Il lungo giro dell'ormai plenipotenziario del Khan, Marco Polo nell'Asia del Sud-est sta volgendo alla fine e, lasciate le provincie più meridionali, la sua delegazione ripercorre la via del sud della Cina attraversando Lo Yunnan, che ancora oggi è abitato da interessanti minoranze, i cui costumi curiosi, sono spesso segnalati dalle guide che accompagnano i turisti tra ammiccamenti e risolini a mezza bocca.
Ma questa è anche la zona degli animali strani, sconosciuti agli europei che il nostro Marco toglie dalla bacheca del leggendario, descrivendoli bene secondo la realtà, mondata dalle fantasticherie dei viaggiatori.Cap. 116...in questa terra à un bello costume, che nol si tengono vergogna se uno forestiere giaccia co la moglie o co la figliola ch'egli abbiano in sua casa; anzi lo tengono a bene e dicono che i loro idoli glieni danno molti beni temporali e perciò fanno larghità di loro femmine. Quando un uomo di questa contrada vede che gli vegna uno forestiere a casa, incontamente esce e comanda a la moglie ch'al forastiere sia fatto ciò che vuole come a la sua persona e esce fuori per tre die. Il forastiere fa appiccare suo cappello a la finestra a significare ch'egli è ancora là dentro perché il marito no v'andasse e fin che quello segnale stae, quello non vi torna.
Cap. 118E in questa provincia nasce lo grande colubre, el grande serpente così dismisurato che ogni uomo ne dovrebbe pigliare maraviglia, e sono molto orribile cosa da vedere. Lì ve n'à di lunghi 10 passi e grossi 10 palmi, ma ànno due gambe dinanzi presso il capo e non ànno piede salvo un'unghia come di leone; lo ceffo molto grande, la bocca tale che bene inghiottirebbe un uomo, li denti grandissimi ed è sì ismisuratamente fiera che no è uomo o bestia che non ne abbia paura.
Direi che è una delle più belle descrizioni medioevali del coccodrillo allora confuso col serpente, animale presente anche nello Yangzé e ormai estinto. Non mancano poi gli accenni alla farmacopea tradizionale che dalle parti di questi animali trae ancora oggi una delle sue ragioni d'essere e si mescola con la cucina fino a farne un tutt'uno esotico e parte sostanziale di tutti i racconti turistici che si rispettino.
Così anche a me è capitato nel Guang Dong di subire innumerevoli cene a base di bo zuo fan, riso gratinato nell'ananas con carne varia, godetevi la ricetta completa qui da Acquaviva assieme ad una deliziosa lirica di Li Po, e di assistere alla scelta del serpente tra quelli esposti nelle gabbie e che ti viene esibito vivo prima dello scuoiamento e della relativa bollitura. Che sia poi così buono, non esagererei, diciamo un'anguilla con tanto di brodino di accompagnamento da gustare con grandi sorrisi e cenni della testa approvanti, per la gioia dei tuoi commensali che spiano le tue reazioni sputacchiando gli ossicini del famigerato colubre, in attesa che alla fine arrivi, atteso con ansia il cameriere con la sacchettina di bile, esibita e mostrata a tutti come il sangue di san Gennaro, prima di essere rotta dentro il tuo bicchiere di grappa di riso trasparente che come per magia si colora di un bel verde smeraldo. Un amaro digestivo di fine pasto, che da bravo ospite d'onore ti scoli tra l'approvazione generale, non prima di aver subito l'enumarazione di tutti i benefici a partire dai mali di fegato, per arrivare naturalmente all'incremento certo della potenza sessuale, chiodo fisso dell'universo maschile di tutti i tempi, che ci rimanda al primo inciso del racconto di oggi.Cap. 118E incontamente ch'è morto, li cavano lo fiele del corpo e vendollo molto caro perciò ch'è la migliore medicina per tutte le cose dal morso del cane rabioso a quando una donna non riesce a parturire o per altri mali e prontamente lo be(v)uono. Ancora la carne si vende perchè molto buona da mangiare.... e poichè è contrada molto inferma, mangiano riso assai e vino fanno di riso e spezie ed è molto chiaro e buono.
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