martedì 30 gennaio 2024

A casa nostra

Dal web

 

E veniamo al nostro paese, che ovviamente è e sarà fortemente condizionato da quanto avverrà nel resto del mondo. Non sono così appeso al pero da non capire che se le perturbazioni varie mondiali, aumenteranno o diminuiranno o se addirittura ne deflagreranno altre, per noi sia la stessa cosa, anzi, è evidente che con un Biden o un Trump al potere le cose cambiano e ovviamente di molto peggioreranno se l'Europa continuerà ad indebolirsi. Ma su tutto questo bisogna anche riflettere sul  fatto che, stante la nostra situazione interna, almeno per questo anno ed i prossimi a venire, noi, popolazione intendo, avremo pochissima voce in capitolo. Al momento il nostro paese è governato da una coalizione che ha in parlamento una maggioranza solidissima e inattaccabile, per cui potrà evidentemente decidere di fare tutto quello che vuole senza possibilità di interferenze esterne. Le uniche possibilità di disturbo sono date dagli attriti interni alla maggioranza stessa, ma è inutile che chi è contrario a questo governo si illuda, i contrasti sono sempre solo apparenti, in questo caso, provocati dal fatto che in riferimento al sistema di voto delle prossime europee, in cui ogni partito corre da solo, a causa del sistema proporzionale puro, ognuno deve distinguersi dagli altri per raspare più voti possibili e questi voti si prendono sempre ai vicini non agli avversari. Quindi i distinguo saranno messi da parte il giorno dopo le elezioni e il blocco di destra continuerà compatto per i prossimi quattro anni, su questo non ci sono dubbi. Fare previsioni per capire cosa accadrà non è così semplice, date appunto le troppe varianti in campo, ma certamente tutto sta congiurando perché le cose continuino a declinare. La curva dei prezzi non è destinata a scendere come si sperava, causa le crescenti tensioni internazionali e il blocco di Suez è solo uno dei problemi. le altre guerre rimarranno in standby senza risoluzioni e nel Mar Cinese Meridionale l'affare continua ad ingrossarsi. Per questo è molto probabile che neppure nell'estate scendano i tassi e questo, se aiuta a contenere in parte l'andamento inflattivo, non fa di certo bene all'economia in generale, mantenendole il freno tirato. Il nostro paese, afflitto da insanabili mali pregressi, in massima parte il macigno del debito pubblico, diminuirà sempre la possibilità di avere a disposizione somme per dare ossigeno ai nostri bisogni strutturali (sanità, istruzione, ricerca), così che ci si troverà affannati a continuare a mettere toppe elettorali provvisorie che non hanno possibilità di risolvere problemi veri. Oltre a questo spaventa la qualità in termini assoluti delle persone incaricate di risolvere questi problemi epocali e se quando al governo erano arrivati i grillini, pensavo che si fosse davvero toccato il peggio assoluto riguardo all'incompetenza, devo dire che al peggio non c'è mai fine davvero e qui forse non basterebbe neppure i fenomeni veri, quindi figuriamoci con gli amichetti e il parentado diffuso. Inoltre alcune strade che pare si vogliano intraprendere con determinazione, se non sono solamente ballon d'essai elettorali, che non porteranno da nessuna parte, sarebbero esiziali per la nostra già esangue economia. Certo bisogna sempre saper distinguere tra le dichiarazioni e anche dai movimenti scomposti che precedono le elezioni e i fatti reali che poi vengono davvero portati avanti, ma al momento non siamo messi molto bene. Oltretutto poi, in questo momento nel nostro paese non esiste neppure una opposizione reale, una alternativa vera, solo chiacchiere inconcludenti di gruppuscoli tesi solo a sopravvivere agli errori del loro passato, ma con una totale impossibilità ad incidere, anche per i loro numeri ovviamente. Dunque posto sempre che questo sia un anno di stallo generale in attesa del diluvio, noi non potremo sperare se non un una progressiva ma il più possibile lenta discesa, con un continuo peggioramento, si spera il più lieve possibile di tutti i parametri fondamentali. Un po' come quegli anziani circondati da flebo e tubi, mantenuti in vita con fatica, che vedono peggiorare ogni giorno la loro vita, ma adagio adagio, in modo da arrivare alla morte inevitabilmente, ma il più tardi possibile. Accanimento terapeutico insomma. Sarà pur triste, ma intanto stante la situazione in cui ci troviamo, è sempre meglio del baratro. 


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L'anno che verrà

domenica 28 gennaio 2024

L'anno che verrà

dal web - Avvenire


Certo che questo doveva essere il post di inizio anno. ma meglio tardi che mai, ho voluto aspettare qualche giorno per vedere se la musica cambiava, ma... Dunque cosa ci dobbiamo aspettare allora per questo 2024? Bella domanda da astrologi. Il fatto è che dopo aver chiacchierato a lungo di Corea, questo ed altri interrogativi dello stesso tenore esistenziale continuano a perseguitarmi e non con intonazione positiva. Direte, questo è tipico dell'anziano ed è anche piuttosto ovvio vista la situazione di mondiale nervosismo, per usare un termine edulcorato, è piuttosto complessa ed in via di peggioramento. Difficile che tutto ciò induca all'ottimismo. Tuttavia ritengo che in generale ci potrà essere un peggioramento costante ma non deflagrante. L'unico punto di vero pericolo globale credo sia il Mar Cinese meridionale con la situazione di Taiwan, attrito che potrebbe essere limato solo se in Cina l'andamento economico migliorasse e gli USA non facessero stupidaggini provocatorie. E sempre che il cicciolone coreano non faccia qualche mattana di suo senza essere bloccato dai cinesi. Per il resto le diverse beghe mondiali si stanno avviando ad una fase di incancrenimento senza soluzione positiva, in quanto questo è l'anno di attesa di tutte le varie elezioni mondiali, in base a cui, alcuni atteggiamenti potrebbero cambiare con soluzioni differenti. Intanto bisogna prendere atto che in tutto il mondo, essendoci in ballo una situazione economica non buona, ricrescono decisamente le destre estreme, come sempre accade quando ci sono crisi finanziarie generalizzate, basti guardare la crescita esponenziale dei nazifascismi in Europa, in paesi dove questo non si sarebbe creduto possibile come la Germania, che si immaginava vaccinata, per non parlare dell'Est Europeo, di norma incline a questi andamenti e infine a casa nostra. 

Non sto parlando di quella destra sana e liberale che si alterna a sinistre altrettanto ragionanti che pensano a soluzioni socialmente più egalitarie, anche se con strade diverse, ma proprio dei rigurgiti peggiori, quelli che si credeva scomparsi nelle fogne della storia e che invece, stanno sempre lì sotto, pronte a tirar fuori orgogliosamente la testa e a proclamare la colpa dell'altro e del diverso come fonte di ogni male e solleticando con grande successo le paure e l'odio che cova in ognuno di noi. Così il mondo può cambiare radicalmente precipitanto in quegli abissi che capitano, come già sono capitati nei secoli precedenti. Poi, dopo una generale ubriacatura di sangue e merda, le menti si ripuliscono e si va avanti di nuovo per qualche decennio fino alla prossima volta. Inutile farsi grosse illusioni, basta guardarsi intorno e sentire le dichiarazioni ed i toni di quelli che contano e prendono le decisioni. Dunque quest'anno rivincerà l'estremista religioso Modi in India, resisteranno e senza problemi, gli estremisti islamici iraniani, già si sono gonfiati questi vomiti in sudamerica ed altri si preparano e alla fine dell'anno, se va avanti così sarà eletto Trump, la ciliegina sulla torta. Con queste aspettative i due conflitti principali rimarranno per così dire a cuocere a fuoco lento per altri mesi, nell'attesa. In Ukraina, nessuno dei due attori ha interesse a chiudere la partita, impantanata nel prossimo fango primaverile delle pianure del Dombass. Il russo sa che il mondo è stanco e sempre meno disposto a dare aiuti concreti al suo nemico, quindi gli basta aspettare che arrivi il suo sodale americano al potere, che chiuda definitivamente il rubinetto, asfissiandolo. L'attor comico dall'altra parte è già nella sua parabola discendente e non può neanche trattare con perdite di territorio, perché dopo le roboanti promesse sarebbe inevitabilmente messo definitivamente da parte e da quelle parti spesso non vuol dire andare in pensione a far conferenze in giro per il mondo. 

Dunque la situazione rimarrà lì, provocando continui problemi che si ripercuotono sull'economia di tutti i giorni al resto dell'Europa. E se per caso le elezioni provocassero uno scossone deciso con un trionfo delle destre, al momento poco probabile, ma chissà, questo cambiamento di fronte potrebbe essere davvero fatale al vecchio e indebolitissimo vecchio continente, infragilito da mille distinguo e con grande goduria statunitense, pronto al definitivo sfacelo e ad una frammentazione progressiva, allora altro che lacrime e sangue, addio alla grande stabilità regalataci negli ultimi venticinque anni e avanti con spaventose crisi  economiche per il prossimo decennio, specialmente per i paesi più deboli e indebitati come noi. Addio risparmi e potere d'acquisto delle pensioni e avvio verso un baratro alla sudamericana. Ma io, per mia fortuna non lo vedrò fino alla fine. Stessa situazione in medio oriente, dove entrambi i contendenti sono contrarissimi, come lo sono sempre stati e chi era d'accordo è stato eliminato fisicamente o messo da parte, ad ogni tipo di soluzione a partire da quella più logica dei due stati. Entrambi hanno bisogno che la guerra continui ad libitum, Hamas per avere maggiore appoggio, mostrando al mondo l'orrenda carneficina perpetrata dall'avversario, al fine di far dimenticare le proprie, Benjamin perché sente che il popolo vuole comunque vendetta feroce e sa che una fine delle ostilità lo vedrebbe sicuramente deposto e probabilmente in galera. Entrambi i contendenti hanno la forza per continuare a lungo, magari con intensità diverse, il loro lurido lavoro, con i cappelloni cli cernecchi e le keffiah macchiate di sangue che battono sui calci dei kalashnikov. E qui non serve nessuna moral suasion dall'esterno, continueranno a scannarsi come cani. D'altra parte è anche abbastanza comprensibile se ci pensate, due popoli a cui per decenni, hanno ammazzato vicendevolmente figli, genitori, parenti e amici, è abbastanza difficile che si sentano disponibili a perdonare e dimenticare. Questi odi hanno bisogno di secoli per sedimentare e forse scomparire, poi quandoci sono di mezzo le religioni, l'affare è ancora più spesso, gli odi più irriducibili. Comunque purtroppo questo credo sarà il trend triste per tutto il prossimo anno, mentre l'economia continuerà a peggiorare di conseguenza, speriamo non a precipitare. Dell'Italia mangari parliamo domani. Se ne ho voglia.

venerdì 26 gennaio 2024

Corea 52 - 65 Motivi + 1 per andare in Corea del sud

Hanbok - Corea del sud - Ottobre 2023


A conclusione del giro di sensazioni che spero di essere riuscito a trasmettervi sulla Corea del sud, mentre penso che tra le righe sia passato il sottile e pervasivo desiderio di riuscire un giorno a visitare il suo contraltare, quella del Nord, stimolandovi comunque al viaggio, vorrei fare un piccolo elenco di cose imperdibili di questo paese o che, se la volete mettere giù in altro modo, valgono la pena di sobbarcarsi le lunghe ore di volo che sono necessarie a raggiungere quella terra lontana.

  • Verificare come appena arrivati all'aeroporto di Seul tutto sembri così facile
  • Meravigliarsi della gentilezza dei gestori delle guesthouses
  • Passare dai grattacieli ai villaggi tradizionali solamente attraversando la strada
  • Meravigliarsi di quanta gente si vesta in costume per visitare i monumenti
  • Passeggiare la sera lungo il canale Cheonggyecheon per vedere spettacoli al chiaro di luna
  • Saltare senza difficoltà da una metro all'altra
  • Perdersi nei cortili del Changdeokgung
  • Scalare le mura di Suwon e guardare la città dall'alto
  • Assaporare il profumo dei kimchi al mercato e decidere di non mangiarli mai
  • Ammirare giovani bellezze che reclamizzano creme per il viso e testarle
  • Grigliarsi la carne in un ristorante di Hongdae
  • Camminare e perdersi tra gli alberi del giardino segreto della corte Joseon
  • Rimanere estasiato tra i fiori del tempio Joseosa
  • Assistere ad una cerimonia in costume tra le mura del Gyeonbokgung
  • Sorridere ad una damina che ti fa cucù dietro una colonna di legno rossa
  • Salire con fatica fino a Hiwa per veder i murales e bere una birra tra artisti locali
  • Camminare tra gli avveniristici palazzi di piazza DDP
  • Assaporare un dolce in una pasticceria di Dongdaemon
  • Spiare il nord con i binocoli alla DMZ e farsi una foto coi soldati dopo aver esplorato i tunnel
  • Chiacchierare con turisti mongoli con il faccione di Gengis Khan, di quanto deve essere bella la loro terra
  • Commuoversi davanti alla statua dedicata alla ragazza di "conforto"
  • Godersi una serata al Nanta Theatre 
  • Mangiarsi lo street food di gamberi e capesante a Myeongdong
  • Accoccolarsi sui comodi sedili dei bus intercity e cambiare città
  • Assaggiare il soju, imparandone la storia ad Andong
  • Assaporare la bontà del pollo Jimdak nel mercato di Andong e poi ascoltare violinisti e cantanti lirici
  • Aggirarsi per i sentieri tra le antiche case dell'hanok di Haohe
  • Assistere nel parco ad uno spettacolo di maschere tradizionali
  • Aggiungere una pietra al monticello del tempio di Bongjeongsa per segnare la tua presenza
  • Ammirare il lago dall'alto della collina di Gunja
  • Meravigliarsi guardando gli arredi funerari e le statue del museo di Gyeongju
  • Perdersi tra i tumuli dei suoi parchi lungo il fiume
  • Entrare in una tomba millenaria per scoprire il sarcofago di un re
  • Mettersi in fila tra le coppiette in costume per farsi un selfie tra i tumuli del Dongdung palace
  • Salire con fatica la collina del tempio Bulguksa e andare fino alla grotta del Buddha
  • Continuare a scattare foto senza fermarsi nascondendosi nei campi di crisantemi viola
  • Perdersi tra le siepi di pink mulhi sfiorandone i fiori tra le dita
  • Scofanarsi di gelati, tempura e cialde al formaggio per fare venire sera
  • Rimanere in estatica visione delle damine che percorrono il ponte di Woljeonggyo
  • Mangiare caki tra le case di Yangdong ascoltando il canto degli uccellini colorati
  • Bere un the in una sala minimalista davanti all'Osservatorio di Gyeongju
  • Ascoltare il canto di un monaco al tempio di Beomeosa e poi andare a mangiare una frittata di faglioli verdi
  • Salire sulla Busan tower per ammirare la città dall'alto
  • Camminare tra le rocce sul  mare del tempio Yonggungsa e carezzare la pancia del Buddha grasso
  • Mangiarsi una colossale grigliata di pesce al Jokulsa market dopo esserselo scelto dalle vasche
  • Camminare su e giù per la colllina tra le case colorate di Gamcheon e ammirare i murales del Piccolo principe
  • Assistere ad una silenziona manifestazione antiamericana
  • Prendere trenini panoramici e raggiungere le spiagge di Busan, camminando sulla sabbia per poi spazzarsela via con le apposite pistole ad aria compressa 
  • Volare a Jeju e mangiarsi mandarini e nashi 
  • Salire sul vulcano Ilchulbong e mangiare molluschi crudi dalle donne Haenyeo
  • Visitare i tunnel di lava di Manjanggul
  • Percorrere i sentieri di Jeju tra cascate e scogliere, visitando piccoli musei, giardini botanici e statue dedicate all'amore carnale, poi percorrere la frastagliata costa ovest di Jeju, tra cactus e bancarelle di mandarini
  • Mangiare il famoso maiale nero, sfrigolandone la pancetta sulla griglia
  • Stupirsi tra grattacieli, arditi ponti e fuochi artificiali a Gwangalli beach
  • Prendere la teleferica di Songdo per vedere Busan da un altro punto di vista
  • Godersi il tramonto a Dadaepo beach tra coppie di neosposi in cerca di belle inquadrature
  • Perdersi nel centro storico di Jeongju, tra damine in costume e figuranti che ballano
  • Guardarsi i cento murales di jaman e provare comunque il bibimbap migliore dlela città
  • Imbucarsi in un matrimonio per apprezzare costumi, fiori, ventagli e calligrafie
  • Ascoltare musica di strumenti antichi e spettacoli di danza
  • Tuffarsi tra i grattacieli e le nuove tendenze di Gangnam
  • Fare una crociera notturna sul fiume Han e mangiare gelati uzbeki e spiedini sulla riva
  • Andare a vedere la città dall'alto a Namsam park e suoi famosi lucchetti dell'amore
  • Mangiare Gorhgu pizza e perdersi tra i negozi di Myeongdong
  • Estasiersi di fronte al design e alla bellezza degli oggetti esposti al museo dell'artigianato di Seul
ed infine 
  • Andare mestamente all'aeroporto convinto di aver lasciato ancora tante cose da vedere ed apprezzare

Spero di avervi convinto. Questo era il mio ultimo invito al viaggio. Per la serie completa dei dettagli pratici preparerò una pagina apposita.

Busan - Dadaepo beach

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giovedì 25 gennaio 2024

Corea 51 - Considerazioni finali

Tetto del Changdeokgung - Seul - Corea del sud - ottobre 2023


Così siamo arrivati al momento di tirare le somme, cercando di spremere, dopo tutte queste pagine spese, il succo di un discorso generale che porti in sé tutto quello che il viaggio ti ha dato, ciò che con ogni probabilità ti rimarrà dentro come ricordo per sempre, anche se non è detto che tutto questo corrisponda davvero alla realta, ma di certo possa essere inficiato o deformato da episodi particolari. Inoltre, come sempre, tutto viene condizionato dalla presunzione di aver capito un paese in tre settimane, cosa davvero insensata, ma alla fine non si può fare diversamente e se è vero, come dice una pubblicità, che il giudizio, anche questa, che orrenda parola, te lo formi nei primi sette maledetti secondi, anche tre sole settimane potranno bastare per avere una idea di massima convincente. Ormai sono passati un paio di mesi dal mio ritorno, tempo sufficiente per lasciare sedimentare i ricordi e le emozioni a caldo, con un rimescolamento della memoria che a sua volta è assai utile per mediare, smussare asperità e attriti e portare le sensazioni su un piano meno emotivo e si spera più aderente al reale, se pur solo percepito e non si potrebbe pretendere diversamente per uno straniero che oltretutto arriva da un altro mondo e deve interpretare cose tanto lontane dalla sua cultura e dalle sue abitudini. 

Così, fatta la premessa di rito, che appare sempre come il classico disclaimer per togliersi le responsabilità, eccoci al momento di buttare giù quelle considerazioni che vengono naturalmente alla mente quando si torna da un paese visitato con la curiosità di vedere, di interpretare, di tentare di capire. Evidentemente la Corea del sud, per diverse motivazioni, storia, cultura, situazione geopolitica del tutto particolare, è un paese particolarmente interessante per infilarsi in questo discorso, tuttavia se mi si chiedesse di riassumere tutto quello che mi sono portato a casa in questo viaggio di esplorazione e conoscenza, con una sola parola, non avrei dubbi. L'unica che mi viene costantemente alla mente e che mi sembra riassuma perfettamente la sensazione che mi ha dato questo paese, è: piacevolezza. Non riesco a definire diversamente il sentimento di gradevole tranquillità nel trascorrere il tempo di fronte a tante, innumerevoli cose, luoghi e situazioni che ti invitano solamente a passare le ore in maniera serena e godendo delle belle piccole cose. L'atmosfera generale della Corea del sud è davvero improntata a questo mood, la gente che incontri per la strada o in ogni occasione, contribuisce a creare una generica situazione di mancanza di stress, nella quale avverti sempre sorrisi, atteggiamenti cortesi e non frettolosi, assenza di nervosismo, sincera partecipazione ai tuoi problemi. 

E' pur vero, mi direte voi, che questo è l'aspetto che noi occidentali, cogliamo più spesso nel mondo di quell'Oriente estremo, in cui ogni cosa sembra attutita, in cui raramente senti alzare la voce e gli atteggiamenti delle persone che incontri, almeno formalmente sono improntati ad una cortesia così piacevole e rasserenante, per noi che arriviamo da un mondo nervoso e così disposto al litigio continuo. Ma vivere in questo modo non è mica male, anche perché tutto questo si traduce anche nella forma e nella disposizione di ambienti, di vita comune, della stessa progettualità civica. Una spiegazione, non so quanto vicina alla realtà, potrebbe provenire dal fatto che questo paese non si è mai posto aggressivamente contro i suoi vicini, sempre più potenti, anzi, da questi, e molte volte nei secoli passati, è sempre stato aggredito, invaso, vilipeso anche in maniera orribile, con azioni tanto più esecrabili, quanto ripetute, dalle quali la popolazione coreana ha sempre cercato di difendersi certo, ma mai con quella volontà di rivalsa e di ricerca di vendetta, che forse sarebbe stata anche comprensibile, anzi ha spesso cercato di attutire, nascondere, quasi far finta di essersi dimentica delle offese passate. E questo probabilmente è connaturato nel carattere degli abitanti e ne ha accentuato quella sorta di mitezza che ti sembra di respirare per le strade anche oggi. 

Per carità, non è che anche qui non ci siano manifestazioni o proteste, ne abbiamo viste qualcune, ma di tono decisamente differente che da noi, gente immobile e silenziosa che tuttalpiù espone dei cartelli con il motivo del loro dissenso. Intanto l'intonazione del paese, per lo meno quello che si vede nelle strade, è quello di un livello di vita media ragionevolmente soddisfacente, senza povertà esibita o contrasti sociali molto evidenti. Lo stato sembra piuttosto presente, i servizi sembrano decisamente efficienti, all'apparenza tutto sembra funzionare con una certa precisione, per lo meno noi non possiamo fare a meno di confrontarlo con le nostre deficienze strutturali ed in via di costante peggioramento, mentre laggiù, se proprio devo fare una battutaccia, gli autobus arrivano in orario. Difficilmente in giro trovi qualcosa di rotto o malfunzionante; c'è molta pulizia e ordine, anche il cittadino sembra tenere allo stato della cosa pubblica e inoltre vedi pochissima polizia in giro. Ad esempio,lo stato perfetto delle toilettes pubbliche, che qui trovi in grandissimo numero dappertutto, dice, già da solo, molto del livello di civiltà di un paese. Non voglio poi sottolineare ancora la grande sensazione di sicurezza che senti dappertutto e a tutte le ore. 

Puoi girare per la metro di notte e trovi ragazze anche sole che rincasano tranquillamente senza patemi, per non parlare della tranquillità assoluta in materia di furti, criminalità varia e similari, ma questo è abbastanza comune in quasi tutto l'oriente, figlio sicuramente di una mentalità. ereditata forse dalla lezione confuciana, più rispettosa della cosa pubblica e dell'etica sociale. Però è certo che in un mondo di questo genere, si vive meglio sotto questo aspetto. Certo è avvabtaggiati dal fatto di non avere la pressione di una immigrazione clandestina e al contempo di avere di fronte grandi mercati economici in espoansione, almeno fino ad ora, ma quanto meno ha il merito di avere puntato sullo sviluppo e sulla ricerca con la consueta e meticolosa laboriosità orientale, senza per altro dimenticare l'aiuto della potente presenza americana che a causa degli interessi geopolitici facimente immaginabili, ha dato una grossa mano, anche se adesso sembra diventare sempre meno gradita. Per il resto il paese è un bellissimo misto tra una modernità prepotente, basti guardare l'invasività digitale in ogni aspetto della vita, la quasi assenza del contante, a cui tutti, giovani ed anziani, sono ormai perfettamente abituati e l'attaccamento alla tradizione, presentissima in atteggiamenti, stili di vita e situazioni più varie. 

Così potrete passare tranquillamente da spettacoli di realtà aumentata, grattacieli di cristallo ed ambienti futuristici, a sale da thè nel quartiere a fianco, dove ascoltare musica con strumenti antichi, in abito tradizionale, dopo aver lasciato le scarpe fuori dalla soglia. Così la Corea ti presenta continuamente questa mescolanza di cose da vedere ed assaporare di gusto: quartieri avveniristici dove aggirarsi con il naso in aria per apprezzare le soluzioni di architetti tra i più spericolati dell'ultima generazione e hanok tradizionali, dove la vita sembra ferma al secolo scorso; ascolterai musica di scatenati gruppi k-pop per le strade, che si alterneranno, magari sullo stesso palco a quintetti che pizzicano le corde dell'arpa coreana e le ocarine di coccio. E il pubblico è lo stesso segno che le apprezza entrambe senza rifiutarne gli aspetti positivi comuni. Quello che vedi in giro comunque è la costante presenza di moltissimi giovani che girano, si divertono e passano il tempo in compagnia. Difficile capire come mai l'anziano frequenta meno la strada o gli spazi comuni, eppure anche qui il problema della denatalità sembra importante, visto che si vendono sempre di più passeggini per cani e gatti di quanti ne vengano prodotti per bambini. 

Un'altra cosa che certamente colpisce, contribuendo ad una generica sensazione di fiabesco, è un generale atteggiamento che si potrebbe definire naif di fronte alla varie situazioni, come le continue posizioni giulive assunte durante i selfie di fronte ad ogni cosa, i gridolini di gioia e meraviglia, la costante presenza di peluche e personaggi di cartoons in ogni oggetto, insegna o accessorio e molto altro, che potresti configurare come un atteggiamento di ingenuità verso la vita. In ogni caso girare per questo paese vi metterà di fronte a molte cose belle e assolutamente meritevoli di essere viste o vissute, anche se in fondo nessuna di queste potreste definire come assolutamente eclatante, tale da non poter essere vissuto senza averle viste. Nessun tuffo al cuore da sturmund drang, niente sindromi di Stendhal che vi lascino senza fiato, ma solo una continua e ripeto, piacevolissima esposizione al bello, senza macchie disturbanti. Vedrete templi dove è così gradevole rimanere in silenzo davanti a sale dove un solo monaco prega scandito dal suono cristallino di una campanella; passeggerete tra le case antiche di paesi di secoli passati che mantengono la umile bellezza di una bucolica vita di campagna; salirete su sentieri in  mezzo a foreste di alberi dalle foglie dorate dei ginko o rosso vivo degli aceri, belle anche senza tronchi millenari.

E poi seguirete una costa rocciosa ed aspra ma senza la furia dell'oceano che vi si abbatte; camminerete su sabbia dorata che vi solleticherà i piedi di fronte ad un mare azzurro, sicuri di trovare all'uscita una pistola ad aria per mondarvi della rena rimasta sui pantaloni; berrete the in locali dall'arredamento minimale ma elegantissimo; gusterete cibi di strada esposti perché attirino clienti per la loro perfetta bellezza. Ma soprattutto sarete sempre in estatica ammirazione di fronte alla continua presenza di fioriture che occupano spazi sconfinati, interi campi, aiuole e giardini tra i quali non troverete mai la volgare carnosità delle morbose orchidee che esibiscono la loro sensuale ed esagerata lussuria, ma piccoli, delicati e deliziosi fiori di campo, crisantemi dalle tinte delicate, umili roselline che fanno innamorare. Come sempre qui trionfa la bellezza ed il piacere delle piccole cose. Così anche nell'elenco del monumento o dello spettacolo naturalistico, non trovi colossei, né archi trionfali, ma tombe reali sotto monticelli ricoperti di prati verdi; non vedrai castelli di Versailles o regge spettacolari, ma costruzioni in legno con sale spoglie e giardini segreti; niente Niagara o Iguaçu, ma cascatelle gorgoglianti che finiscono in mare tra colonne di neri basalti. Minimalismo delizioso e purissimo come le linee di design netto e senza fronzoli, che i Coreani tanto ammirano. Il profumo dei mandarini, i ventagli decorati di carta fatta a mano, i segni di calligrafia minuta vergata da lievi pennelli, i ricami leggeri, quasi nascosti, la bellezza della misura, della distanza dall'esagerazione. 

Insomma nel suo insieme un paese che ti può incantare proprio per la sua mancanza di eccessi, pur essendo molto avanzato sotto ogni aspetto, nella tecnologia e nella cultura, come dimostrano le sue affermazioni in tanti campi dell'arte, le avanguardie delle arti figurative, nella musica e nel cinema che vanno affermandosi nel mondo. Infine un ultimo aspetto che non mancherà di colpirvi come visitatori, è che in ogni caso ci troviamo in una parte del mondo sottoposto alla minaccia continua di uno stato di guerra mai conclusa, che, anzi, periodicamente si affaccia con minacce di invasioni e di catastrofe nucleare a cui il suo nervoso e bizzarro vicino la sottopone, per cui sentirete sempre aleggiare questo aspetto di orgoglio nazionale per una unità desiderata e mai raggiunta. Per questo ritengo che una visita alla DMZ, benché ammantata dall'aspetto folkloristico di un turismo spassionato e un po' propagandistico, sia da fare, proprio per avvertirne la reale incombenza e quello che può significare nel non detto di ogni giorno presso questa popolazione a cui di certo l'abitudine, conferirà un certo naturale scudo psicologico, ma che non è mica una cosa tanto da ridere. Comunque per concludere, direi che una visita, da programmare con cura, è una cosa che consiglio assolutamente, tanto per non arrivarci come me in modo del tutto casuale ed inatteso, dato che le mie intenzioni per questo ottobre erano del tutto diverse. Ne sarete di certo soddisfatti, per il piacere sottile che proverete durante il viaggio e anche per la tranquillità con cui procederete nel vostro itinerario, visto che come ho più volte sottolineato, in Corea è tutto facile e difficlmente incontrerete delle difficoltà fastidiose a cui, a volte è sottoposto il turista. Il fatto poi che il costo delle vita sia inferiore al nostro, in quasi tutte le necessità che avrete sul posto, non guasta di certo. Dunque, assolutamente buon viaggio! 


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mercoledì 24 gennaio 2024

Corea 50 - Dove dormire

Hanok guesthouse - Gyeongju - Corea del sud - ottobre 2023


Beewon Seul
Anche il problema degli alberghi in Corea si risolve facilmente e senza patemi. A quanto ho capito difficilmente ci si troverà male. Trascuriamo la classe degli alberghi di lusso o comunque di una certa levatura che comunque, qui, come in tutti gli altri paesi, allignano in abbondanza, inclusi i resort di vacanza tutto compreso a Jeju ed in altre località turistiche. Noi ci concentreremo come si conviene ai viaggiatori fai da te o come dicono i gggiòòòvani, zaino in spalla, sui 2/3 stelle, categoria tuttavia molto rappresentata in tutte le città e i paesini coreani. Diciamo subito che le due categorie non si differenziano molto, neppure nel prezzo, se non per una migliore presenza esterna e nelle hall delle reception, più curate ed ampie e, cosa del resto anche importante, dal presidio di ricezione su tutte le 24 ore. Inoltre spesso forniscono il servizio di colazione in appositi spazi. I 2 stelle, comunemente etichettati come GH (guesthouses) o Hostel o Motel, hanno personale ridotto ad uno o due addetti presenti solo nelle ore di ricevimento, attorno al mezzogiorno o comunque usi ad essere presenti se avvisati di una specifica ora di arrivo, essendo generalmente dotati di poche camere. Inoltre difficilmente forniscono la colazione, ma hanno spazi comuni dedicati a chi voglia prepararsela in loco, fornendo magari il materiale. Comunque danno sempre, negli spazi comuni acqua gelata e bollente con bustine di the e tisane e macchinetta del caffé/cappuccino, incluso nel prezzo. Per quanto riguarda le camere invece, non ho riscontrato differenze basilari, anzi direi che in massima parte l'offerta è sovrapponibile esattamente. 

Hotel Samhaein - Jeju
In generale si tratta di camere molto piccole (caratteristica comune in molte parti dell'Oriente per gli alberghi economici).  Alcune, veramente lillipuziane, presentano vere e proprie difficoltà ad appoggiare una valigiona per terra ed ad aprirla. Quasi sempre assente un armadio degno di questo nome, sostituito tutt'al più da uno spazio aperto con appendiabiti. Per il resto invece, la dotazione è abbastanza completa e confortevole. Trovi sempre invariabilmente: una TV moderna anche a grande schermo, il wifi potente e gratuito in camera, l'aria condizionata e il riscaldamento indispensabili nelle stagioni estreme, spesso la inutile cassaforte, discrete dotazioni per il bagno e il phon e di norma tutto ben funzionante. I bagni sono anch'essi molto piccoli e il punto dolente è la doccia, sempre senza protezioni quando non addirittura sopra il water, che ti costringe a togliere tutto se non vuoi bagnare ogni cosa. Anche nei due stelle cambiano gli asciugamani ogni giorno, ma viene fornito solo un asciugamano per il lavabo e uno un po' più grande per la doccia anche se si è in due. Il letto matrimoniale, in linea con le dimensioni della camera è sempre di dimensioni queen, o come si dice alla francese, per cui se siete di grossa taglia chiedete una double room con tween bed, letti separati insomma. La pulizia è sempre molto buona anche se i giapponesi, abituati ad un loro inarrivabile ed iperigienico lindore, trovano sempre tutto ancora troppo sporco e le camere sono incredibilmente silenziose. Naturalmente gli addetti sono gentilissimi e si fanno in quattro per accontentare tutte le richieste di aiuto o di informazioni. 

24 guesthouse - Jeonju
Quindi direi che in linea di massima un due stelle può essere assolutamente soddisfacente per un viaggiatore medio con le mie necessità. In generale il check out deve essere fatto entro le 11 ed il checkin comincia alle 15. Queste sistemazioni che si trovano numerose in tutte le città hanno prezzo variabili tra i 30 ed i 40 € per la camera doppia con bagno, anche a seconda della zona e della stagione. Se volete scendere di livello spesso sono disponibili camere con bagno in comune, attorno ai 20/25 €. In questa classe di alberghi, ma a prezzi decidamente superiori vanno inseriti i cosiddetti hanok, cioè gli alberghi ricavati in deliziose case tradizionali che offrono camere attorno ad un cortiletto con giardino, con porte scorrevoli dove si dorme sul pavimento con l'ausilio di un materasso, tipo futon giapponese ma molto più sottile, che al mattino si arrotola e si mette in un angolo della camera. In generale non ci sono altri mobili, salvo il bagno che se è personale è all'occidentale. Non so dirvi come sia risolto il problema del riscaldamento in inverno quando la temperatura notturna esterna è di molti gradi sotto lo zero, visto che le pareti danno tutte sull'esterno e sono piuttosto sottili, ma di certo ci avranno pensato. Qui però, dovrete calcolare cifre attorno ai 100 € per prendervi il gusto almeno una volta di provare una sistemazione per così dire rispettosa delle tradizioni e indubbiamente affascinante. In generale gli alberghi di questo livello vanno prenotati prima della partenza perché è facile trovarli pieni, visto anche che non dispongono di molte camere. Io ho fatto facilmente le prenotazioni coi soliti Booking, Agoda, Expedia, a seconda dei prezzi più convenienti (di norma Agoda per l'Asia è più interessante). Tutti consentono di contattare la struttura per comunicazioni come l'orario di arrivo, per richieste particolari o informazioni per raggiungerla. Alcuni di loro, a richiesta, mi hanno inviato una mappa con le indicazioni per la metro o il bus o da mostrare al taxista. 

Come vi ho indicato volta per volta ,questi sono gli alberghi che ho utilizzato: 

Seul - Beewon Guesthouse - 77-4 Donhwamun-ro 11ga-gil, 종로1.2.3.4가동 Jongno-gu  - 2* - 39 €
Andong Kara Motel - 54, Jungang-ro, Andong, Gyeongsangbuk-do 36701  - 2* - 30 €
Gyeongju - Hostel Dahyun - 12, Wonhwa-ro 340beon-gil   - 2* - 32 €
Busan  - Angel Hotel – 46-7, Jungang-daero 692 Beon-gil, Busanjin-gu - 3* - 39 €
Jeju - Hotel Samhaein - 108 Daryeon-ro - Jeju city  -  3* - 58 € con breakfest
Jeonju - Guesthouse Jeonju 24 - 56, Hyeonmu 3-gil - 2* - 42 € con breakfest

Devo dire che in tutte queste sistemazioni mi sono trovato molto bene e con pressappoco parità di servizi, quindi salvo la maggiore o minore simpatia verso i gestori, mi sento di consigliarle tutte caldamente, ma allo stesso tempo, vista appunto questa uniformità, dato che salvo in un paio di casi per il consiglio di amici, per il resto sono andato assolutamente a caso, mi sentirei di azzardare che anche altre analoghe sistemazioni saranno dello stesso livello qualitativo. Scegliete quindi secondo me guardando soprattutto al posizionamento sulla mappa, che ne definisce la maggiore o minore comodità a seconda dei vostri itinerari.  

Angel Hotel Busan



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