venerdì 13 marzo 2020

Cina Taiwan 67 - La lingua cinese


Evoluzione di Niao - Uccello

Nel corso della lunga serie di post che sto dedicando a questo viaggio nel sud della Cina, ho più volte fatto riferimento al fatto che, se volete affrontarlo in parziale o totale autonomia, sarebbe di grandissimo aiuto una conoscenza, anche minima e superficiale della lingua cinese. Naturalmente questo breve pezzo non vuole certo essere l'inizio di un corso di Cinese, per il quale non avrei né conoscenze sufficienti, né titoli, ma solamente un'idea di cosa sia questa meravigliosa lingua e magari farvi venire la voglia di darci un'occhiata, visto che siamo in casa e non sappiamo cosa fare. Attenzione intanto al fatto che che non si tratta di una lingua come le altre, da imparare con maggiori o minori difficoltà, ma se ci buttate una prima occhiata, vi accorgerete che è quasi una droga e se cominciando ad interessarvene, non riuscirete più a farne a meno, tante sono le implicazioni di pensiero, filosofiche e perché no, artistiche. Che c'entra con una lingua? Tenete conto che si tratta di un concetto di linguaggio completamente diverso da quello a cui siete abituati. Probabilmente a causa dell'isolamento di questa terra rispetto a tutte le civiltà antiche del Mediterraneo che hanno avuto intensi scambi di idee e di conoscenze, in Cina l'iniziale trasposizione di pittogrammi in scrittura, cosa comune a tutti i primi linguaggi, è rimasta concettualmente tale, perfezionandosi semplicemente nel tempo, mentre da noi, l'idea di sostituire segni a semplici suoni e non a concetti, nata forse in Fenicia, ha semplificato la scrittura a tal punto che il sistema è passato a tutte le civiltà vicine, sostituendo l'alfabetico al pittografico. 

Quindi teniamo sempre conto che per approcciare il fondamento di quella lingua occorre pensare, come facevano gli antichi Egizi e le altre civiltà dell'epoca. Partiamo con qualche semplice informazione di base. Un primo aspetto da tenere conto e che già vi farà capire la sua specificità, è che bisogna considerare come due capitoli differenti la lingua scritta da quella parlata. Ad esempio se voi conosceste due o tremila caratteri, potreste tranquillamente leggere un giornale e capirlo perfettamente pur non sapendo pronunciare una parola o comprendere un semplice saluto parlato e viceversa, se parlaste il cinese alla perfezione, non sareste in grado neppure di leggere un'insegna. Curioso no? Tanto per rimarcare questa differenza infatti la lingua parlata si dice 汉语 - hàn yǔ (parlare Han), mentre quella scritta è:中文 - zhōng wén (scrittura di mezzo, la Cina è il paese di mezzo). Un altro fatto importante è che originariamente il Cinese è una lingua sillabica, nel senso che ad ogni sillaba (ce ne sono meno di 500) corrisponde un concetto, quindi sono sfumati o inesistenti le nostre distinzioni tra soggetto, verbo, aggettivo, congiunzione o avverbio, ma lo stesso suono (e quindi ideogramma) può significare ad es. lingua, parola, parlare, detto, oppure un'altra oro, indorare, dorato oppure un altro significa in (stato in luogo) ma anche vivere o stare in e così via. Questo fatto implica che la grammatica sia decisamente semplice, non esistendo maschili, femminili, singolari, plurali, declinazioni o coniugazioni di sorta. 

Pensate che per ogni verbo noi abbiamo oltre cento lemmi diversi tra tempi, modi e persone (io mangio, tu mangiavi, egli mangiò, ecc., mentre il cinese se la sbriga con io mangiare, tu mangiare, egli ieri mangiare, noi domani mangiare, comodo non vi pare? Ecco perché facciamo parlare così i cinesi nelle barzellette, in quanto per loro è una enorme e incomprensibile difficoltà coniugare un verbo). Naturalmente ci sono per contro complessità di altro genere, come gli ideogrammi classificatori, che adesso non sto a dirvi. L'altra complicazione viene dal fatto che essendoci meno di 500 suoni e circa 90.000 caratteri, ma nessuno sa esattamente quanti siano, ci si trova di fronte ad un considerevole numero di sinonimi, creandola necessità, man mano che la lingua si è sviluppata e complicata, di diventare bisillabica o plurisillabica per evitare confusioni, pur mantenendo però un significato specifico per ogni sillaba. Ad esempio il più comune saluto (il nostro ciao) è  好 - hào (tu buono), mentre telefono, telefonata, telefonare si dice 电话 diàn huà (elettrica parola, dove per elettrico si usa l'ideogramma che significa fulmine, bellissimo no?). Ma diciamo che la parte decisamente più bella è interessante riguarda la scrittura degli ideogrammi che come vi ho detto nessuna sa quanti siano, perché oltre a quelli di uso più comune, che sono al massimo 3000 (alla fine delle elementari sene sanno meno di 2000) ogni settore ha i suoi, quelli della medicina o quelli legali o quelli chimici, tanto che un universitario ne conosce più o meno 10.000, ma tutti gli altri non si trovano quasi mai e casomai ne incontraste uno in un libro capirete certo il senso dal resto della frase. Anche perché qualcosa nel modo di scriverli aiuta. Ecco spiegato il mistero. 

Comprendete come mai come in questo caso il sapere rappresenta un potere; non conoscendo i caratteri legali, devi per forza dipendere da un avvocato e così via. Tutto parte da 34 tratti fondamentali, che si tracciano secondo precise regole, se non le conoscete (da destra a sinistra, dall'alto in basso e viceversa, ecc.) e provate a copiare un carattere, si vede immediatamente che non sapete la lingua (guardate qui una bella spiegazione completa). Con questi tratti si tracciano i 214 caratteri chiavi o radicali, che si richiamano alla natura (acqua, erba, capra, donna, bimbo, persona, bocca, mano, sole, fulmine e così via) che sono pittogrammi antichissimi che risalgono ad oltre 4000 anni fa, stilizzatisi sempre di più nel tempo, ma sempre abbastanza riconoscibili e che mantengono questo significato. Questi poi però si utilizzano oltre che da soli combinandoli tra di loro, in due, tre, quattro o più per formare tutti gli altri più complessi o quelli nuovi che vengono via via creati per esigenze moderne e infine uniti con altri due o tre per formare bisillabi o trisillabi necessaria definire parole moderne. Riconoscendone l'origine abbiamo quella che potremmo definire l'etimologia della lingua stessa, così come noi all'interno delle nostre parole ritroviamo i significati originali latini o greci da cui derivano. Ad esempio il carattere 好-hào, che come abbiamo detto significa Buono, è formato dai due radicali Donna e Bimbo, perché questo concetto è ben rappresentato da una donna accanto ad un bambino. Bellissimo non vi pare? Il pittogramma  Donna poi, è la stilizzazione di una donna di profilo inginocchiata che serve il marito (eheheh), quello di Bimbo rappresenta l'infante avvolto dalle fasce alla vita. Altro ideogramma Pace, tranquillità si scrive 安- ān , con l'uso dei due radicali Tetto sopra e Donna sotto, nel senso che se in casa c'è una donna tutto è più tranquillo e sereno. Femministi dunque? Attenzione però perché Moglie si scrive , 妻- qī, c'è sempre la Donna (sotto) ma l'ideogramma sopra significa Scopa, ehehehe. 

Da questi soli cenni potete comprendere come ogni parola, carattere o ideogramma possa aiutare a capire la mentalità, il pensiero, la filosofia di questo popolo. Gli esempi sono infiniti, in pratica la spiegazione di ogni parola scritta, ne illustra il senso. Vi racconto ancora l'ideogramma Amare, amore che si scrive 愛- ài, costruito addirittura da quattro caratteri sovrapposti: Unghie, Tetto, Cuore, Amicizia, quindi Costruire faticosamente qualcosa con il sentimento insieme a qualcuno. Questo concetto che l’amore sia una costruzione difficile che si fa in due e proprio per questo così fondamentale per l’uomo, mi sembra una osservazione importante per capire che il pensiero cinese ha fondamenti antichi e non si esaurisce nel copiare magliette. Unito a 人- rén (persona) significa Coniuge, quindi - La persona con cui, con fatica, si crea la stabilità attraverso i sentimenti, l’amicizia, il rispetto reciproco -. Forse il nostro modello di sviluppo ci sta abituando ad una aggressività assolutamente letale per il concetto di famiglia e credo in generale per il benessere soggettivo e infine collettivo, ma non preoccupatevi che questa infezione a poco a poco gliela stiamo passando. Da tutto questo discende anche il fatto che se non si conosce un ideogramma, c'è sempre la possibilità, conoscendone qualcuno di cui è composto di risalire almeno alla larga al significato intrinseco. Se nel segno c'è anche il radicale dell'Acqua, state certi, che il significato sarà di qualcosa in cui c'entra il liquido (vino, benzina, lago, mare, ecc.) e così via. Credo che questo basti per spiegarvi l'interesse per questa lingua, che ha implicazioni ben diverse a quelle che ci potrebbero stimolare all'apprendimento del portoghese o del finnico. 

Ciò detto capirete quanto sia importante che in una terra dove quasi nessuno di quelli che incontrerete e a cui dovrete cercare di spillare informazioni, non parlerà l'inglese, incluse stazioni, hotel ecc., sarebbe bene che conosceste alcune parole fondamentali, (hotel, taxi, via, stazione, aeroporto, ristorante, thé, pollo, maiale, gabinetto, molto importante, e così via). In ogni caso prima della partenza, stampatevi su un foglio, tutti gli indirizzi degli alberghi e delle città o paesi dove sarete, da mostrare al tassista. In ogni caso provvedete all'uscita dell'albergo a farvi scrivere su un foglio il luogo di destinazione e non dimenticate questa frase fondamentale: -  hào, shī fù, wǒ qù...  师傅去, Buon giorno maestro (i tassisti amano essere chiamati così) io voglio andare a.... e fate vedere l'indirizzo. Questo basterà a farvi identificare come uno scafato turista, forse residente, più difficile da fregare e non come un occidentale paracadutato lì per caso, vacca da mungere che non riesce a farsi capire da nessuno. Bisognerebbe poi affrontare un'altra delle grosse difficoltà della lingua parlata, cioè il problema dei toni. Infatti ognuno delle circa 500 sillabe, che in effetti sono un po' poche per formare tutte le parole di una lingua, sipronunciano con quattro tonalità diverse, più una senza tono, portando così i suoni totali ad oltre 2000. Ad ogni tono con il quale viene pronunciato un suono corrisponde un significato completamente diverso. Ad es.:Primo tono piano mā, Mamma; Secondo ascendente má, Canapa; Terzo giùe su mǎ, Cavallo; Quarto discendente mà,  Insultare; Neutro  ma  particella modale. 

Modifica nel tempo del carattere Rete
Come vedete qui la questione è più complicata e per questo il cinese è difficile da capire, non essendo noi abituati a distinguere tra differenti tonalità di pronuncia. Ma non volendo spaventarvi più oltre vi ricordo solo che qui si sta parlando del cosiddetto Cinese standard o Mandarino che è conosciuto in tutta la Cina, mentre nelle varie province si parlano dialetti anche molto diversi, almeno cinque i principali come il Cantonese, lo Shangainese, il Fukinese, mentre ogni minoranza parla il proprio dialetto ovviamente completamente diverso magari di origine birmana o vietnamita o tibetana. Tuttavia se la lingua è diversa, per tutte le lingue cinesi (non per quelle delle minoranze) la scrittura è la stessa, per cui se due cinesi non si intendono, basta scrivere per capirsi, ad esempio tutti i programmi televisivi sono sottotitolati in modo che tutti possono comprendere. Tanto per confondervi ancora un poco le idee, data la complessità della scrittura Mao provvide negli anni cinquanta a "semplificare" circa 1700 caratteri tra i più comuni, per cui al momento esiste una scrittura cinese cosiddetta semplificata e una tradizionale, che è rimasta in uso ad esempio ad Hongkong e a Taiwan. Per farvi un piccolo esempio Cavallo nel semplificato di scrive 马 , mentre nel tradizionale è, dove si vede molto meglio la criniera al vento a destra, la coda che pende e i quattro zoccoli sotto, sostituiti da una banale linea nel carattere moderno, molto meno intuibile. Non voglio farvela più lunga, se guardate qui sotto, in passato ho postato parecchia roba sui caratteri cinesi se avete voglia di dare un'occhiata. 



Sui caratteri cinesi:


Stilizzazione di Sui = Trascinarsi



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