da colossali morene i cui terreni sono contenuti da una vegetazione potente, fatta di boschi, foreste e manti erbosi di ogni genere che tentano disperatamente di tenerli insieme con la disperata forza delle loro radici, che come dita adunche e forti li aggrappano alla meglio, ma da un lato l'opera distruttiva dell'uomo, che anche lui cerca solo di sopravvivere, e la gravità, operano scavando, sbriciolando e portando a valle, ad ogni stagione quanto più materiale possibile e rendendo vane le operazioni di contenimento che si tentano di volta in volta. Così si marcia a velocità ridotta tra le frane che hanno distrutto le strade durante i monsoni passati ed i danni che si apprestano ad arrivare. Infatti con la poca pioggia di questi giorni, già trovi nei punti più fragili, grossi massi caduti sul manto stradale, già piccolo di per sé, se non qualche auto ferma con il cofano schiacciato.
Ogni tanto incroci qualche mezzo movimento terra inviato a liberare la strada dai danni della notte e così si procede, continuamente dimostrando che è l'uomo con il suo numero inarrestabile e sempre crescente, a creare il problema, cosa quanto mai attuale in questo paese, e che evidentemente rappresenta il vero e non risolvibile problema del pianeta.. Ci fermiamo ad un baruccio lungo la strada per la solita dieta banane e biscotti e poi nel primo pomeriggio si arriva a Dalhousie, questo piccolo e per noi ignoto, centro di montagna dopo aver risalito una valle laterale fino ai duemila, ai piedi di un'altra magnifica cerchia di montagne. Queste località che si stanno gonfiando a dismisura, sull'onda di questa nuova moda che attira la nascente classe media a trascorrere un po' di tempo alla maniera occidentale in montagna, oltretutto ricercando quel fresco desiderato in una terra che in questi giorni, mi dicono, viaggia attorno ai 50°C, stanno diventando il nuovo eldorado per la speculazione edilizia. Infatti anche in questo, che doveva essere un paesotto di scarsa importanza, vedi gru dappertutto e gran parte delle costruzioni, alberghi grandi e piccoli, pensioncine e ostelli, sono piuttosto recenti e continuano a nascere come funghi.
Evidentemente il business sta crescendo. Anche il nostro albergo è praticamente nuovo di pacca e gode di una vista spettacolare sulla valle di fronte. Sullo sfondo le cime bianche delle montagne superano i cinquemila. Bello è bello, c'è poco da dire, ma non risponde certo ai canoni dell'India del nostro immaginario. C'è poco da fare questo paese non finisce mai di stupirti. Qui non sanno cosa fare per blandirti e farti sentire gradito ospite. Addirittura la proprietaria, avvertita delle inconsueta presenza di stranieri, viene a salutarci e ad assicurarci che saremo trattati al meglio. In giro infatti vedi solamente facce autoctone. Visto che è è ancora chiaro, facciamo un giro in paese, che presenta il solito mercato, attorno al quale la cittadina è evidentemente cresciuta e null'altro. Per il resto siamo circondati dalla foresta ed i tronchi secolari dei pini e dei cedri, raccontano di una crescita ininterrotta negli anni, solo da poco assediata a sua volta dalla presenza umana. Anche i piccoli bar sono stati progettati alla maniera europea come baite alpine di legno che offrono bevande occidentali a prezzi adeguati. Al Bunny bar, prendo un black tea, unica cosa a prezzi locali, anche se fa poco à la page.
Chi mi circonda invece ha tavoli pieni di cappuccini, cioccolate calde e simili consumi evidentemente spinti da film bollywoodiani e serie televisive che spiegano come gira il mondo dalle nostre parti. Intanto comincia a piovigginare e la visibilità scende di conseguenza. Riguadagniamo il nostro rifugio, dove per risalire fino alla costruzione principale, siamo indirizzati ad un apposito carrettino elettrico da golf, non sia mai. Diciamo pure per fortuna perché lo stradino è di almeno trecento metri con una salita piuttosto dura e qui siamo sopra i duemila, tanto per ricordarlo. Le nostre valigie invece vengono portate su a spalle da appositi incaricati che se li legano sulle spalle protette da sacchi di juta con corde e canapi. Evidentemente tre addetti a questa bisogna costano di meno dell'elettricità consumata in questa risalita di un paio di minuti, oppure bisogna considerare che questa è l'India e le abitudini non cambiano anche se cambiano i tempi. Nel giardino e sulla balconata, la vista è ancora in piena azione, visto che qui la nebbia non è ancora arrivata visto che siamo ad alcune centinaia di metri più in alto e fare il gentiluomo britannico in visita ai suoi possedimenti di fronte a questa valle perduta, a quel tempo di certo ci volevano giorni e giorni per arrivare fin qua, sorbendo un thè delicato e fragrante non ha prezzo e che Duo salvi la regina Vittoria.
Passiamo poi alla sala dove viene servita la cena che per la verità è già stracolma di ragazzini, visto che, essendo forse non ancora in stagione piena, l'albergo è gremito di allievi (ricchi) di qualche college, in gita scolastica. Ovviamente un po' chiassosi come si addice a tutte le scolaresche del mondo, ma questa essendo la jeunesse dorée del paese, ha una sua contenuta educazione, diciamo che gridano piano, cercando di non stazzonare le costose uniformi, le ragazze con i capelli raccolti e le calzine bianche come le nostre compagne di scuola di un tempo ed i ragazzi con tute griffate che si riempiono i piatti al buffet con degnazione. Anche questo uno spaccato di come sta procedendo l'occidentalizzazione lenta di questo paese. Tenendo conto, mi dicono, che una retta per una scuola superiore di media tacca, costa tra i sei e i diecimila euro l'anno. Qui il punto di riferimento adesso sono gli Stati Uniti e il Canada (dove tutti sperano di emigrare), la Russia antica amica politica, per i costumi è stata dimenticata da un pezzo, e l'omologazione avviene quindi verso l'antico nemico (o quantomeno poco amico). Per il resto si fa riferimento alle nozze sfarzose dei miliardari di Mumbai che vengono fatte in Italia, una delle mete più gettonate per spendere soldi, per fortuna.
Non per nulla durante i molti sporadici contatti coi ragazzi di qua, qualcuno mi ha chiesto consigli su cosa vedere oltre a Roma, Papa e Colosseo incluso e Venezia. Bollywood docet insomma. Nella grande sala dove i ragazzi vanno e vengono, siamo stati messi un po' di lato per evitare che il movimento ci disturbasse troppo e continuamente il caposala viene a chiederti se tutto va bene e ad offrirci opportunità di servizio. Devo dire che ci sentiamo particolarmente coccolati e anche le scelte del buffet sono compatibili con i nostri gusti difficili. Quando viene ora di andarsene a letto quasi quasi dispiace lasciare il posto, ormai se ne sono andati quasi tutti, i ragazzi a far un po' di casino (contenutissimo per carità) nelle loro stanze, anche se sorvegliatissimi dai vari tutor, e anche il cantante che ha sciorinato per tutta la sera i pezzi più in voga della musica hindi, ormai ringrazia solo più noi per gli applausi. Andiamo quindi a nanna non prima di aver rassicurato ancora una volta la proprietaria che la camera ci soddisfa completamente. Rimaniamo ancora un po' sulla balconata a goderci il fresco della notte. Nel chiarore della luna piena, si scorgono ancora le cime lontane, di questa India inusuale se pur così piacevole. Le scimmie fanno capolino sul balcone tanto per ricordarci dove siamo.
SURVIVAL KIT
Hotel Grand view - Subhash chowk road - Dalhousie - Bellissimo albergo molto nuovo, situato in posizione bellissima, in centro, su una balconata sulla valle vista monti. Vi si accede con macchinetta elettrica, fino al grande e curatissimo giardino. Sicuramente il migliore del nostro giro. Camere con vista e balcone, molto spaziose. Pulitissimo. Bagno nuovo ben dotato e tutto ben funzionante. AC, Frigo, TV 42", riscaldamento phon, cassaforte, acqua di cortesia, set per thè e caffè. Set da stiro e spa disponibile. Free wifi in camera. Piatto di benvenuti con succo e biscotti fatti in casa. Cena a buffet ottimo (840 R) e à la carte. Ci si sente molto coccolati. Consigliatissimo. Prezzi variabili per stagionalità sui 4600/5600 R. la doppia inclusa ottima colazione continental.
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