giovedì 21 dicembre 2023

Corea 25 - Templi e mercati

Jagalchi market - Busan - Corea del sud - ottobre 2023


Il tempio

I croissant caldi di Tous les Jours, catena di colazioni francesi, anche se a prezzi di affezione, carezzano il risveglio mattutino meglio di un mantra buddista pronunciato a mezzavoce nella penombra di una sala di preghiera. Soprattutto il calore di un ottimo cappuccino senza cannella (please no cinammom), te lo fa andare giù che è un piacere, oltretutto scontato del 20% come da convenzione col nostro hotel beneamato. Questo rito ha anche un che di consolatorio dopo che all'ingresso ero caduto fragorosamente inciampandomi (l'anziano dice sempre così) sui gradini mefitici ed irregolari. Intanto attacco bottone con due italiane che scelgono i loro dolcini di confort food prima di cominciare la giornata. Loro sono al loro secondo viaggio coreano, evidentemente appassionate e si sono fatte tutto un itinerario tematico per andare a vedere alcune location dove vengono girate le serie coreane di cui sono fans addicted e altre dove si produce la famosa ceramica celadon, che qui in Corea pare sia migliore di quella cinese. Insomma onuno ha i suoi trip si potrebbe dire, comunque ci danno delle utili indicazioni per raggiungere il tempio di Haedong Yonggungsa, costruito sopra la scogliera ed annoverato come uno dei più accattivanti della Corea proprio per questa sua particolare posizione. 

Le statue dello zodiaco

Naturalmente, essendo stato confuso dalle spiegazioni conplicatissime delle due, unite a quelle ancora più intricate della tragazza della reception, che non voleva più mollarci nel timore che ci perdessimo, sbagliamo la direzione della metro col risultato di trovarci dalla parte opposta della città ed a questo punto, chi sbaglia paga, è la dura legge del taglione e dunque ci buttiamo su un taxi per non perdere tutta la giornata sui mezzi. Per la verità il percorso è  molto interessante perché ci consente il passaggio di tutti i vari ponti sulle baie della città che offrono un bellissimo punto di vista delle aree più moderne di Busan. In effetti il tempio è quasi fuori città e comunque c'è una gran folla di visitatori che si dirigono lungo la strada di accesso, su un capo roccioso di fronte all'oceano. Le dodici statue degli animali dello zodiaco, assieme a molte altre dall'interpretazione più o meno imbarazzante, fanno ala all'ingresso occupato da una miriade di bancarelle che offrono oltre ai soliti oggetti di culto, materiali di conforto per i fedeli affamati già di prima mattina. D'altra parte questo è un tempio su cui aleggiano molte leggende. Costruito nel XIV secolo dal monaco asceta Naong, in riparazione di una  carestia devastante, fu come gli altri distrutto e ricostruito durante le varie invasioni giapponesi fino al rinnovamento degli anni trenta del novecento, quando un monaco santo lo ricostruì nella forma attuale. 

Il Budda inseminatore

Ma il bello avvenne durante una sessione di preghiera durata cento giorni, negli anni settanta, quando ci fu una apparizione della divinità Daebul in groppa ad un drago, emanante fasci di luce nei cinque colori sacri del buddismo, mica solo da noi ci sono apparizioni di madonne più o meno lacrimanti, sappiatelo! Così da allora sembra che chi viene qui e preghi con sincerità, avrà un cosiddetto "sogno lucido", cioè cosciente e con la possibilità di guidarne la storia, atttraverso il quale un suo desiderio si avvererà. Immaginate dunque la fila. Oltretutto c'è anche la statua in pietra di un Budda cicciotto a cui le signore toccano la pancia nella certezza di avere finalmente il  tanto desiderato figlio maschio. Insomma a parte queste facezie, il tempio è davvero accattivante, disposto sulla scogliera con le diverse costruzioni a picco sul mare che si raggiungono attraverso arditi ponticelli molto scenografici. Facendoci largo tra la folla, ci facciamo tutti i punti più affascinanti, dalla pagoda in pietra sui quattro leoni, alla statua di Budda in pietra di oltre 10 metri, la più grande del paese, fino a quella del gioioso Budda inseminatore circondato da felici aspiranti madri. Comunque a parte il folklore, bisogna dire che il luogo è decisamente scenografico, così disposto a picco sulle rocce, con le onde dell'oceano che le schiaffeggiano senza sosta. 


Fedeli

Insomma a parte i credenti se tutti arrivano fin qui e salgono e scendono senza sosta le centinaia di gradini mettendo a dura prova menischi e ariccolazioni varie ci sarà pure un motivo! Ce ne andiamo poi con calma, col nostro bicchierone di granita di ordinanza, che poi, quando sarà debitamente svuotato, non sapremo dove buttare. In effetti il tempio è un po' isolato e la strada per arrivare alla metro piuttosto lunga, visto che abbiamo rinunciato ad aspettare il bus. Oltretutto qui siamo decisamente fuori città e oltre a colossali palazzoni di periferia ed il mastodontico centro commerciale Lotte con annesso parco di divertimenti, un vero e proprio paese del quale dal di fuori indovini le cime degli ottovolanti e delle altre attrazioni procura vomito che comunque piacciono tantissimo, non c'è nulla e anche la stazione, di recente costruzione pare davvero una enorme cattedrale sopraelevata nel deserto. Comunque cammina cammina ci si arriva e visto che si sta avvicinando mezzogiorno, si decide di riattraversare la città, a quest'ora la metro è poco popolata, se non da schiere di ragazzotti con le teste religiosamente chine sui loro telefonini e arrivare al famosissimo mercato del pesce, il più noto e ricco del paese. 

Gamberoni

In effetti vale la visita anche solamente per ammirare le infinite sfilate di banchi ricolmi di ogni tipo di pesce, mollusco o altro essere marino conosciuto. Il mercato occupa un intero quartiere e direi che la parte più divertente è davvero camminare tra le bancarelle per ammirare tutti quei pesci, molti mai visti prima, dalle forme strane ed aliene e la loro ordinatissima disposizione esibita per attirare i compratori che si affollano a guardare, esaminare e finalmente scegliere quello che vogliono portarsi a casa. Un sacco di specie sono vive in grandi vasche, che in Oriente la tradizione lo prevede proprio per garantirne la freschezza; altri sono disposte in cumuli secondo specie e dimensione, con tanto di cartelli con i prezzi di vendita. Nella parte dell'isolato al coperto, ci sono invece i veri e propri ristoranti dove ti scegli quello che vuoi mangiare che ti viene immediatamente pulito, cucinato e servito su grandi banconi. C'è davvero da farsi venire l'acquolina in bocca, visto quello che nuota nelle vasche. Qui c'è anche la possibilità di assaggiare quella che è una delle specialità o meglio curiosità del posto, i tentacoli di polpo vivo che si agitano nel piatto e a quanto si dice anche in bocca dove tentano disperatamente di evitare di essere ingeriti e masticati, appiccicando le loro piccole ventose alla vostra lingua. 

Una Ajumma

Ho deciso di chiamarmi fuori da questa esperienza, vista la descrizione ed i filmati che ho visto sulla rete, perché in fondo amo gli animali e preferisco mangiarli già defunti. Così ho evitato anche di favorire l'assaggio di certi salcicciotti rosa, una specie di oloturia apparaìentemente ripiena di nauseabondo liquido rosso, sangue, altro piatto per i quali molti locali vanno matti. La grigliata mista invece devo dire che aveva decisamente il suo perché. La signora che ci ha scelto i pesci, piccoli interi e in tranci oltre ad un paio di abaloni, molluschi dalla conchiglia madreperlacea verde molto apprezzati e diversa altra robetta, ce li ha preparati con cura, assai fiera che gli stranieri avessero scelto proprio il suo stallo e nel servirci esibiva con un certo orgoglio i suoi piatti prima di deporli sulla nostra tavola. E' una delle cosiddette Ajumma, le donne che dopo la guerra hanno preso in mano il mercato e ne hanno creato la fama e stanno lì tutto il giorno avvolte nei loro grandi grembialoni gialli di gomma a mostrare il loro  prodotto ed a servirlo. Devo dire che se vi piace il pesce, qui ve ne levate la voglia davvero, sia per la varietà che anche per la scenografia. E adesso, calmati i morsi della fame c'è tutto il tempo per passare con calma alla tappa successiva.

Pulitiura del pesce
Pranzo a Jagalchi
















SURVIVAL KIT

Abaloni

Haedong Yonggungsa temple - Detto anche tempio sul mare è uno delle attrazioni più visitate di Busan. cI si arriva con la linea 2 della metro, stazione di Haeundae, poi se non volete farvela a piedi (un paio di chilometri) c'è il bus 181 che porta fino al tempio. Tenetevi almeno un'ora per la visita. Nei pressi molte bancarelle di street food per rifocillarsi. Qui si viene in particolare a Capodanno (ideale per la realizzazione dei desideri, ad aprile per la fioritura dei ciliegi e, come ora, si consiglia l'alba vista l'esposizione ad est del tempio stesso, che allo scopo, apre già alle 5 di mattina. C'è poi un bel sentiero scenografico che prosegue lungo la costa per rientrare verso le spiagge della città. 

Jagalchi market - Si raggiunge con la linea 1 arancio scendendo all'omonima stazione (quella successiva a Nampodong) vicina al porto. Veniteci per pranzo per poter approfittare dell'offerta del miglior pesce della Corea. Noi, per una gran bella grigliata mista con birra, abbiamo speso 65.000 W. Tutto il mercato è altamente scenografico e ottimo per fare belle foto. Esperienza imperdibile. 



I cuori dei desideri
La scalinata















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