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Parco di Cheonjeyeon - Jeju - Corea del sud - ottobre 2023 |
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Turiste |
Come vi ho raccontato, Jeju è una splendida isola, dove la natura racconta tutti i suoi miracoli e i suoi aspetti più accattivanti. Dovunque vai ti aspettano paesaggi e fenomeni curiosi da vedere con attenzione e da godersi con gli occhi. Certo più la giriamo e più posso riconfermare che il modo ideale per sfruttarsela al meglio sarebbe la disponibilità di un'auto perché le cose da vedere sono moltissime e disperse per tutta l'isola, a distanza di pochi chilometri l'una dall'altra, cosa che rende difficile farlo utilizzando i mezzi locali che ovviamente ti portano senza problemi da un punto all'altro, ma di conseguenza ti perdi tutto quello che c'è in mezzo, magari non grandissime cose, ma che meriterebbero sicuramente una sosta più accurata per dare un'occchiata. Così ragionando, ci godiamo il paesaggio dal finestrino del comodo bus che traversa l'isola in direzione sud per arrivare fino a Seogwipo, il più importante centro abitato dela parte meridionale, un'area di recente sviluppo che grazie all'imponente sviluppo turistico degli ultimi decenni, ha visto sorgere innumerevoli strutture ricettive per rispondere ad una richiesta sempre crescente. Il bus percorre una delle tante strade che aggirano il rilievo centrale del monte Halla, circondato da un grande parco naturale di foreste.
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Roccia vulcanica |
Questo è un vero e proprio polmone verde nel cuore dell'isola, meta di innumerevoli camminatori che percorrono i sentieri che conducono fino alla cima del vulcano spento zigzagando tra gli innumerevoli Oreo, bocche eruttive attraverso le quali la lava è scesa lungo le pendici della montagna nelle epoche passate. La costa sud è quella più spettacolare dell'isola, grazie alla sua ruvida scabrosita e si snoda in un seguito di frastagliate rientranze composte da rocce nere frutto di innumerevoli eruzioni sovrapposte che hanno riversato nel mare quantità gigantesche di materiali, che nei millenni l'erosione marina ha poi scolpito in meravigliose formazioni a picco sul mare che si alternano a calette ghiaiose e a strapiombi dalle forme fantasiose. Il bus percorre una strada sul mare costruita appositamente per collegare una serie di lussuosi honeymoon resort ai quali le coppie di sposi arrivano direttamente dall'aeroporto. Noi scendiamo al terminal e da qui raggiungere il trek lungo la scogliera è assai facile, percorrendo lunghi viali bordati di palme e costeggiando un grande museo etnografico dell'arte africana di recente costruzione, che ha la incongrua forma esterna della maliana moschea di Djenné, una vera curiosità, che probabilmente varrebe la pena di visitare.
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Basalti colonnari della cost |
Poi rimane solo il piacere di camminare lungo la scogliera alla ricera dei punti più coreografici per scattare qualche foto. E' una serie continua di piccoli promontori che si stendono verso il mare con una sequenza di basalti colonnari che formano veri e propri bastioni che appaiono come vere e proprie barriere artificiali di pilastri neri, scolpiti invece dalla natura. Scendono adagio verso le onde e dall'alto ti appare come un pavimento di piastrelle esagonali di grandi dimensioni, quasi fossero dei pontili che scivolano tra le onde. L'unico paragone possibile che mi viene in mente, è la scenografica Giant's causeway dell'Irlanda del nord, che si tuffa nel mare del nord, anche se laggiù la temperatura è abbastanza diversa. Di fronte, il mar Cinese Orientale si stende a perdita d'occhio. Sembra che ad est nelle giornate particolarmente limpide si riesca a vedere la costa giapponese di Nagasaki, lontana poco più di un centinaio di chilometri. Di certo questo è un punto spettacolere per il tramonto che lasciamo malvolentieri per raggiungere col solito taxi il parco delle cascate Cheonjeyeon (lo stagno del Dio del cielo), un bellissimo parco molto ben attrezzato che consente di percorrere diversi sentieri su comode passerelle di legno nella foresta per raggiungere i tre livelli della serie di cascate, di altezza variabile tra i 20 e i 30 metri.
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La cascata 2 |
Dato il nome molto simile, queste non sono da confondere con la vicina cascata di Cheonjiyeon (il Cielo connesso alla Terra), un po' più a valle, altro bel salto di 22 metri che si raggiunge attraversando una gola ricca di piante. animali ed essenze rare, da visitare soprattutto la sera grazie ad una romantica illuminazione. Subito all'ingresso bisogna varcare il vallone formato dal fiume su un curioso ponte metallico, lo Seinimjo, dalle barocche ornamentazioni orientali coloratissime, con le statue delle sette ninfe che la leggenda racconta scese dal cielo proprio qui a bagnarsi nelle acque dello stagno e qui rimaste per sempre, vinte dalla sua bellezza. E' l'unico punto dove è possibile bagnarsi in effetti, ma solo durante il festival delle ninfe a maggio e molti lo fanno, quindi ricordatevi il costume da bagno, se ci verrete in questo periodo. Poi scale, scale e ancora scale, come di consueto in questo paese, che percorrono una bella foresta di latifoglie alle quali il foliage incipiente conferisce una particolare attrattiva. Il giallo vivo delle Ginko si mescola alla gamma di marroni delle altre piante. Qualche ciuffo rosso vivo degli aceri coreani illuminano il bosco di fiammate vivaci. C'è una vecchina subito dopo l'ingresso che vende mandarini, ammucchiati in bacinelle rosse.
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Il ponte delle ninfe |
Dice li ha raccolti direttamente lei nel suo frutteto, diciamo proprio dal produttore al consumatore, enormi, succosi, profumatissimi. ne prendiamo un paio di chili a 5000 W e non resistiamo dallo sbucciarcene subito un paio sulle panchine davanti al ponte ad arco, proprio di fronte al tempio che si eleva sulla collina di fronte. Pausa premiata direte voi, eh sì ci voleva dopo tante scale. Le cascate però sono davvero belle, i tre salti formano piccole radure successive, con la foresta che li corona. Alle loro spalle spettacolari quinte di colonne di basalto altissime, perfette nella loro disposizione da sembrare artificiali anfiteatri di pietra. Profumo di foglie secche, grida di meraviglia delle ragazzine che si dispongono subito a favore di obiettivo, spalle alle cadute dell'acqua i cui zampilli suonano nell'aria. Bisogna considerare che la ricchezza delle cadute di acqua dipende dalla stagione, sicuramente saranno più imponenti in primavera ma anche durante le estati che qui sono molto piovose. In autunno quella della prima pozza è ridotta ad un rigagnolo, ma gli imponenti basalti dell'arco della caduta sono di straordinaria bellezza. Il più imponente è di certo il secondo salto di quasi trenta metri con un belvedere che arriva quasi sotto, in genere piuttosto affollato anche se i gradini per raggiungerlo sono tanto, tanti! Va bene lo spettacolo merita, per riposare i piedi e le gambe avremo tempo a casa.
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Basalti |
SURVIVAL KIT
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Basalti della cascata 3 |
Zona sud di Jeju - Si arriva a Seogwipo con il bus 600 dall'aeroporto in circa 3/4 d'ora (4500 W). Di qui potete seguire la costa lungo l'Olle trail n.7 che percorre il parco naturale costiero che propone i punti panoramici più interessanti sui basalti colonnari come Oedolgae e molti altri e sulle piccole isole che si susseguono (ingresso 2000 W) davanti alla costa. Oltre a questo ci sono, appena nell'interno, delle belle cascate come quelle di Cheonjeyeon in tre livelli (2500 W) o come la Jeongbang di 23 metri, l'unica che scende direttamente nel mare, di certo la più imponente (2000 W), da qui potrete riprendere il 600 fino all'aeroporto. Nei pressi della prima potrette raggiungere a piedi l'imponente giardino botanico (9000 W, ma vale assolutamente la pena) e tutta una serie di attrazioni, piccoli musei come quello della Cioccolata, quello di Teddy Bear, dell'arte africana, del Piccolo principe, altra grande passione dei Coreani. Se non avete l'auto propria, altamente raccomandata, spostatevi da un punto all'altro con i taxi (più o meno 4000 W ad ogni spostamento). Oltre a queste cascate, nelle vicinanze ce ne sono almeno altre tre notevoli. Il sistema di trekking dell'isola di Jeju (Olle trail) è composto di oltre 400 km di sentieri panoramici, diviso in 21 tratti principali e 5 secondari. Procuratevi la carta specifica che li indica con precisione, distribuita gratuitamente negli info point turistici.
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Il tempio nel parco delle cascate |
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