lunedì 2 marzo 2020

Cina Taiwan 63 - Pomeriggio al Lotus Pond


Nel tempio di Tzu Chi

Il Lotus Pond
Dall'isola al Lotus Pond, il grande lago dall'altra parte della città, ci sono diversi chilometri, praticamente in taxi la traversi tutta e te la puoi guardare con calma, anche se alla fin fine, la possiamo definire come una città di fine secolo scorso senza particolari acuti. Quest'altro parco cittadino invece, è un luogo dove trascorrere il tempo libero, già assai noto fin dalla dinastia Qing, che ne aveva fatto un posto dove la gente veniva ad ammirare le bellezze della natura, tanto che nell'area sorgono almeno una ventina di templi tra grandi e piccoli, molti nuovi e dipinti in violenti colori che li rendono decisamente kitsch, ma anche qualcuno che data oltre un secolo e che presenta aspetti molto interessanti. Appena al di qua del lago, verso la città, si possono vedere ancora due imponenti pezzi di quelle che erano le mura originali della città stessa, quando ancora si chiamava Feng Shan. Insomma qui devi passeggiare e godere delle piacevoli vedute sul lago, delle pagode nascoste e di quelle che pacchianamente ti si sbattono sul muso e farti cinese tra i cinesi, se vuoi passare un paio d'ore piacevoli. Intanto puoi passeggiare sul lungo lago, fatto di sentieri e stradine che lo circondano completamente, con un anello di almeno quattro chilometri. Il taxi ci ha lasciato proprio davanti alle pagode della tigre e del drago che sorgono in mezzo all'acqua e sono collegate alla terra da ponticelli che simulano appunto i due animali, nella bocca dei quali ti devi infilare per arrivare alle costruzioni, per la gioia dei bimbi che corrono a perdifiato su e giù.

Airone grigio
Aironebianco
Si può salire in cima per avere una migliore visione dall'alto oppure puoi continuare la passeggiata fino al prossimo passaggio che con un lungo ponte rettilineo conduce fino in mezzo al lago qui completamente coperto da una fittissima vegetazione costituita da larghe foglie di loto. Tra le foglie o addirittura sopra di esse, una ricca comunità di fauna acquatica che va dalle papere a molte specie di germani e ad altri uccelli anche di grosse dimensioni che qui stanno come il cacio sui maccheroni, aspettando che qualcuno getti cibo o buttando il becco sotto il pelo dell'acqua, che vedi subito assai ricca di pesci di ogni dimensione. Tutte le rive sono ben curate ed i giardini si stendono a perdita d'occhio, con chioschi, casette, panchine, insomma il sollazzo dei pensionati e delle nonne coi nipotini. Ancora più avanti più o meno verso la metà del lago un'altra passerella porta al tempio  Zuoyin Yuandi costruito a forma di gigantesca statua, alta almeno una quindicina di metri che rappresenta un feroce guerriero, all'interno della quale e nei suoi sotterranei si accede tramite scale. Intorno, nell'acqua, nuotano centinaia di carpe dorate, bianche e rosse in attesa di cibo. Beh anche oggi abbiamo camminato parecchio e non è poi male starseneun po' seduti su una panchina a guardare la vita che scorre. L'unico problema è che il luogo che ci siamo scelti è proprio vicino a un bar Karaoke, dove gli avventori sono addirittura in fila per esibirsi davanti agli amici. Data la richiesta sono consentite solo tre canzoni a testa, ma il livello dei partecipanti è di un tale strazio che non si può resistere a lungo.

Un altare
Eppure tutti si danno un gran da fare, cantano con trasporto, gli occhi semichiusi e la mano rivolta al pubblico per esibire la commozione del momento. Gli astanti guardano, ridono anche per la verità, alla fine applaudono, forse perché amici, forse perché sarebbe maleducato e non corretto fare perdere la faccia a chi si è appena esibito e poi avanti un altro come direbbe Bonolis. Poi arrivano due donne coi depliant in mano e cominciano a distribuirli agli astanti, cercando chiaramente di attaccare bottone e fare proselitismo. Dai grandi cartelloni che hanno appena esposto all'ingresso della piazzetta, che mostrano foto di gente portata via e bastonata dalla polizia, leggi che sono esponenti del Falungong, la setta religiosa perseguitata in Cina e non ho dubbi che sarebbero perseguitati anche qui se non fosse che bisogna dar contro all'ingombrante vicino. Da quel che si vede sono peggio dei Testimoni di Geova quanto a tentativi di reclutamento. Alla fine tra acuti striduli e fedeli in cerca di possibili adepti da convincere, ce la filiamo lateralmente, almeno per arrivare fino al bellissimo tempio, questo sì antico a cui si giunge attraverso una scalinata dall'altra parte della strada. Si tratta del tempio di Tzu Chi dedicato al generale Zheng Jing qui sbarcato dalla Cina e successivamente deificato. Il tempio è dell'inizio del XVII secolo e vi si accede attraverso un porticato sostenuto da sei belle colonne di pietra grigia riccamente scolpite. All'interno è ricchissimo di decorazioni e dipinti.

Tempio
Nonostante la molta gente che gira nei giardini intorno al lago, il tempio è completamente deserto, salvo due anziane monache che svolgono una cerimonia di canti e preghiere. Una intona una giaculatoria con voce debole e sottile, l'altra al ritmo di una campanella, la sostiene raddoppiando la voce a strofe alterne. Sono molto concentrate nel loro compito e non notano neppure la nostra presenza, occultata dall'oscurità di un angolo nascosto tra le colonne. L'odore di incenso fa il resto. Qui puoi cancellare il tempo e se vuoi puoi assorbire quel senso di tranquilla pace, di pervasivo ottundimento dei sensi, che forse è uno dei fini della varie meditazioni che le religioni contemplative propongono. Dopo una serie di preghiere, una delle due si volta e ci scorge nella penombra, ma non fa cenno di averci notati, forse solo l'ombra di un sorriso nell'angolo delle labbra sottili, poi il canto continua con ritmo immutato. Fatico a lasciare questo luogo, mi sono un po' lasciato incantare dal tintinnare ipnotico del campanello, da quel cantare ciclico, come quei ritornelli che non riesci a toglierti dalla testa, dall'aroma del fumo di incenso, mescolato ad un sentore di spezia sconosciuta. Mentre me ne vado, il più silenziosamente possibile la monaca butta un'occhiata in tralice con la coda dell'occhio, senza voltare la testa, continuando a muovere appena le labbra come stesse seguendo un playback. 

Le pagode della tigre e del drago
In effetti non sembra che ci siano cose eclatanti da vedere in questa isola, niente Colosseo, niente muraglia, niente piramidi, ma c'è qualcosa di inespresso che borboglia sottotraccia, un'anima indefinita, che aleggia forse nei boschi che si perdono sui fianchi lontani delle colline, forse in queste paludi ricoperte di foglie rotonde da cui spuntano grandi fiori rosa sui lunghi steli verdi o un sentimento che sonnecchia sottotraccia nella gente che incontri, cinese sì, ma diversa o almeno che si ritiene tale, vuole essere un'altra cosa, ma sottovoce, casomai dispiaccia troppo agli "altri", certo hanno gli "amici" che li difendono in caso di difficoltà, ma in fondo anche loro sanno che si tratta di amicizia pelosa, che si potrebbe anche distrarre facilmente qualora gli affari, il business lo obbligasse, scusate eh, niente di personale, come sono abituati a dire quelli, non è che possiamo pensare a tutto noi, adesso arrangiatevi un po' da soli. Mah, è una terra difficile da interpretare, figurati per uno come me che ci passa una misera settimana, ma cosa vuoi capire, al massimo fai già fatica a farti capire, vatti a fare un ultimo piatto di noodles al night market, che poi per un po' non ne mangi più di sicuro, quelli al seafood sembrano discreti, scodellati bollenti che fumano da una donnetta grassoccia che ride contenta per la tua preferenza. Ma intanto che giro l'occhio, proprio dietro di noi ecco che spunta fuori un banchetto che fa dei monumentali frullati di papaya, colossali, bicchieroni monumentali da almeno una pinta. Al cuore non si resiste e così la serata finisce in bellezza. Domani si torna a Taipei e poi via, verso casa. Mi sa che anche questa sta per finire.

Tempio sul lago

SURVIVAL KIT

Uccello dipalude
Lotus pond - E' l'altra zona di passatempo per gli abitanti di KaoHsiung, nota da tre secoli per la sua discreta bellezza. Potete passarvi anche l'intera giornata passeggiando intorno al lago e visitando i vari templi che lo circondano. Belle foto agli uccelli, dagli aironi bianchi, alle nitticore, ai cavalieri che ne popolano le acque basse. I templi più belli e antichi sono quelli di Tzu Chi, e quello di Confucio, dell'inizio del '600, fine della dinastia Ming; gli altri sulle rive molto pacchiani ma divertenti. Più o meno a metà, perdetevi nelle costruzioni complesse del Padiglione degli autunni e delle primavere. Il taxi dal centro vi costerà sui 250 NDT, così come se arrivate dal ferry di Cijin. Ci si può naturalmente arrivare anche con la metro, stazione di Zuo Ying.
Loto



Il tempio di Confucio
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